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“Questa è vita niente favole”: per i giovani inizio di Avvento con la testimonianza del gruppo “The Sun”

L’iniziativa, promossa dalla Pastorale giovanile della Zona VII, si è svolta domenica 27 novembre nella chiesa parrocchiale di Piadena

Foto di Silvia Della Carbonara

Domenica 27 novembre nella chiesa parrocchiale di Piadena si è svolto un dialogo-testimonianza con la band punk rock “The Sun”. Un gruppo di ragazzi vicentini che hanno iniziato a suonare fin dalla loro adolescenza, nel 1997, pur senza aver mai studiato musica. Quello che li ha sempre legati è l’amicizia. La band negli anni a seguire ha dapprima autoprodotto e poi, grazie a varie etichette discografiche, pubblicato e distribuito sul mercato europeo, giapponese e brasiliano quattro album in lingua inglese. Nel 2004, al Meeting delle Etichette Indipendenti, hanno ricevuto il premio come miglior punk rock band italiana nel mondo.

Il 2007, però, per Francesco (autore e cantante) e per la band è stato un anno di svolta. A causa di eccessi di ogni tipo come alcol, droga e gentil sesso, il legame tra i componenti inizia a vacillare fino a perdersi dietro a liti e tradimenti. Francesco sente che così non si può andare avanti e che manca una vera ispirazione. Entra così in una profonda crisi, ma è proprio quello il momento della svolta: l’incontro con Gesù stravolge completamente la sua vita. Intraprende un lungo e sofferto cammino di conversione che lo ha portato a scrivere canzoni in italiano con temi legati alle grandi domande della vita e a quello che stava vivendo.

La Pastorale giovanile della Zona pastorale VII della diocesi di Cremona si è interrogata su come poter iniziare il tempo di Avvento, grazie agli spunti ricevuti alla presentazione del vescovo Antonio del Sinodo dei Giovani. Riflettendo si è arrivati alla conclusione che agli adolescenti e ai giovani servono testimonianze di vita concreta che offrano spunti di riflessione ma soprattutto vicinanza e prossimità. Da qui l’idea dell’icontro con il gruppo “The Sun”.

Da questo dialogo è emerso che, nonostante gli sbagli e i limiti che appartengono ad ogni uomo, si può vivere in una luce diversa che ci viene donata ogni qualvolta ci affidiamo all’Altro.

Citando un breve periodo di Francesco: “Facciamo continuamente degli errori e talvolta sembrano sempre gli stessi. Certo, sarebbe meglio per tutti riuscire ad evitare di farli, però alla fine non importa quante volte saremo caduti, ma quante volte ci saremo rialzati. Ciò che davvero conta è la decisione che ora puoi prendere, il passo che puoi fare verso la tua autentica libertà” (“La Strada del Sole”, Francesco Lorenzi).

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Il Vescovo: «Agricoltori, uomini e donne dell’attesa, del futuro e del discernimento»

Domenica 27 novembre, all'inizio dell'Avvento, mons. Napolioni ha celebrato a Cremona, nella chiesa di S. Sigismondo, la Festa provinciale del Ringraziamento promossa da Coldiretti

Quello dell’agricoltore è il lavoro più nobile. Gli agricoltori sono gli uomini e le donne dell’avvento, dello sguardo rivolto al futuro, all’attesa del frutto del proprio lavoro, che verrà. Sono le donne e gli uomini del discernimento, della capacità di leggere le stagioni e i segni del tempo. Con queste parole d’incoraggiamento e stima, e con l’invito «a rivestirci dell’umiltà e a fare dell’amore il nostro distintivo e il nostro linguaggio», il vescovo Antonio Napolioni ha aperto l’omelia nella 66esima Giornata provinciale del Ringraziamento, promossa da Coldiretti, nella chiesa di San Sigismondo, a Cremona. Continue reading »

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Gemellaggio terremoto/7. A Loreto l’incontro operativo con la Delegazione di Caritas Marche

Il diario di Nicoletta D'Oria Colonna, di Caritas Cremonese, sui luoghi del sisma in Centro Italia dove le scosse continuano a farsi sentire

Pian di Pieca, 23 novembre

Nella notte c’è stato ancora il terremoto: magnitudo 3.6. Alle sette è suonata la sveglia… lasciare la “cuccia” è difficile, ma Loreto ci aspetta. Prima delle 8 don Luigi, Fermano ed io siamo già in viaggio. Abbiamo appuntamento al Centro Giovanni Paolo II di Loreto per l’incontro con la Delegazione di Caritas Marche.

L’occasione è ghiotta e prima andiamo al Santuario in cui, secondo la tradizione, è conservata la Santa Casa della Madonna, qui trasportata dalla Galilea – pietra a pietra – con una nave o forse dagli angeli.

Il lavoro della Delegazione è aperto dal delegato Angiolo Farneti che presto lascia la parola a mons. Armando Trasarti, vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, che definisce il terremoto “una brutta bestia che ci cambia la vita anche pastoralmente” perché ci troviamo di fronte ad una nuova idea di Parrocchia: la Parrocchia “diffusa”, perché vi sono interi centri sfollati e sparpagliati sulla costa. Non è facile essere uomini di speranza tra le macerie, bisogna curare il prossimo con la vicinanza, la prudenza e la mediazione e promuovere una “cultura dell’umano” che possa rispondere a quel profondo desiderio di senso che resta “dopo la pagnotta”. Si è ribadito che, pur riconoscendo la sovranità della Diocesi, si deve lavorare seguendo il principio di sussidiarietà senza mai esautorare le comunità locali. I gemellaggi, importanti risorse, devono essere portati avanti seguendo sempre il principio di una prossimità sostenibile, con una progettazione condivisa e partecipata, con micro progetti che possano valorizzare la storia locale. Per questo è nata la “Carta per una prossimità sostenibile”, cui dobbiamo sempre rifarci nel nostro operato interdiocesano.

Il piano di prossimità quindi, secondo quanto condiviso anche con Caritas Italiana, prevede due fasi. La prima, “acuta”, in cui ci si esprime con un ascolto diffuso e un sostegno sociale e pastorale d’urgenza. E una seconda fase, detta di “post emergenza”, che prevede il sostegno alle Diocesi, lo sviluppo delle comunità e la realizzazione di progetti per la riabilitazione delle comunità “trasformate”. Si chiede a gran voce che, con i gemellaggi, sia garantita una presenza costante e qualificata.

Dopo pranzo ho una sorpresa: approfittando della vicinanza (si trovava a Roma in Caritas Italiana), mio marito (Cristiano Beltrami, vicedirettore di Caritas Cremonese) mi raggiunge a San Severino per verificare di persona la posa della tensostruttura. Qui siamo attesi da don Aldo Romagnoli e dall’assessore Tarcisio Antognozzi. La struttura viene posata sul campo dell’oratorio “Don Orione” della Parrocchia S. Severino Vescovo. È una bella soddisfazione per la nostra piccola Caritas!

Il pomeriggio continua a Camporotondo incontrando in casa alcuni malati e anziani. Mi accompagna Agostino, pietra miliare della Caritas locale. La signora Benita mi concede la ricetta delle mitiche “ciambellette di patate” e, tra un racconto, una lacrima e sorrisi ognuno racconta la sua esperienza di terremoto: “sono caduti tutti li ciampini” …. i soprammobili.
E si arriva all’ora del Rosario, recitato presso il centro polivalente in cui sono ospitate ancora alcune persone. In questo paese, l’Amministrazione è riuscita a collocare tutti coloro che sono rimasti senza casa nelle vicinanze. Nessuno è andato via. La cena è gradevolissima nel centro con i camporotondesi e la famiglia del primo cittadino, il prof. Emanuele Tondi, geologo, che ci spiega molte cose sul terremoto.

Torno a “casa” con Don Luigi che sono quasi le undici. Prima di dormire uno sguardo al cielo: è una splendida notte stellata.

Nicoletta D’Oria Colonna
operatrice Caritas Cremonese

Photogallery del 23 novembre

Speciale terremoto con il diario dei giorni precedenti

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Domenica a S. Imerio Saverio Gaeta presenterà il libro “Il veggente”

L'incontro è in programma alle 15.30 presso la parrocchia di via Aporti a Cremona

Sarà il giornalista e scrittore Saverio Gaeta l’ospite d’eccesione dell’incontro in programma nel pomeriggio di domenica 27 novembre, alle 15.30, presso la parrocchia di Sant’Imerio, in via Aporti a Cremona. Il noto vaticanista presenterà il volume “Il veggente. Il segreto delle Tre Fontane”, da lui pubblicato lo scorso febbraio. Continue reading »

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Giornata provinciale del Ringraziamento: domenica festa con il Vescovo a S. Sigismondo

Dopo la Messa la tradizionale benedizione dei trattori e il momento conviviale con un “piatto della solidarietà”

L’agricoltura cremonese è in festa: si appresta a vivere, domenica 27 novembre, nella chiesa di San Sigismondo, a Cremona, la 66esima Giornata Provinciale del Ringraziamento. Cuore della festa sarà la Messa presieduta alle 11 dal vescovo Antonio Napolioni, alla presenza degli imprenditori agricoli, dei rappresentanti delle Istituzioni e del tessuto produttivo della provincia di Cremona. Alla celebrazione della Messa seguirà la benedizione dei trattori. Continue reading »

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Credenti inquieti, a Viadana l’incontro con il presidente nazionale dell’Aziona Cattolica

Matteo Truffelli ha richiamato l'Associazione a farsi carico delle persone del territorio, di ogni età, guardando alle loro aspettative, esigenze, interessi, bisogni

Il presidente nazionale dell’Aziona Cattolica, Matteo Truffelli, nella serata del 22 novembre ha presenziato, a Viadana, a un incontro pubblico organizzato dall’AC diocesana con la collaborazione delle Zone pastorali 9, 10 e 11, dell’Age provinciale di Mantova, della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, dell’Associazione Amici del Dialogo e della parrocchia di Viadana. Continue reading »

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Promulgata la lettera di indizione del Sinodo dei giovani

Il vescovo Napolioni: «Raccomando che l’iniziativa del Sinodo dei giovani venga accolta da tutti come occasione di confronto, crescita nella fede e ascolto fruttuoso di quanto lo Spirito suggerisce alla Chiesa cremonese»

«Confortato anche dai frequenti incontri con gli stessi giovani che, affamati di Dio e di senso, sto imparando a conoscere ed amare nelle nostre comunità, indico ufficialmente il Sinodo dei giovani della Chiesa cremonese». Questo il passaggio centrale della lettera di indizione del Sinodo diocesano dei giovani scritta dal vescovo Antonio Napolioni e che egli stesso, martedì 1° novembre, ha letto pubblicamente in Cattedrale al termine della Messa pontificale della solennità di Tutti i Santi. Continue reading »

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Nella giornata pro-orantibus l’incontro delle religiose con il vescovo Martinelli

L'appuntamento è stato il 21 novembre a S. Sigismondo insieme alla comunità claustrale domenicana

Lunedì 21 novembre, nella memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, le due anime della vita religiosa, contemplativa e attiva, si sono unite nel canto dei Vespri nella chiesa di S. Sigismondo. L’occasione per approfondire il senso profondo della Vita consacrata e della bellezza della clausura, guardando all’esempio di Maria, come ha sottolineato mons. Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano. Continue reading »

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Artisti protagonisti sabato nella Biblioteca del Seminario la chiusura della mostra sulle edizioni dell’Orlando Furioso

Nell'occasione tre artisti cremonesi, che hanno illustrato di nuovo alcune ottave dell'Orlando furioso, mostreranno le loro opere e racconteranno la loro ispirazione

Un classico della letteratura italiana può ancora oggi suscitare un interesse, raccontare di sé, della storia e magari anche del presente e fornire una matrice con la quale decifrare il mondo e l’intorno. Così, l’Orlando furioso, in cinquecento anni, ha dimostrato di poter essere ancora letto e di stimolare l’immaginazione, declinandosi in forme differenti, attraverso strumenti comunicativi usuali ed inconsueti, senza perdere efficacia nel suo messaggio.

La Biblioteca del Seminario Vescovile di Cremona, proprio a questo proposito, sta seguendo un cammino di riscoperta, con la collaborazione della scuola Normale Superiore di Pisa e di TiConZero, servizio della cooperativa Altana, che si occupa di progetti culturali per l’infanzia e l’adolescenza, di promozione alla lettura, educazione all’immagine, formazione e cittadinanza attiva. Realizza attività volte a coltivare la curiosità, l’immaginazione e la creatività, fornisce consulenze e realizza laboratori artistico-creativi e di cittadinanza attiva, laboratori di teatro, promozione della lettura, percorsi di formazione e aggiornamento.

Per la chiusura della mostra delle edizioni dell’Orlando furioso, che si terrà sabato 26 novembre alle ore 16 presso la Biblioteca del Seminario, sarà proposto un appuntamento speciale e inconsueto. Dopo aver ripercorso le radici della creazione del testo e delle sue letture in immagini, con Fabrizio Bondi e Andrea Torre, ricercatori della SNS di Pisa, saranno alcuni artisti cremonesi a mettersi in gioco e a riprendere tra le mani la tanto citata opera, per lasciar scaturire dalla loro vena artistica una immagine, che sia una vera e propria nuova illustrazione di una ottava del poema, attraverso una visione fresca e attuale.

Axel Felisari declinerà i suoi studi e i suoi interessi in psicologia dell’arte in una tavola a matita, che rispecchia le ottave tormentate, che precedono l’esplosione della follia di Orlando, nel canto XXIII, dove si percepiscono le varie esitazioni dell’eroe di fronte alla scoperta dell’amore tra Angelica e Medoro «con cento nodi legati insieme». Si percepirà, dunque, l’idea di un amore in cui quasi nessuno è soddisfatto, di una ricerca continua della propria metà del cielo, dove non risiede solo la gioia, ma si scorgono chiaro-scuri tra i lampi di luce.

Claudio Arisi, mostrerà la sua visione del duello tra Orlando e Ferraù, nel canto XII attraverso l’elaborazione digitale di monotipie, per ricreare l’idea di eterno inseguimento per amore, come quello qui descritto, nel quale «i due guerrier incominciarono loro cavalli aggirando, a volteggiarsi» e la bella Angelica a scrutare in lontananza, per poi fuggire. L’insoddisfazione e il movimento leggiando appaiono tangibili dalle sagome dei cavalieri nel bosco, quasi danzanti tra gli scuri tronchi di una foresta fitta di avventure».

Carolina Farina, fotograferà invece il reale, trovando in esso un richiamo all’isola di Alcina, una «di quelle isole estreme che da Levante il mar Indico lava», del canto VI, posta al di là delle colonne d’Ercole e del mondo conosciuto, dove risiedeva l’omonima maga. Un cartolina da un’isola lontana, vorrà forse ricordarci dell’incontro con l’inconsueto e amabile paradiso di un luogo lontano, fatato, che ci ha rubato il cuore.

Durante l’incontro, dunque, la parola sarà lasciata agli artisti, sarà possibile vedere diverse video installazioni, con filmati didattici e parti di sceneggiati tv, spettacoli teatrali e altro. Sarà anche possibile rivedere, oltre ad altri fumetti come Paperin Furioso, le pagine di alcuni numeri di Eureka, sulle quali Messer Pino Zac, ovvero Giuseppe Zaccaria, disegnatore, regista e animatore italiano, ha dato alle stampe il fumetto di Orlando, negli anni ’70 (grazie alla gentile concessione del Centro Fumetto “A. Pazienza” di Cremona).

Questo appuntamento di chiusura della mostra, aperta dal 15 ottobre 2016, non sarà però l’ultima proposta sull’argomento da parte della Biblioteca, che continuerà questo percorso con diverse proposte e attività didattiche legate all’Orlando furioso, dedicate a tutte le scuole.

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