Una croce di speranza: anche il Vismara di San Bassano protagonista dell’iniziativa giubilare

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Portata dall’affiliata “Fondazione Luigi Mazza” di Pizzighettone, è giunta il 22 ottobre alla Fondazione “Vismara De Petri” di San Bassano la Croce della Speranza, nell’itinerario giubilare che in diocesi di Cremona collega idealmente le case di riposo che hanno affini motivazioni e ispirazioni.

Nella soffusa luce della Cappella della Fondazione, la Croce è arrivata a “pungere i cuori” di chi si è  affacciato, è entrato o ha sostato per la preghiera o le celebrazioni.

La meraviglia è apparsa nell’intuizione del presidente/cappellano, don Mario Dellacorna,  di portare la Croce in tutti i numerosi reparti per una preghiera fatta di spiegazioni, dialoghi, corali letture, il tutto adattato e modellato nelle catechesi del sacerdote.

Il primo risultato? Dalla curiosità si è passati alla commozione, al coinvolgimento emotivo e affettivo, fino al sentirsi immedesimati nello spirito ricco di speranza e di consolazione. che veniva espresso dalle preghiere recitate, uniti e attenti.

Un silenzio ricco di attese e di tensioni emanava dai volti, di solito rassegnati o non sempre rivolti ad attendere: si avvertiva la tensione di chi ora sa solo aspettare in silenzio, perché il futuro non è consolante: eppure lo sguardo rivolto al crocifisso rifletteva anche nella pietà e devozione un che di tenera delicatezza che raccontava anche senza parole la sola parola che accarezzava i cuori: speranza!

Un speranza che si toccava con mano e faceva avvertire una silenziosa presenza. Una presenza che si è fatta Parola e ha avvolto i già non gaudiosi pensieri di chi risiede e condivide del tutto la pesantezza dell’età, delle malattie, della innegabile solitudine e delle lontananze.

L’iniziativa giubilare ha reso vivo e concreto il tema della speranza, insieme al coinvolgimento del personale incaricato dell’animazione e a tutto i mondo dei reparti, con la presa di coscienza di spiragli di luce nelle penombre delle condizioni in cui vivono e si trovano le tante persone anziane, soprattutto: ma anche nel mondo, che pone tante domande di senso, dei tanti più giovani, accomunati da affaticamenti e velature nelle loro condizioni.

Una specie di pellegrinaggio virtuale che ha saputo far esprimere, anche a volte con sorprese, la presenza della “Speranza”, non solo come ideale; ma soprattutto come vibrazione talora inconscia dell’anima, in un mondo che non solo osserva, ma è sovente causa di assenze, distanze, incomunicabilità e offuscamento delle sensibilità. Un giubileo speciale davvero.

 

Locandina con il calendario per la Zona 2

TeleRadio Cremona Cittanova
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