Pellegrini a Lourdes sulle orme di Bernadette: domenica di preghiera e affidamento sulla strada verso la Gmg

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La pioggia ha accompagnato il risveglio e la mattina di domenica 30 luglio a Lourdes del centinaio di giovani pellegrini cremonesi verso la Gmg, ma non ha impedito loro di respirare l’aria dell’importante santuario mariano tra momenti di spiritualità e i primi festosi incontri con altri coetanei dal mondo. Anche questi ultimi hanno scelto la cittadina costruita sulle rive del fiume Gave de Pau come una meta di preparazione al raduno internazionale a Lisbona. Infatti, nei prossimi giorni, al gruppo guidato dall’incaricato per la Pastorale giovanile don Francesco Fontana si aggiungeranno in Portogallo gli altri cremonesi della diocesi, per un totale di circa 550 giovani cremonesi che insieme al vescovo Antonio Napolioni prenderanno parte alla Giornata mondiale della gioventù.

Dopo la preghiera di sabato sera, domenica mattina i ragazzi sono tornati nuovamente alla grotta di Massabielle per le Lodi mattutine. Successivamente, i pellegrini hanno intrapreso un breve ma intenso itinerario sui passi di Bernadette, visitando la prima casa della pastorella al Mulino di Boly e la seconda residenza della mistica francese nel poverissimo cachot, cercando di scorgere nella sua semplicità la devozione di questa loro giovanissima coetanea in Maria. Il gruppo poi si è ritrovato vicino alla piccola cava per la Messa internazionale, evento chiave della giornata di oggi dei pellegrini cremonesi, per ricevere la benedizione della Madonna verso l’incontro con il Papa.

«Cari giovani pellegrini alla GMG, voi avete un vantaggio rispetto a noi vecchi: voi siete liberi dalla nostalgia di un cristianesimo maggioritario e per questo potete essere i costruttori del cristianesimo di domani», ha detto uno dei concelebranti in francese, davanti alla croce verderossa con l’effige di Maria, simbolo di questa Gmg in Portogallo, sotto un cielo coperto, di fronte ai ragazzi e alle ragazze tra ombrelli e kway.

Anche nella Messa, dove i partecipanti hanno percepito un forte sentimento di appartenenza in mezzo ai tanti “chiassosi souvenir” del turismo religioso, è stato posto il tema del rinnovamento della Chiesa, sempre più sentito dalle giovani generazioni. «Come insegnava un Piccolo Fratello di Charles de Foucault: smettete di dire che della fede tutto sta crollando, è meglio dire che tutto è già a terra. Perché lo slancio di costruire qualcosa di nuovo è molto più affascinante dello sforzo patetico di tenere in piedi qualcosa che è già morto», ha ripreso il sacerdote sul piazzale.

 

 

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Ma come essere allora i costruttori della Chiesa di domani? «Un giovane monaco ha chiesto al padre del deserto più anziano come mai c’erano molti giovani che andavano nel deserto per unirsi ai monaci, ma poi molti di loro tornavano presto alle proprie case. È come un levriero che corre per raggiungere una preda: altri cani lo seguono e corrono con lui, ma presto si stancheranno. L’unico che continua a correre è colui che vede la sua preda». «Tenete lo sguardo fisso su Gesù e potrete affrontare anche l’ostilità e l’indifferenza del mondo» ha concluso.

Nell’ora di pranzo qualcuno ha approfittato per recuperare le prime ore di sonno arretrate, altri invece hanno colto l’occasione per immergersi dentro l’atmosfera del luogo di culto mariano visitando e sostando negli “ambienti” del Santuario, quali la cripta o la basilica sotterranea.

Dopo aver terminato gli ultimi preparativi, all’una del pomeriggio la partenza per Salamanca, dove i giovani arriveranno in serata per il pernottamento, poi il mattino dopo l’arrivo ad Avila, la città di santa Teresa di Gesù, seconda tappa del programma diocesano verso Lisbona.

 

 

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Jacopo Orlo
TeleRadio Cremona Cittanova
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