Coronavirus, padre Virginio Bebber (Aris): “In prima linea al fianco del sistema pubblico”

“In Lombardia nostre strutture disponibili ad accogliere malati”

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“Anche noi siamo in prima linea al fianco del sistema pubblico”. Ad assicurarlo al Sir è padre Virginio Bebber, presidente nazionale dell’Aris (associazione che riunisce istituzioni socio-sanitarie gestite da enti e congregazioni religiose in Italia), raggiunto telefonicamente a Cremona dove è responsabile della Casa di cura San Camillo.

“Siamo stati chiamati dalla Regione Lombardia in grande difficoltà – spiega –. Anche oggi il coronavirus si è ulteriormente diffuso propagandosi verso Bergamo. Abbiamo strutture a Brescia, Bergamo e anche a Milano che si sono rese disponibili a dare una mano mettendo a disposizione posti letto, sia sul fronte della terapia intensiva, sia su quello del ricovero ordinario di malati”.

Per quanto riguarda la Casa di San Camillo, prosegue, “abbiamo dato disponibilità alla direzione sanitaria dell’ospedale di Cremona di accogliere malati che vengono dall’esterno, non contagiati da coronavirus perché non saremmo in grado di isolarli, ma comunque bisognosi di ricovero e cure. Questo per lasciare posti letto liberi nell’ospedale e alleggerire il lavoro del personale”.

Altre strutture, aggiunge, “avendo la possibilità di isolare alcune parti al loro interno, hanno attrezzato intere aree rendendo disponibili posti letto dedicati a pazienti affetti da Covid-19”.

Insomma, conclude, “mettiamo le nostre istituzioni, che sono parte integrante del servizio pubblico, a disposizione del pubblico in base alla vocazione a alle caratteristiche strutturali di ognuna”.

Dal presidente Aris un appello, infine al “senso civico” dei cittadini: “Chi è stato in aree infette lo comunichi tempestivamente. Anche questo può aiutare a contenere il contagio”.

AgenSir
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