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Obolo di S. Pietro: in diocesi anticipata la raccolta per consegnarne i frutti nelle mani del Papa

Da quest'anno è attivo il sito www.obolodisanpietro.va per favorire la solidarietà e rendere conto delle opere svolte

Per la Diocesi di Cremona quest’anno l’annuale offerta per la Carità del Papa, il cosiddetto “Obolo di san Pietro”, sarà anticipato di una settimana. Solitamente, infatti, cade la domenica precedente alla solennità dei santi Pietro e Paolo del 29 giugno. Data la speciale vicinanza con la visita di Francesco alla tomba di don Mazzolari a Bozzolo il 20 giugno, in diocesi la colletta sarà anticipata a domenica 11 giugno per poter consegnare quanto raccolto direttamente nelle mani del Papa in visita in terra mantovana. Continue reading »

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Nomine e rinunce: comunicazione del Vescovo

Nella solennità di Pentecoste resi noti gli spostamenti di diversi sacerdoti

Al presbiterio e alle comunità della diocesi

Carissimi fratelli in Cristo,

è compito inderogabile del Vescovo provvedere alle necessità di guida pastorale nelle diverse parrocchie e comunità della diocesi, avendo cura dei normali avvicendamenti dei presbiteri, soprattutto in ragione dell’età. Il discernimento sulle priorità dell’evangelizzazione, e sui segni dei tempi di un territorio in continua trasformazione, chiede anche di prepararci all’avvio delle unità pastorali nelle diverse zone. Uno specifico documento su questo importante tema verrà pubblicato in settembre.

La decisione su chi e dove inviare ad annunciare il Vangelo e guidare le comunità cristiane è un delicatissimo atto di responsabilità davanti al Signore e al popolo di Dio. Ripetuti colloqui, miei e dei miei collaboratori, con i membri del presbiterio e talvolta con espressioni significative delle diverse comunità, hanno permesso di acquisire gli elementi utili a prendere le decisioni più adeguate al bene di tutti. Ora, consapevoli che tutto si potrebbe sempre fare meglio e diversamente, affidiamo queste scelte alla benevolenza dei fratelli e soprattutto alla grazia di Dio, che certo non manca a chi si dispone a fare la Sua volontà.

Ringrazio i fratelli sacerdoti per la disponibilità che hanno manifestato, e mi impegno ad accompagnarli nell’avvio del nuovo ministero, in modo da favorire la crescita serena e armonica di tutta la comunità diocesana. La logica di alcune scelte apparirà ancor più chiaramente quando, nei prossimi mesi, si definiranno le Unità pastorali da avviare nel futuro prossimo, e si nomineranno i moderatori di ognuna di esse.

Le nomine vengono comunicate all’inizio dell’estate, per dar tempo a tutti di completare l’anno pastorale con le principali attività estive già in programma e, contestualmente, di prevedere tempi e modi per il necessario passaggio di consegne. La presente comunicazione verrà seguita dai decreti di nomina, all’interno dei quali verrà precisata la data di inizio del nuovo mandato. Sulla scansione delle consegne e sugli aspetti logistici connessi, i sacerdoti prendano contatto tra loro e, ove necessario, con il Vicario generale. Il calendario delle celebrazioni di ingresso dei nuovi parroci andrà concordato con la Segreteria vescovile.

Come lo scorso anno, avremo anche un incontro comunitario con i sacerdoti che vanno a svolgere il ministero in un nuovo contesto: giovedì 7 settembre alle ore 10, nel seminario di Cremona.

 

MACCALLI don Giovanni ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Bozzolo e viene nominato collaboratore parrocchiale a Caravaggio.

PISANI don Luigi, finora parroco di Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova viene nominato parroco di Bozzolo.

ALLEVI don Giuseppe, finora parroco di Robecco d’Oglio, viene nominato parroco di Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova.

ARDEMAGNI don Paolo, finora parroco dell’Annunciazione in Cassano d’Adda, viene nominato parroco di Robecco d’Oglio.

CAPELLETTI don Alessandro, fi­nora parroco di Dosolo e amministratore parrocchiale di Correggioverde, viene nominato parroco dell’Annunciazione in Cassano d’Adda.

ZOPPI don Stefano, parroco di Cavallara e Villastrada, viene nominato anche parroco di Dosolo e amministratore parrocchiale di Correggioverde.

MARINONI don Mario ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e amministratore parrocchiale di Isengo, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Pizzighettone, Gera, Regona e Roggione.

NEVI don Giuseppe, finora parroco di Sant’Imerio in Cremona, viene nominato parroco di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e Isengo.

BANDIRALI don Antonio, finora parroco di Casalmorano, Azzanello, Barzaniga, Castelvisconti e Mirabello Ciria, viene nominato parroco di Sant’Imerio in Cremona.

VELUTI don Adriano, finora parroco di Costa Sant’Abramo, viene nominato parroco moderatore dell’Unità pastorale di Casalmorano, Azzanello, Barzaniga, Castelvisconti e Mirabello Ciria.

ROTA don Roberto, parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa, viene nominato anche parroco di Costa Sant’Abramo.

NISOLI don Cesare, finora parroco a Casalmaggiore, subentra a don Antonio Aresi nell’incarico di Pro-Rettore del Santuario Santa Maria del Fonte in Caravaggio ed è nominato Membro teologo della costituenda Equipe per l’accompagnamento delle famiglie, alla luce dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia.

RUBAGOTTI don Claudio, finora parroco di Dosimo, Persico e Quistro e amministratore parrocchiale di S.Marino, Gadesco, Pieve Delmona, viene nominato parroco di Casalmaggiore.

ANSELMI don Claudio, finora collaboratore parrocchiale a Sant’Abbondio in Cremona ed incaricato per il settore IRC nelle scuole, viene nominato parroco di Dosimo, Persico e Quistro e amministratore parrocchiale di S. Marino, Gadesco, Pieve Delmona.

TONANI don Giovanni, parroco di Bordolano, Cignone e Corte de’ Cortesi ed incaricato della pastorale scolastica, viene nominato anche incaricato per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, consulente ecclesiastico diocesano A.D.A.S.M. , F.I.S.I.,  F.I.S.M.  e assistente ecclesiastico diocesano U.C.I.I.M..

MANENTI don Luciano ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Brignano Gera d’Adda, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Vailate.

FERRI don Giuseppe, finora collaboratore parrocchiale di Sant’Agostino e di San Pietro in Cremona, viene nominato parroco di Brignano Gera d’Adda.

BINOTTO don Mario, finora parroco moderatore dell’Unità pastorale di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido, viene nominato amministratore parrocchiale di Sant’Agostino in Cremona.

MONTAGNA don Stefano, vicario parrocchiale di S. Agata e S. Ilario in Cremona, viene nominato anche vicario parrocchiale di S. Agostino in Cremona, in vista della costituzione dell’Unità pastorale.

PALLAVICINI don Diego, finora vicario parrocchiale di Cristo Re in Cremona, viene nominato parroco moderatore dell’Unità pastorale di San Giovanni in Croce, Casteldidone, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido.

FONTANA don Pierluigi, finora vicario parrocchiale di Casirate d’Adda, viene nominato vicario parrocchiale di Cristo Re in Cremona.

BARBIERI don Gabriele, finora vicario parrocchiale di Bozzolo, viene nominato vicario parrocchiale di Casirate d’Adda.

DOLDI don Emilio ha rinunciato per ragioni di età e salute all’ufficio di collaboratore parrocchiale a Isola Pescaroli e San Daniele Po.

MUSA don Roberto, finora vicario parrocchiale di San Pietro e Sant’Agostino in Cremona, viene nominato parroco di S. Daniele Po e Isola Pescaroli.

ROCCHETTI don Michele, vicario parrocchiale di S. Imerio in Cremona, viene nominato anche vicario parrocchiale della Cattedrale e di San Pietro in Cremona, in vista della costituzione dell’Unità pastorale.

CARRAI don Luigi ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Rivarolo Mantovano, e viene nominato collaboratore parrocchiale nella Unità pastorale di Castelpon­zone, Motta Baluffi, Solarolo Monasterolo e Scandolara Ravara.

MARCIO’ don Ernesto, parroco di Cividale Mantovano e di Spineda, viene nominato anche parroco di Rivarolo Mantovano.

SALINI don Libero ha rinunciato per motivi di età all’ufficio di parroco di Fontanella, e viene nominato collaboratore parrocchiale di Boschetto e Migliaro.

POLI don Diego, finora parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna, viene nominato parroco a Fontanella.

OSIO don Davide, finora vicario parrocchiale di Fontanella, viene nominato parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna.

BERTONI don Alessandro, finora vicario parrocchiale di Piadena, Drizzona e Vho, viene destinato a Roma per gli studi specialistici in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana.

FUSAR IMPERATORE don Paolo, finora collaboratore parrocchiale di Torre de’ Picenardi, Ca’ d’Andrea, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi, viene nominato vicario parrocchiale di Piadena, Drizzona e Vho.

PIAZZI don Daniele viene nominato collaboratore parrocchiale di Torre de’ Picenardi, Ca’ d’Andrea, Pozzo Baronzio, San Lorenzo de’ Picenardi.

AGNELLI don Antonio, finora parroco di Corte de’ Frati, viene nominato collaboratore parrocchiale di San Bernardo in Cremona.

MORONI don Roberto e CORBANI don Claudio, parroci in solido di Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi e Pozzaglio, vengono nominati anche parroci in solido di Corte de’ Frati.

FERRARI don Francesco, finora parroco di Formigara e Cornaleto, viene nominato collaboratore parrocchiale di Viadana e Buzzoletto.

PARMIGIANI don Luigi, finora collaboratore parrocchiale di Viadana e Buzzoletto, viene nominato collaboratore parrocchiale di Formigara e Cornaleto.

CARRER don Luciano, finora collaboratore parrocchiale di Colorno (in diocesi di Parma), viene nominato collaboratore parrocchiale di Castelverde, Castelnuovo del Zappa e Costa S. Abramo.

CELINI don Federico, parroco di Longardore, San Salvatore, Sospiro e Tidolo ed incaricato di pastorale ecumenica e del dialogo interreligioso, subentra a mons. Alberto Franzini quale responsabile del coordinamento “Comunicazione e Cultura” della Curia.

Il diacono FERRI Raffaele, finora collaboratore pastorale di Soncino, Casaletto di Sopra, Melotta e Isengo, viene incaricato dell’assistenza pastorale alle Case di riposo di Trigolo e Soresina.

 

Affido alla preghiera di tutti i fedeli, specialmente delle comunità contemplative e dei malati, i passi di chi – come messaggero della lieta notizia – si appresta a lasciare comunità che ha servito con amore per iniziare una nuova missione, in spirito di servizio e comunione. Accogliete questi pastori e ministri con fiducia, senza pregiudizi e tanto meno chiacchiericci. Il dolore del distacco sia grembo di nuovo e più generoso slancio da parte di tutti, perché tutti sperimentino la gioia del Vangelo e della carità fraterna.

Andiamo, così, incontro al Signore, misericordioso e fedele, che ci precede nella storia, invocando il Suo Spirito su tutte le espressioni e i volti della nostra Chiesa.

Cremona, 4 giugno 2017

Solennità di Pentecoste

+ Antonio Napolioni, vescovo

 

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Domenica sera spettacolo al Foppone a conclusione del laboratorio teatrale targato FOCr

La serata sarà occasione anche per "salutare” la struttura che la Pastorale giovanile lascerà tra qualche settimana

“Dimmi! No, niente”. Questo il titolo dello spettacolo che la Federazione Oratori Cremonesi e la Compagnia dei Piccoli presenteranno domenica 11 giugno, alle 21, nel cortile del Foppone, ancora per poco sede della Pastorale giovanile diocesana. Continue reading »

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Da 11 a 5 zone pastorali

Dopo un'ampia consultazione si converge per dare nuovo slancio alle comunità della diocesi con una più efficace comunione

Di seguito il testo del decreto di modifica dell’assetto territoriale della diocesi.

La nostra Chiesa particolare, costituita da molteplici parrocchie e unità pastorali nel territorio diocesano, è articolata in Zone pastorali quali organismi che significano e attuano la comunione organica gerarchica, quali strumenti di partecipazione e corresponsabilità di presbiteri, consacrati e fedeli laici al fine di realizzare la cura pastorale mediante un’azione pastorale unitaria (cfr. Sinodo Diocesano 072).

Sin dai primi mesi del mio ministero pastorale in Diocesi, da più parti mi è stata manifestata l’esigenza di un rinnovato assetto territoriale della diocesi con un ripensamento della configurazione delle zone pastorali e una più organica mappatura delle unità pastorali esistenti e di quelle di futura costituzione.

Al fine di affrontare in modo puntuale e condiviso la questione, ho costituito una apposita Commissione diocesana che, sotto la mia guida, nel periodo settembre 2016 – marzo 2017 si è fatta carico di ripensare l’intero assetto territoriale della diocesi, analizzando la situazione zona per zona. Si è così giunti al convincimento che fosse opportuno passare dall’attuale divisione della diocesi in undici zone ad una rinnovata configurazione territoriale che, tenendo conto dell’esperienza ecclesiale sin qui fatta, prevedesse la riorganizzazione del territorio in sole cinque zone pastorali.

La rinnovata articolazione in cinque zone pastorali e la configurazione geografica di ciascuna ‑ tenendo conto della vita attuale della gente, dell’evoluzione delle Istituzioni e delle tradizioni religiose, sociali, e culturali dei diversi territori ‑ mira a favorire la comunione nel Presbiterio, una migliore partecipazione dei fedeli e delle comunità locali alla vita e alla missione della Chiesa particolare, in armonica convergenza con organismi e istituzioni diocesane.

Ora, ricevuto l’unanime parere favorevole del Consiglio Presbiterale e sentito il Consiglio Pastorale diocesano, sono giunto alla determinazione che si possa procedere, con serenità e fiducia, alla modifica dell’attuale assetto territoriale con la nuova configurazione di cinque zone pastorali.

Affinché si possa iniziare il nuovo anno pastorale 2017-2018 impostando in modo concreto la vita pastorale della diocesi nella prospettiva del nuovo assetto territoriale,

DECRETO

LA COSTITUZIONE DI CINQUE ZONE PASTORALI

i cui confini sono stabiliti dalla cartina geografica della diocesi, allegata al presente decreto, che ne costituisce parte integrante.

Con la costituzione delle nuove zone pastorali, in deroga alle disposizioni dell’ultimo Sinodo Diocesano (cfr. 075), cessano i Consigli pastorali zonali e vengono sostituiti da un Coordinamento pastorale zonale, il cui Regolamento verrà pubblicato in seguito con apposito atto.

Confido che la nuova ripartizione territoriale della diocesi possa favorire una migliore collaborazione pastorale da parte di tutte le componenti ecclesiali diocesane e zonali, per garantire una presenza di sempre maggiore prossimità della Chiesa ai bisogni spirituali dei fedeli e stimolare tutto il popolo di Dio ad un rinnovato slancio nell’annuncio del Vangelo agli uomini del nostro tempo.

+ Antonio Napolioni
vescovo di Cremona

 

I vicari zonali delle 5 nuove zone pastorali sono:

  • zona pastorale 1 – don Marco Leggio
  • zona pastorale 2 – don Pietro Samarini
  • zona pastorale 3 – don Pierluigi Codazzi
  • zona pastorale 4 – don Davide Ferretti
  • zona pastorale 5 – don Davide Barili

 

Istanze e obiettivi del riordino

«Si rende necessario un serio aggiornamento delle articolazioni interne alla diocesi: per individuare le unità pastorali da costituire nei prossimi anni, dobbiamo tener conto innanzitutto della vita della gente, delle trasformazioni civili, del tessuto umano e spirituale, delle risorse pastorali e strutturali. Ai diversi livelli, gli organismi di partecipazione saranno chiamati a praticare un effettivo discernimento comunitario sul territorio, per leggere attentamente il presente e il futuro del proprio contesto sociale ed ecclesiale, in modo da renderci tutti apertamente consapevoli delle scelte da compiere».

Così si esprimeva il nostro Vescovo Antonio, presentando le indicazioni pastorali all’inizio del suo primo anno in diocesi. Il discernimento non richiama solo l’idea di una lettura del territorio per individuare i bisogni che nascono dalle situazioni nuove venutosi a creare, ma uno sguardo di fede che la chiesa cremonese deve avere per individuare i passi concreti da compiere nell’oggi per continuare a servire e annunciare il Vangelo.

Quando si parla di nuove zone pastorali, di unità pastorali, di organismi di partecipazione ecclesiali, non si vuole dare il primato all’efficienza delle strutture e all’organizzazione, ma individuare gli strumenti più adeguati per rendere più vive le comunità parrocchiali (222 in tutte) sparse sul territorio diocesano e per aiutarle ad essere cellule missionarie.

Il discernimento, perché fosse autenticamente comunitario, ha coinvolto le varie componenti ecclesiali, dal Consiglio Presbiterale a quello Diocesano, ai Consigli zonali e, in alcuni casi, anche i Consigli parrocchiali. Il confronto, l’ascolto sincero, la raccolta di osservazioni e proposte, ha permesso al Vescovo di arrivare alla definizione delle nuove zone pastorali, cinque in tutto: la zona 1 bergamasca, la più popolosa; la zona 2 dalla parrocchia di Gallignano fino alle porte della città; la zona 3 urbana con le parrocchie della città e della periferia; la zona 4 dalla città fino a Piadena; la zona 5 casalasca–mantovana.   La drastica riduzione rispetto alle attuali undici risponde alla necessità, considerando la diversa tipologia dei territori della diocesi, di dare più consistenza all’incontro tra comunità parrocchiali, tra sacerdoti e laici.

La zona, sempre animata da un vicario zonale, avrà principalmente il ruolo di animare l’attività pastorale sul territorio, di offrire, in sinergia con gli uffici diocesani, percorsi formativi e spirituali per preti e operatori pastorali laici, di promuovere eventi, di dar voce a istanze e necessità del territorio.

Il vicario di zona presiederà il Coordinamento zonale, un gruppo di sacerdoti, laici e religiosi rappresentanti delle parrocchie e delle unità pastorali, ma soprattutto referenti delle quattro aree pastorali (giovani, famiglia, diaconia e cultura). Il suo ruolo sarà principalmente operativo e, in collegamento con gli uffici pastorali, aiuterà le comunità parrocchiali a crescere nella comunione fra loro in vista anche della costituzione delle unità pastorali e a far maturare una vera ministerialità laicale, a rendere più incisivo l’annuncio del Vangelo in ascolto di ciò che il territorio esprime.

Nelle indicazioni pastorali all’inizio del suo primo anno in diocesi, il vescovo Antonio richiamava l’urgenza di un laicato corresponsabile e maturo: «Conseguentemente, occorrerà promuovere le ministerialità laicali, soprattutto per aver cura anche delle più piccole comunità, e potremo coordinare progetti di ristrutturazione e ottimizzazione delle tante strutture, che spesso costituiscono più un onere che una risorsa».

Non ci facciamo illusioni, nessuna ristrutturazione organizzativa ha la capacità di rinnovare una realtà come la Chiesa che trova la sua origine e la sua anima nello Spirito del Risorto, ma proprio per non mortificare la Forza sempre nuova della sua Presenza, siamo chiamati a creare veri spazi di incontro, di ascolto e di individuare cammini percorribili perché possiamo essere strumenti docili ed efficaci.

Don Gianpaolo Maccagni
Vicario episcopale per la Pastorale

 

 

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Nuovi dettagli logistici per la visita del Papa

In particolare riguardo ai bus per sacerdoti e all'ingresso in chiesa

Disponibili nuove informazioni logistiche in vista della visita di Papa Francesco a Bozzolo il prossimo 20 giugno. In particolare tutti i dettagli sui bus a disposizione dei sacerdoti e del Consiglio pastorale diocesano. Stabilite, inoltre, le modalità di accesso alla chiesa per i possessori di apposito pass: potranno entrare dalle 7 alle 8 dalla porta laterale di via dei Mille.

La scheda con tutti i dettagli tecnici

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Oggi l’ingresso dell’arcivescovo Perego a Ferrara

Alle 15 il primo momento ufficiale al casello autostradale emiliano, alle 17 in Cattedrale il rito di insediamento

Dopo sessantatré anni un altro cremonese varca la soglia dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio: sabato 3 giugno, infatti, è il giorno dell’ingresso dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, originario di Agnadello. Prima di lui, nel 1954, l’arcivescovo Natale Mosconi (1904-1988), dopo l’esperienza del cardinale Ignazio Giovanni Cadolini (1794-1850). Continue reading »

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L’arcivescovo Perego si è insediato a Ferrara

Mons. Gian Carlo ha idealmente affidato l’inizio del suo ministero episcopale a Papa Giovanni XXIII nel 54° della morte

Nel giorno del 54° anniversario della morte di Papa Giovanni, monsignor Gian Carlo Perego si è ufficialmente insediato nella diocesi di Ferrara-Comacchio. Il 3 giugno ha assunto quindi un significato particolare: non solo per la concomitanza della festa di Pentecoste, ma anche per il ricordo del Papa Buono che aprì il Concilio e al quale il nuovo vescovo ha idealmente affidato l’inizio del suo ministero episcopale.  Continue reading »

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Veglie di Pentecoste guardando al Sinodo

Gli appuntamenti promossi tra il 1° e 3 giugno nelle zone pastorali

La veglia di Pentecoste, per il secondo anno consegnata alle zone pastorali, avrà quest’anno per tema l’invocazione dello Spirito sull’esperienza del Sinodo diocesano dei Giovani. Per questo, ad aiutare il momento di preghiera e riflessione, vi sarà anche la testimonianza di un giovane, proprio in merito al cammino di ascolto di questa prima fase diocesana. Continue reading »

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In Cattedrale la toccante testimonianza di Gianna Jessen

Nel 1977 riuscì a sopravvivere all’aborto salino cui la madre si era sottoposta in una clinica di Los Angeles

Cattedrale di Cremona gremita, la sera di martedì 30 maggio, per l’incontro organizzato da ProVita onlus in sinergia con il Movimento per la Vita, il Centro di Aiuto alla Vita e il Comitato Difendiamo i nostri figli di Cremona. L’occasione è stata la testimonianza di una donna semplice, fragile, minata da una grave disabilità, una paralisi cerebrale e muscolare, che lei considera un «dono»: Gianna Jessen. Secondo i progetti umani non avrebbe neppure dovuto essere nata. Continue reading »

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Don Claudio Rasoli lascia la direzione del portale diocesano

Dal 2002 impegnato nella comunicazione diocesana, lascia questo ambito del servizio pastorale

Don Claudio Rasoli, da 15 anni impegnato nella comunicazione diocesana, lascia questo ambito del servizio pastorale. Ha ricoperto l’incarico di segretario di redazione presso il settimanale diocesano “La Vita Cattolica” dal 2002 al 2014. Dal 2009 al 2014 è stato responsabile dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali e addetto stampa del Vescovo e della Curia. Dal 2009 è stato direttore del Portale internet diocesano “DiocesidiCremona.it”, favorendone il rilancio e accreditandone il ruolo nella informazione istituzionale della Chiesa cremonese. È direttore responsabile del periodico “Chiesa in cammino” del Seminario di Cremona, dal 2013. Continue reading »

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