Vocazioni, come un meraviglioso poliedro

Ospiti dell'ultima puntata di “Chiesa di Casa” don Francesco Cortellini (incaricato diocesano per la Pastorale vocazionale) e suor Valentina Campana (dell'équipe diocesana per le vocazioni)

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Un meraviglioso poliedro. Questo il titolo scelto per la sessantesima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, celebrata a livello universale domenica 30 aprile. Un chiaro riferimento alle parole di Papa Francesco, che definisce proprio in questo modo la Chiesa nella Christus Vivit. Allo stesso tempo, un evidente richiamo alla missione di ogni cristiano, invitato a vedere nella comunità le sue molteplici sfaccettature per coglierne il grande valore.

Ospite della nuova puntata di “Chiesa di Casa”, don Francesco Cortellini, vicerettore del Seminario di Cremona e incaricato diocesano per la Pastorale vocazionale, ha ripreso il titolo della Giornata sottolineando la bellezza di «una Chiesa che si compone di molti volti, di molte facce, esattamente come un poliedro. Ed è proprio in questa differenziazione che si cela la presenza del Signore, che in modi diversi chiama gli uomini e le donne di ogni tempo a seguirlo».

Chiamata, invito, proposta sono dunque le parole chiave quando si parla di vocazione. «Immagino il disegno di Dio sulla vita di ciascuno – ha raccontato suor Valentina Campana, dell’equipe diocesana di pastorale vocazionale – come un progetto che ha come scopo ultimo la felicità dell’uomo. A noi è lasciata la libertà di decidere se rispondere alla chiamata del Signore, se accogliere la sua proposta di pienezza».

E se, da un lato, non è sempre semplice cogliere i segnali della vocazione, dall’altra «è forse più semplice – secondo Cortellini – prendere come esempio la dinamica dell’innamoramento: quando lo si sperimenta, ci si accorge di ciò che fa star bene. Allo stesso modo, parlando di vocazione, è importante provare a comprendere quali sono le esperienze che ci scaldano il cuore. Lì il Signore ci parla».

Parlare di vocazione, però, non significa limitarsi al mondo ecclesiastico, o religioso. «Come un meraviglioso poliedro, la Chiesa riconosce il valore di ogni vocazione, di ogni esperienza di vita», ha precisato suor Valentina Campana.

Ed è proprio questo lo scopo della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: suscitare una riflessione sull’esperienza di vita di ciascuno. «C’è una dimensione di preghiera che è innanzitutto personale – ha concluso don Francesco Cortellini – per la comprensione e l’accompagnamento della vocazione di ciascuno. Ma c’è anche un valore comunitario: ciascuno di noi è invitato a pregare perché nella Chiesa ciascuno colga, viva e incarni la propria vocazione camminando verso la pienezza di vita che il Signore sa donare».

Questo è anche l’augurio che conclude il messaggio di Papa Francesco relativo a questa Giornata: “Le iniziative di preghiera e di animazione possano rafforzare la sensibilità vocazionale nelle nostre famiglie, nelle comunità parrocchiali e in quelle di vita consacrata, nelle associazioni e nei movimenti ecclesiali. Lo Spirito del Signore risorto ci scuota dall’apatia e ci doni simpatia ed empatia, per vivere ogni giorno rigenerati come figli di Dio”.

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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