A Caravaggio la festa unitaria dell’Azione Cattolica con il dono al Santuario del pastorale del vescovo Assi

Il pomeriggio di incontro e festa, che ha ufficialmente segnato l'avvio delle attività estive, ha aperto la riflessione sul ruolo dell'Ac oggi anche in vista del rinnovo della cariche

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Un pellegrinaggio, un’occasione di festa e un momento di riflessione sul servizio che l’Azione Cattolica svolge in diocesi. Si è svolto nel pomeriggio di sabato 17 giugno al Santuario di Caravaggio l’incontro unitario dell’Ac diocesana. In duecento circa fra bambini, ragazzi e adulti si sono ritrovati a S. Maria del Fonte per un appuntamento che si è concluso in basilica, con l’affidamento alla Vergine e il dono al Santuario regionale della Lombardia del pastorale che fu del vescovo Enrico Assi e che proprio l’Azione Cattolica cremonese gli regalò nel 1986.

«È un momento di festa per noi quello di oggi – ha detto il presidente diocesano Emanuele Bellani – ma è anche un momento in cui gli adulti, oltre a poter vivere una visita guidata del Santuario con don Ottorino Baronio, hanno riflettuto sul ruolo dell’Azione Cattolica non soltanto nella comunità parrocchiale ma anche nella società in generale».

Anche i bambini e i ragazzi sono stati coinvolti in un momento di approfondimento sul Santuario e la sua storia, con suor Paola Rizzi, seguito da attività e giochi proposti dai loro animatori.

Contestualmente è stato l’occasione per il lancio delle attività estive, come il camposcuola per bambini e ragazzi di elementari e medie di Lavarone dal 12 al 19 agosto, che ad oggi conta un’ottantina di iscritti; il camposcuola per adolescenti di Castione della Presolana dal 20 al 27 agosto, che sinora ha raccolto 70 iscrizioni; il week-end dall’1 al 3 settembre per adulti e famiglie di Cesenatico; il campo giovani di fine settembre in una località ancora in fase di definizione. Iniziative aperte anche a non tesserati nelle quali non solo si sta insieme e ci si diverte, ma si prega e si riflette.

«Nel nuovo anno associativo – prosegue ancora il presidente Bellani – saremo inoltre chiamati all’impegno del rinnovo delle cariche, partendo dalle parrocchie a salire: zone pastorali, diocesi fino ai vertici nazionali. Sarà un anno importante, di ricambio».

Presenti all’incontro l’assistente diocesano don Giampaolo Maccagni, don William Dalè, nuovo assistente dell’Azione Cattolica Ragazzi, e don Daniele Rossi, assistente ACR ora passato ai Giovani.

«Quest’anno – ha dichiarato don Daniele Rossi – i numeri dell’Azione Cattolica diocesana segnano un più 20 iscritti (sono 1.380 in totale). Sicuramente anche l’Azione Cattolica sta risentendo della generica fatica di vivere l’associazionismo, ma nei paesi in cui è presente sta andando abbastanza bene. Proprio per venire incontro a un determinato settore pensiamo di introdurre, in primo luogo in città, il Msac, il Movimento Studenti di Azione Cattolica, una realtà già presente in diocesi vicine alla nostra».

Alle 18 i partecipanti all’incontro si sono ritrovati in basilica per la preghiera di affidamento a Maria guidata dal vicario episcopale per il clero e assistente diocesano Ac, don Gianpaolo Maccagni, alla presenza anche del rettore del Santuario, monsignor Amedeo Ferrari.

«Siamo preoccupati e smarriti come ogni persona che riflette su ciò che gli succede intorno – ha detto don Maccagni nella breve riflessione seguita alla preghiera – ma non siamo disperati. E, come si fa con una mamma, ci rivolgiamo adesso a Maria, la quale ci indica due strade: la prima è Gesù, la seconda è quella di voler bene a chi Gesù ha messo alla guida delle comunità cristiane». «Ecco allora il senso del dono di oggi – ha proseguito il sacerdote –: il pastorale che l’Azione Cattolica regalò nel 1986 all’allora vescovo di Cremona Enrico Assi, che era custodito nella nostra sede diocesana, viene oggi donato al santuario di Caravaggio. Un dono per dire che noi ci siamo, che condividiamo la fatica del vescovo e che vogliamo bene alla Chiesa di Cremona che ha tanto futuro davanti a sé”.

Il pastorale, opera dello scultore Maurizio Zurla, riporta tra l’altro nell’estremità ricurva proprio l’apparizione della Beata Vergine di Caravaggio.

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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