A Chiesa di Casa, la parola incontra la Parola

Ospiti del talk di approfondimento diocesano Egidia Ghisolfi, dell’associazione Famiglia Buona Novella, Sandro Barosi, giovane cantautore di Calvatone, e Massimiliano Pegorini, attore e doppiatore cremonese

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Si avvicina, per la comunità cristiana, la Domenica della Parola di Dio, che la Chiesa universale celebrerà il prossimo 21 gennaio. Un appuntamento diventato ormai tradizionale per porre l’attenzione su questo aspetto fondamentale della vita di fede.

Proprio a questo tema è stata dedicata la nuova puntata di “Chiesa di casa”, il settimanale di approfondimento della diocesi di Cremona, che si è articolata a partire dalla riflessione sulla differenza tra “Parola” e “parola”. «Quella scritta con la ‘P’ maiuscola – ha raccontato Egidia Ghisolfi, dell’associazione Famiglia Buona Novella – contiene una Rivelazione e chiede di essere accolta per entrare in relazione con Nostro Signore. Si differenzia dalle parole che troviamo in un romanzo, per quanto ben scritto possa essere, perché offre la possibilità di aprire un dialogo profondo con Dio e con le persone con cui se ne condivide la lettura».

L’attenzione alla condivisione, però, è trasversale a molti tipi di espressione. Per Sandro Barosi, giovane cantautore di Calvatone, «solo così può concretizzarsi la vera esperienza artistica. Finché scrivo un testo che leggo solo io, è come se quelle parole non esistessero per il mondo. Nel momento in cui vengono condivise attraverso una canzone, nel mio caso, avviene la magia».

Dello stesso parere anche Massimiliano Pegorini, attore e doppiatore cremonese, secondo cui «il vero valore del condividere una parola sta nel mettere in gioco se stessi. La principale differenza tra un brano letto e uno recitato è proprio questa: entrano in gioco le emozioni. Il lavoro dell’attore, o del doppiatore, è quello di far aderire la voce del personaggio al suo stato emotivo, al suo modo di essere e di sentire. In questa dinamica, noi stessi siamo chiamati in causa, perché il vissuto che abbiamo dentro può diventare determinante».

In modo del tutto analogo, anche quando si parla di “Parola” l’esperienza personale di ciascuno è determinante. «Certamente è prioritario l’ascolto – ha concluso Egidia Ghisolfi – come del resto in ogni dialogo che affrontiamo. Nel rapporto con il Signore, però, è richiesta una particolare attenzione, perché spesso si rivolge a noi nel quotidiano, attraverso le nostre piccole esperienze di vita. Ci tocca nel profondo ed entra in relazione con ciò che custodiamo dentro di noi».

Con queste premesse siamo allora invitati a prepararci per la celebrazione della quarta Domenica della Parola di Dio. Molti sono stati gli spunti proposti dagli ospiti della nuova puntata di “Chiesa di casa”. Ad essi si unisce quello di Papa Francesco, sintetizzato nel motto della giornata, tratto dal vangelo di Giovanni: «Rimanete nella mia Parola».

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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