Una “Scudo blu” per il Santuario di Caravaggio

Inaugurato il 9 settembre il simbolo individuato dalla convenzione de L’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati

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Lo scudo blu è il simbolo individuato dalla convenzione de L’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali nei conflitti armati. Nel pomeriggio di sabato 9 settembre, poco dopo le 17, uno scudo blu, apposto sul muro esterno all’ingresso nord del Santuario di Santa Maria del Fonte, è stato scoperto e ufficialmente inaugurato. Si tratta del quarto passo della Provincia di Bergamo nel progetto avviato dal comitato di Brescia della Croce Rossa Italiana, con il supporto di quello di Bergamo, per l’apposizione di venti scudi blu nei territori delle due province. Un percorso iniziato mesi fa, in omaggio e in collegamento con Bergamo-Brescia capitale italiana della cultura, ed approdato ora anche a Santa Maria del Fonte, primo bene ad ottenere lo scudo blu della città di Caravaggio per via della molteplicità dei valori primari che un’istituzione del genere racchiude per questo territorio: valori religiosi, culturali, artistici e civici.

La cerimonia, allietata dalla note della banda musicale cittadina, ha visto la presenza delle autorità civili caravaggine, degli esponenti delle forze dell’ordine, dei rappresentanti e dei volontari della sezione di Caravaggio della Croce Rossa Italiana guidata da Carmine Musio e dei comitati di Brescia e di Bergamo.

Fra gli interventi anche quello di monsignor Amedeo Ferrari, rettore del Santuario: «Essendo diffusi in vari luoghi – ha detto – mi sembra che questi segni siano indice di collegamento in un tempo in cui non facciamo tanti sforzi per collegarci fra di noi. Le divisioni stanno rompendo tanti rapporti e questi segni vogliono dirci dell’importanza di recuperare questa intesa. Mi pare giusto che questo momento significhi che vogliamo riproporci davvero di collaborare di più fra di noi».

Per il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, «Un gesto come quello di oggi significa in qualche modo operare in tempo di pace ad evidenziare l’importanza della cultura e dei luoghi che sono espressione di cultura e religione». «Si costruisce la pace – ha aggiunto – anche con gesti come questi, semplici ma importantissimi».

La scopertura dello scudo ha concluso una lunga giornata caratterizzata da un convegno che la Croce Rossa locale ha organizzato presso il centro di spiritualità del Santuario nell’ambito della XXIV Giornata di Studio sul Diritto Internazionale Umanitario dedicato al tema “La salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale quale fattore di ricostruzione della pace”. Giornata scandita dall’intervento di diversi relatori moderati da Maria Grazia Baccolo: l’avvocato Marzia Cuomo (online), Tullio Scovazzi, docente di diritto internazionale, Massimo Carcione, docente di legislazione e politiche culturali, Monica Amari, presidente del Movimento per i diritti e i doveri culturali, Manlio Frigo, docente di diritto internazionale, Claudio Sanzò, comandante del nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Monza, e don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i beni culturali.

Quest’ultimo ha parlato delle cause della dispersione del patrimonio culturale della chiesa (cause naturali ma soprattutto antropiche, attribuibili cioè all’azione dell’uomo, come guerre, incuria ed abbandono) per poi soffermarsi sul ruolo delle Diocesi nella tutela dei beni. «La stessa Diocesi di Cremona – ha sottolineato in un passaggio del suo intervento – si sta battendo da anni per preservare il santuario di Santa Maria del Fonte da insediamenti a carattere logistico a servizio delle vicine infrastrutture autostradali». Infine, da parte di don Gianluca un accenno al Santuario di Caravaggio, da poco proclamato “Santuario regionale della Lombardia” dai Vescovi lombardi, luogo di profonda devozione e realtà che nel 1992 ebbe il privilegio ricevere la visita ufficiale di Papa Giovanni Paolo II.

TeleRadio Cremona Cittanova
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