Gmg, tappa a Lourdes per i primi cremonesi in viaggio verso Lisbona

All'alba di sabato 29 luglio sono partiti dalle diverse zone della diocesi i primi pellegrini che nella serata hanno affidato il loro viaggio a Maria davanti alla grotta dell'apparizione

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Il pellegrino è, per definizione, un “viandante”. Qualcuno in movimento verso una meta altra e interiore. È una persona dunque insolita, fuori dal comune ritmo della propria quotidianità, e quindi nuovo, originale nel suo osservare la realtà. Sarà per questo che, ancora oggi, quando qualcuno parte per un pellegrinaggio, si indossano abiti – e sguardi – diversi. Un gesto esteriore riflesso di un moto dello spirito, celato tra gli occhi ancora un po’ stropicciati della sveglia all’alba e l’adrenalina prima della partenza pronta a salire anch’essa sul pullman.

Tra le 4.30 e le 5.30 del mattino di sabato 29 luglio da Cremona è così cominciato ufficialmente il percorso di un centinaio di ragazzi della diocesi verso il Portogallo. Proprio in città si sono ritrovati i due pullman, organizzati dalla Federazione Oratori Cremonesi e accompagnati da don Francesco Fontana, che hanno raccolto i gruppi nelle varie zone della diocesi. Dall’area del Casalasco-Mantovano le unità pastorali di Bozzolo, Pomponesco, Viadana, “Madre Nostra” (Cella Dati-Derovere-Longardore-Pugnolo-San Salvatore-Sospiro-Tidolo), “S. Maria della Pace” (Ca’ de’ Soresini-Castelponzone-Cingia de’ Botti-Motta Baluffi-San Marino del Lago-Scandolara Ravara-Solarolo Monasterolo-Vidiceto) e “Serafino Ghidini” (Cavallara-Correggioverde-Dosolo-Sabbioni di San Matteo-San Matteo delle Chiaviche-Villastrada). Un secondo pullman ha raccolto invece i gruppi della zona settentrionale e della città: Caravaggio, Soresina, Malagnino, San Daniele Po, con alcune presenze anche da Scandolara Ripa d’Oglio e dalle parrocchie cittadine di Cattedrale e San Francesco d’Assisi, oltre allo staff FOCr.

 

 

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C’è chi ha bevuto due caffè per svegliarsi e chi, invece, ha già l’agitazione in corpo senza ulteriori stimoli. È pur sempre un viaggio: qualcuno sulla piazzola controlla con apprensione che nel proprio zaino ci sia lo stretto indispensabile, ma anche spazio per lo stupore e la curiosità.

Nel viaggio verso Lisbona, prima di raggiungere la capitale lusitana sede della Giornata mondiale della gioventù, due tappa: già in giornata a Lourdes, nel più importante santuario mariano del mondo, e successivamente ad Avila, città di santa Teresa di Gesù.

Viste le 17 ore di viaggio, meglio allora iniziare a giocare con il tempo in modo produttivo. Dopo le Lodi mattutine, sui pullman sono iniziate le prime attività per i giovani partecipanti, come presentarsi agli altri tramite piccoli cuscinetti di varie forme in poche battute raccontando una passione o curiosi aneddoti di vita.

«La “bomba” – dice Simone da Soresina – mi ricorda l’immagine di don Alberto Bigatti durante i Grest: è meglio non farlo arrabbiare quando qualcosa va male». Mentre la “ciambella”, per Lorenzo da Caravaggio, «è l’importanza delle colazioni e la convivialità prima di iniziare la giornata in oratorio». Chi, invece, come Anna Bianca di Soresina, con il “dente” in mano, esprime l’importanza del sorriso nelle persone e «il poterlo condividere con tutti».

Dopo una pausa pranzo, il gruppo si è rimesso in viaggio con attività di scrittura e conoscenza della figura di Bernadette Soubirous, la giovane mistica a cui apparve la Vergine Maria nel 1858 e a cui sarà dedicata la mattinata di domenica 30 luglio.

Dopo una nuova sosta per la cena, i ragazzi sono arrivati nella cittadina francese verso le ore 22, fermandosi davanti alla Grotta delle Apparizioni per la preghiera serale. È stato il primo vero momento forte di questa esperienza di vita e di fede per i giovani cremonesi. La sensazione di pace e tranquillità del luogo mariano, una piccola caverna illuminata dalle numerose candele hanno suscitato in qualche pellegrino «riflessioni e preghiere diverse dalle solite, ricordando ad esempio le persone care e la propria comunità».

«Il percorso oggi (sabato 29 luglio, ndr) è andato bene, anche nello stato d’animo – riassume don Andrea Piana, vicario di Caravaggio davanti alla statua della Madonna di Lourdes –. I ragazzi si stanno conoscendo e stanno nascendo nuove amicizie; abbiamo scherzato e ballato, pregato e cantato l’inno, riascoltato il messaggio di Papa Francesco in un clima di amicizia e di fraternità».

 

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A dare una buonanotte diversa al gruppo – e un assaggio dell’atmosfera di una Gmg – le danze e canti di alcuni giovani ecuadoregni, anche loro giunti a Lourdes come tappa del loro avvicinamento a Lisbona. Fede e leggerezza insieme; si può fare.

La mattina di domenica 30 luglio si è aperta con i ragazzi e le ragazze cremonesi tornati alla Grotta per le Lodi. A seguire la visita del luogo mariano: un itinerario a piedi per scoprire i principali luoghi di Bernadette, come la casa natale o il Mulino de Boly. Dopo la partecipazione alla Messa internazionale e il pranzo libero, i gruppi ripartiranno alla volta di Salamanca per il pernottamento, in vista della visita della tappa di lunedì ad Avila. Da lì il viaggio proseguirà verso Lisbona dove il gruppo sarà raggiunto dagli altri dagli altri 225 giovani ragazzi degli oratori cremonesi con trasferta autonoma, a cui si devono aggiungere altri 40 giovani che, con diverse modalità, prenderanno parte solo al programma internazionale alla presenza di Papa Francesco, oltre agli 80 giovani cremonesi alla Gmg con il gruppo del Cammino neocatecumenale.

 

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Gmg, il mandato del Vescovo apre il percorso verso Lisbona dei giovani cremonesi

Jacopo Orlo
TeleRadio Cremona Cittanova
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