Iniziato il percorso verso la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia

L'evento, in programma dal 3 al 7 luglio 2024, sarà preparato in Lombardia con una giornata di lavori il 28 ottobre a Milano: già al lavoro anche la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona

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È già iniziato il periodo di avvicinamento alla 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, organizzata dalla Conferenza episcopale italiana sul tema della partecipazione “Al cuore della democrazia” e che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio prossimi. Il documento preparatorio (Scarica il documento integrale) è stato presentato il 15 settembre all’Università Cattolica di Milano in un evento, proposto anche online, al quale ha preso parte anche Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona.

Inizia ora una fase preparatoria «immaginata proprio – si legge sul sito ufficiale – come un’indagine sulla partecipazione, che ciascun gruppo, comunità, équipe di lavoro, può realizzare, consultando la propria esperienza di impegno sociale e politico»; un cammino propedeutico per il quale le Diocesi lombarde si stanno già predisponendo attraverso gruppi di lavoro che si riuniranno il 28 ottobre a Milano per una giornata interlocutoria di presentazione e di laboratori, promossa dalla Consulta regionale di Pastorale sociale e del lavoro. Poi di nuovo un evento di confronto nel periodo primaverile, quando i percorsi diocesani saranno già strutturati e prossimi all’ultimazione.

Proprio in vista dell’incontro a Milano del 28 ottobre, in cui saranno definiti i temi e i percorsi che le varie Diocesi sceglieranno di seguire, la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Cremona organizzerà a un momento preparatorio che sarà calendarizzato a breve.

Nella presentazione del 15 settembre la profesoressa Elena Granata, docente del Politecnico di Milano e vicepresidente del Comitato organizzatore, ha voluto sottolineare l’esigenza – utile al coinvolgimento e a una migliore efficacia – di una maggiore fruibilità: «La prima forma di partecipazione è farsi capire, magari da quei mondi che sono lontani dai nostri linguaggi, dai nostri frasari, dalle nostre perifrasi, che dicono tanto a noi che veniamo da questa storia ma dicono poco a quelle persone che devono essere rialfabetizzate, riappassionate alla partecipazione».

«Nel Cammino sinodale – ha spiegato l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, intervenuto alla presentazione del Documento preparatorio – i temi di carattere sociale sono emersi costantemente nei 50mila cantieri, segno che i credenti si sentono corresponsabili della vita del Paese». E ha aggiunto: «Le Settimane non sono un evento o una serie di eventi, ma un popolo che da più di cento anni cerca di vivere la cittadinanza, la presenza, la ricchezza dei valori che lo caratterizzano nel nostro Pese e nell’Europa, con lo sguardo aperto sul mondo».

Tanti, dunque, i temi trasversali che vanno a integrarsi a quello principale. Sei parole, sottolineate dalla Granata, che sintetizzano al meglio il modo di essere nella società: “potere”, non il sostantivo, ma il verbo, che indica la responsabilità; “educare”, che tiene insieme sentimento, ragione e azione; “attivazione”; “dialogo”, per tornare alla Parola e all’ascolto; “Riabilitare i luoghi” abitati dall’uomo, affinché siano esperienza concreta di partecipazione; “immaginazione”, che è capacità solo umana di pensare che la realtà non è data una volta per sempre.

È tempo quindi di mettersi in moto, per percorrere quei cinque step che sono stati delineati durante l’evento settembrino. Le comunità si trovano ora nel mezzo del periodo di lancio, che sarà dunque seguito dal periodo di lettura nei territori, previsto da novembre a maggio. La Settimana sociale del prossimo luglio farà da spartiacque, introducendo i passaggi realizzativi: da settembre 2024 ad aprile 2025 si vivrà il periodo di generazione nelle diocesi, in cui si vedranno i primi effettivi risultati; a maggio 2025, infine, l’evento nazionale di sintesi del percorso, con l’ufficiale conclusione del processo.

Le tappe, illustrate da Sebastiano Nerozzi, segretario del Comitato scientifico e organizzatore, rappresentano la strada da percorrere, toccando temi, quali giovani e formazione, welfare, convivenza, lavoro, ambiente, pace, cultura e informazione. Un sentiero da calcare insieme, alla ricerca un modo nuovo di stare insieme, di nuove alleanze sui territori e di nuove tematiche su cui convergere l’attenzione delle opinioni pubbliche.

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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