Non è mai inopportuno un franco dibattito sulle vocazioni e sulle possibili strategie per facilitarle. In quest’ottica, lo spazio concesso al CDV sulle pagine del “Mosaico” potrebbe proprio essere l’occasione per innescare un confronto e uno scambio di opinioni, che non sia limitato solo ai membri dell’équipe, ma possa appunto coinvolgere, potenzialmente, tutti i lettori di questo giornale.
Per non disperdere la discussione in mille rivoli fino all’inconcludenza, però, forse è opportuno circoscrivere la domanda in questi termini: cosa può fare la pastorale giovanile diocesana (e, nello specifico, il Centro Diocesano Vocazioni), per essere di aiuto e supporto alle vocazioni che Dio suscita?
Innanzitutto, potrebbe essere utile un piccolo ragguaglio sull’attuale impostazione, a sua volta frutto di discussioni e dibattiti. Al momento, il CDV di Cremona (la cui équipe è attualmente composta da don Davide Schiavon, padre Giorgio dei frati Cappuccini, suor Stefania delle Adoratrici, don Daniele Rossi, don Paolo Arienti della FOCR, don Francesco Cortellini del Seminario, i coniugi Paolo e Laura Siboni) si concentra su:
- Affiancamento di parrocchie, oratori e comunità per incontri all’interno di percorsi catechistici di adolescenti e giovani, così come catechesi rivolte ad adulti o incontri di preghiera a sostegno delle vocazioni.
- Un vasto assortimento di materiale vocazionale disponibile sul sito vocazionicremona.it, rivolto ad adolescenti, giovani, catechisti e accompagnatori che possono sfruttare le schede a disposizione per gestire in autonomia incontri che trattino il tema della vocazione. In particolare, i catechismi per i giovani “Youcat” e “Docat” sono stati adattati e “spezzettati” in schede per nutrire la fede, in sede di formazione o auto – formazione. Andando a ritroso nei post del sito, tutto il materiale è facilmente reperibile.
- La progettazione di settimane residenziali per adolescenti, in poli della diocesi da individuarsi, durante le quali alcuni ragazzi / e delle superiori individuati appositamente (da preti o catechisti), sotto la supervisione di una coppia di coniugi di provata affidabilità e consolidata esperienza, pur continuando a frequentare la scuola al mattino, possano nel pomeriggio o alla sera condurre alcuni giorni di vita comune con spunti spirituali e vocazionali approfonditi pensati apposta per loro, un po’ sulla scia dell’esperienza del “Sicomoro” della diocesi di Como che è stata recentemente ben illustrata nel docu – film delle diocesi lombarde “Qui è ora”.
Una volta specificati questi tre punti, il dibattito potrebbe innestarsi su domande di questo tipo, rivolte a confratelli sacerdoti, catechisti, giovani e adolescenti stessi:
- Condividete l’attuale impostazione della proposta del Centro Diocesano Vocazioni?
- In che modo potrebbe essere integrata, migliorata, perfezionata?
- Di quale altro materiale si potrebbe sentire il bisogno, che potrebbe essere ospitato sul sito del CDV?
- Cosa pensate, in particolare, della terza proposta? Nella zona in cui abitate, intravedete opportunità di materiale umano (possibili adolescenti da contattare e coppie di coniugi da coinvolgere), logistiche (una casa o sede per far partire l’iniziativa) e di consenso (convergenza di disponibilità da parte di sacerdoti, laici e religiosi) per iniziare un’esperienza residenziale?
Il messaggio è che il Centro Diocesano Vocazioni desidera accogliere l’opinione di tutti, perché l’impostazione possa essere davvero frutto di un confronto ampio. Qualunque suggerimento sarà certamente ben accetto e può essere inviato a don Davide, alla mail d.schiavon@libero.it.
La preghiera per le vocazioni è un impegno che ciascuno, da solo o comunitariamente si può assumere, su tutto il resto è giusto e doveroso confrontarsi liberamente. A chi vorrà contribuire, grazie in anticipo.
Don Davide a nome dell’équipe del CDV.