A Casa famiglia Spinelli “un eccesso di Amore” … in filodiffusione

Ogni mattinata un allegro jingle richiama tutti - ospiti e operatori - a mettersi in ascolto di messaggi, musiche, dediche e saluti

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In questo tempo in cui sembra così difficile sorridere, presso la Casa famiglia “Spinelli” delle Suore Adoratrici, a Rivolta d’Adda, ciò che “contagia” è la serenità. Durante la mattinata, un allegro jingle richiama tutti – ospiti e operatori – a mettersi in ascolto. Tutte le unità abitative della casa sono raggiunte con alcuni messaggi, musiche, dediche, saluti da persona a persona. Un modo diverso di rimanere in contatto con chi normalmente si incrociava volentieri tra un corridoio e l’altro, nelle tante attività educative e ricreative.

E così, nel “farsi in quattro” per gestire e affrontare questa emergenza, tutto diventa “eccesso d’amore”. San Francesco Spinelli, il padre fondatore delle Adoratrici, usava questa espressione riferendosi alla vita di Gesù. Oggi più che mai queste parole prendono carne nella quotidianità.

Per far sentire vicinanza e gratitudine agli operatori e ai cari Ospiti, ogni giorno essi sono raggiunti con preghiere e ringraziamenti.

Sfidando le leggi dello spazio sono proposti concorsi “artistici” e tombolate a distanza.

Gli ospiti stanno sperimentando i vantaggi della tecnologia facendo videochiamate con i loro cari che non possono venire a trovarli.

Dalla chiesa, poi, c’è sempre una luce che non si spegne: un “padre” veglia e intercede giorno e notte per tutti. Da qualche settimana, infatti, la reliquia di san Francesco Spinelli è esposta per la preghiera personale e mai come in questo tempo risuonano vere e care le parole del suo testamento spirituale: “Mando l’ultima benedizione ai miei cari ospiti che furono l’oggetto del mio amore in Gesù Cristo”.

 

 

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