Category Archives: Notizie

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Sinodo giovani, chiamati ad esprimerci.

La sera di venerdì 3 novembre, la veglia zonale in occasione dell’apertura della fase centrale del sinodo giovani ha visto la partecipazione di parecchia gente, da tutta la città. Dopo una cena a base di dolce e salato, consumata nei locali dell’oratorio della parrocchia di S. Ambrogio, ci siamo spostati nel salone al di sotto della chiesa, dove, con l’aiuto del Vescovo e dello staff FOCR, è stato presentato lo Strumento di Lavoro. Si tratta, cioè, della sintesi della fase di ascolto del primo anno, che raggruppa le riflessioni pervenute da parrocchie ed oratori. Tali idee sono state raggruppate in 5 aree tematiche: la chiesa, gli affetti, il futuro, la fede, gli stili di vita. Ciascuno di essi costituirà un ordine del giorno per ognuna delle 5 assemblee sinodali che si terranno, una al mese da gennaio e maggio, nelle cinque nuove macrozone. I rappresentanti, in quella sede, elaboreranno ulteriormente le riflessioni già compiute, nel tentativo di mettere a fuoco in maniera ancora più chiara la loro percezione della fede e della Chiesa, ciò che si aspettano dalla comunità ecclesiale e come possono contribuire essi stessi a renderla sempre più compatta e viva.

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Accolti al Monastero della Visitazione a Soresina

(Dal sito della diocesi: https://www.diocesidicremona.it/monasterovisitazione/2017/10/08/accolti-al-monastero/)

Inizia il nuovo anno pastorale e le sorelle visitandine del Monastero soresinese offrono l’accoglienza per gruppi autogestiti nei locali adiacenti alla Chiesa, dando la possibilità di ritiri, momenti di preghiera  e di condivisione anche con le monache di momenti spirituali e dialoghi.

Recapiti e informazioni.

L’esperienza di padre Andrea e il suo gruppo:

“Il giorno 9 aprile (2017), Domenica delle Palme, insieme ad un gruppo di Francescani Secolari, abbiamo vissuto una bella giornata di ritiro in preparazione alla s. Pasqua nel Monastero delle Visitandine di Soresina. L’accoglienza squisita e calorosa delle sorelle del monastero ha colpito tutti i partecipanti, ma per alcuni di noi non era una novità.

Alcuni anni fa con quattro di loro abbiamo fatto un pellegrinaggio nel sud della Francia e siamo andati ad Anecy, dove nella bellissima Basilica della Visitazione, sono gelosamente conservati i corpi di san Francesco di Sales e di santa Giovanna Francesca di Chantal, due santi a me particolarmente cari.

Arrivati al santuario, abbiamo chiesto se fosse stato possibile celebrare la s. Messa e la monaca della sacrestia, accogliendo la nostra richiesta ci ha fatto celebrare sulla tomba di san Francesco di Sales; sempre nello stesso pellegrinaggio, le sorelle di Parray Le Monial, ci hanno concesso di celebrare la s. Messa all’altare di santa Margherita Maria Alacoque, la mistica visitandina che ha diffuso la devozione al Sacro Cuore di Gesù in seguito alle apparizioni avvenute in quel monastero.

Come si dice non c’è due senza tre, le monache visitandine hanno insito nel loro carisma l’accoglienza di chi chiede un aiuto spirituale o materiale, incarnando lo spirito della Vergine Maria che si mette in cammino verso la cugina Elisabetta accogliendo e servendo la stessa. Questa accoglienza fa molto bene in questo mondo così pieno di egoismo e di autosufficienza ci ricorda che la nostra fede va vissuta in Dio e nei fratelli.

Anche nel monastero di Soresina si respira questo spirito che vuole accogliere le nostre necessità spirituali e corporali e portare a Dio, nella preghiera, ogni volto ed ogni intenzione di preghiera che viene a loro affidato. Preghiamo Dio che doni sante sorelle a questo monastero affinchè, in questo angolo di paradiso, non manchi mai chi accoglie e offre preghiere per la salvezza del mondo.”

p. Andrea Cassinelli ofmca

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Le proposte del Cdv per giovani in ricerca

Tra le novità gli incontri di “provocazione vocazionale” per adolescenti e 18/30enni

(Dal sito della diocesi)

Trovare la propria strada con a fianco una guida: questo si propone il Centro diocesano vocazioni (CDV) di Cremona che, coordinato da don Davide Schiavon, ha preordinato per il nuovo anno pastorale un ricco ventaglio di proposte.

«Quanto offriamo – spiega don Schiavon – è teso a facilitare ciò che Dio già mette in moto, a far crescere semi che Dio ha già posto, insomma a stimolare la riflessione, ad accendere una luce che già esiste».

Così, con discrezione, il Centro si pone al servizio di parrocchie, educatori, valorizzando ciò che in questo ambito già funziona e organizzando nuove attività.

L’anno pastorale in apertura, nei prossimi mesi, sarà segnato dalle fasi finali del Sinodo dei giovani e quindi il CDV fungerà da supporto all’area della pastorale giovanile tenuto conto che il Sinodo avrà già in sé una spiccata componente vocazionale.

Nello stesso tempo, però, non si intende rinunciare a proprie e specifiche proposte che, per non appesantire ulteriormente un anno pastorale già intenso, saranno più che altro modellate su richieste specifiche di singole parrocchie, unità o zone pastorali, con ampia possibilità di personalizzazione, sia per i luoghi, che per i contenuti. Tra elementi di continuità e alcune novità.

Questo variegato cartellone di proposte non esaurisce naturalmente l’offerta del CDV, che comprende ampie possibilità di personalizzazione. In tal senso c’è piena disponibilità da parte dell’équipe diocesana del CDV composta, oltre che da don Schiavon anche da padre Giorgio Peracchi (Cappuccini), suor Stefania Peri (Adoratrici), don Daniele Rossi, don Paolo Arienti (incaricato diocesano di Pastorale giovanile).

 

Elementi di continuità

  • Incontri comunitari su misura. L’équipe diocesana del CDV anche quest’anno si mette a disposizione per:
    1. incontri di catechesi
    2. interventi durante le Messe domenicali (anche al difuori, anzi, meglio se al di fuori di occasioni canoniche come la giornata del Seminario o delle vocazioni).
    3. ritiri di Avvento e Quaresima, in cui si desideri proporre anche un accento vocazionale
    4. campi parrocchiali, invernali o estivi, feste varie parrocchiali in cui si voglia inserire un momento vocazionale
    5. un pomeriggio (magari di domenica) in cui si vogliano radunare bambini e ragazzi e ci sia la possibilità di ritagliare un momento vocazionale
    6. per gli adulti (rosarianti, fortes in fide, persone sensibili al tema vocazionale): disponibilità ad essere presenti per Rosari, momenti di preghiera, adorazioni, per tenere desta l’attenzione vocazionale
  • Incontri a tu per tu: contatto diretto con giovani che si siano dimostrati particolarmente sensibili e recettivi a un discorso cristiano più intenso
  • Sito internet: come messaggio direttamente fruibile dai ragazzi c’è il sito www.vocazionicremona.it, contenente varie sezioni per aiutare i giovani a capire meglio le dinamiche della vocazione attraverso:
    1. la descrizione dei segnali, dei dubbi, delle domande e delle possibili risposte che si affacciano durante una possibile chiamata da parte del Signore.
    2. brochure scaricabili, distinte per categorie (medie, superiori, diciottenni, universitari, lavoratori, vocazioni al femminile), che si possono stampare e distribuire in oratorio, per offrire concreti spunti di riflessione su come decodificare i segnali che Dio ci manda.
    3. la presenza di brani biblici, video di testimonianze vocazionali, spunti per una lettura personale in merito alla vocazione.
    4. l’elenco di tutte le iniziative e gli eventi già realizzati finora in diocesi e di quelli in preparazione.
    5. la possibilità di interloquire privatamente, via mail, con i componenti dell’équipe vocazionale.
    6. la possibilità di scaricare sussidi e schede di taglio vocazionale per la catechesi, sempre distinti in base alle varie fasce di utenza, da utilizzare direttamente in parrocchia
    7. tutti i suddetti contenuti del sito sono raggruppati (e scaricabili) in un unico file PDF, una sorta di vademecum vocazionale liberamente scaricabile.

 

Elementi di novità: incontri di “provocazione vocazionale”

Quest’anno il CDV per le fasce di età degli adolescenti (14-17) e dei giovani (18-30 anni) intende proporre un modello di incontro, proposto a ragazzi di singole parrocchie, o unità pastorali, o zone, volutamente pensato per “smuovere le acque” a livello esistenziale e vocazionale. Si tratta cioè di un modulo di circa un’ora e un quarto in cui un personaggio esterno (un membro dell’équipe diocesana del CDV, coadiuvato dal sacerdote o da figure di religiosi o catechisti ospitanti), mediante la somministrazione di una sorta di test / questionario (prima fase), mette un po’ in crisi certezze troppo a buon mercato o stili di vita eccessivamente comodi e rinunciatari, per far percepire chiaramente la mancanza di una dimensione più elevata, quella del Vangelo, che viene brevemente illustrata (seconda fase), salvo poi rimandare eventuali dubbi e approfondimenti a colloqui personali con le figure adulte presenti (terza fase), che sapranno anche indirizzare i singoli attraverso proposte personalizzate per continuare da soli (o comunitariamente) il cammino (prosieguo). Una versione un po’ più elaborata può comprendere una suddivisione in 5 fasi, il che non comporta comunque un allungamento dell’incontro.

Questa proposta, volutamente un po’ fuori dagli schemi e, a tratti, provocatoria, si pone l’obiettivo di aiutare a “rompere gli indugi” che di solito bloccano il giovane impedendogli di intraprendere un serio e deciso cammino di fede. Il fatto che il messaggio provenga da figure esterne può aiutare ad accentuarne il carattere di “rottura”, mentre la fase del prosieguo può essere concordata e gestita più utilmente dalle figure educative in loco.

Scopo di questo tipo di incontro, infatti, non è di sottrarre la persona alla cura pastorale locale, ma, semplicemente, di attivare il più possibile una sensibilità religiosa, da riconsegnare, poi, per la sua coltivazione “giornaliera”, proprio alla comunità locale.

Lo schema-base è in fase di elaborazione, ma, naturalmente, del tutto passibile di modifiche e adattamenti, in base alle esigenze locali.

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Suore adoratrici, le iniziative vocazionali

In concomitanza con l’inizio dell’anno pastorale, riportiamo il volantino con un ricco ventaglio di proposte vocazionali per i giovani (18-35 anni) a cura delle suore Adoratrici di Rivolta d’Adda.

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La proposta del CDV per questo anno pastorale

Il Centro Diocesano Vocazioni, per l’anno pastorale che sta per iniziare, sarà di supporto all’area della pastorale giovanile per la fase centrale del sinodo giovani, che, naturalmente, avrà già in sé una spiccata componente vocazionale.

Oltre a ciò, il CDV desidera comunque non rinunciare a proprie, specifiche proposte, che, appunto per non appesantire un anno pastorale già di per sé denso ed intenso, saranno più che altro modellate su richieste specifiche di singole parrocchie, unità o zone pastorali, con ampia possibilità di personalizzazione, sia per i luoghi, che per i contenuti.

In sintesi, rispetto all’anno scorso, il CDV propone elementi di continuità ed alcune novità.

TRA GLI ELEMENTI DI CONTINUITÀ

  • INCONTRI COMUNITARI SU MISURA: L’équipe diocesana del CDV anche quest’anno si mette a disposizione per:
    1. Incontri di catechesi
    2. Interventi durante S. Messe domenicali (anche al difuori, anzi, meglio se al di fuori di occasioni canoniche come la giornata del Seminario o delle vocazioni).
    3. Ritiri di Avvento e Quaresima, in cui si desideri proporre anche un accento vocazionale
    4. Campi parrocchiali, invernali o estivi, feste varie parrocchiali in cui si voglia inserire un momento vocazionale
    5. Un pomeriggio (magari di domenica pomeriggio, o su richiesta) in cui si vogliano radunare bambini e ragazzi e ci sia la possibilità di ritagliare un momento vocazionale
    6. Per gli adulti (rosarianti, fortes in fide, persone sensibili al tema vocazionale): disponibilità ad essere presenti per rosari, momenti di preghiera, adorazioni, per tenere desta l’attenzione vocazionale
  • INCONTRI A TU PER TU: Per i sacerdoti che ne ravvisino la necessità, il mantenere, da parte della pastorale vocazionale, un contatto diretto con giovani che si siano dimostrati particolarmente sensibili e recettivi a un discorso cristiano più intenso
  • SITO INTERNET: Come messaggio direttamente fruibile dai ragazzi, ricordiamo il sito vocazionicremona.it, contenente varie sezioni per aiutare il / la singolo / a giovane a capire meglio le dinamiche della vocazione attraverso:
    1. La descrizione dei segnali, dei dubbi, delle domande e delle possibili risposte che si affacciano durante una possibile chiamata da parte del Signore.
    2. Brochure scaricabili, distinte per categorie (medie, superiori, diciottenni, universitari, lavoratori, vocazioni al femminile), che si possono stampare e distribuire in oratorio, per offrire concreti spunti di riflessione su come decodificare i segnali che Dio ci manda.
    3. La presenza di brani biblici, video di testimonianze vocazionali, spunti per una lettura personale in merito alla vocazione.
    4. L’elenco di tutte le iniziative e gli eventi già realizzati finora in diocesi e di quelli in preparazione.
    5. La possibilità di interloquire privatamente, via mail, con i componenti dell’équipe vocazionale.
    6. La possibilità di scaricare sussidi e schede di taglio vocazionale per la catechesi, sempre distinti in base alle varie fasce di utenza, da utilizzare direttamente in parrocchia
    7. Tutti i suddetti contenuti del sito sono raggruppati (e scaricabili) in un unico file PDF, una sorta di vademecum vocazionale, realizzato dal CDV con la grafica di Paolo Mazzini della FOCR, scaricabile dal sito stesso.

COME ELEMENTI DI NOVITÀ

  • INCONTRI DI “PROVOCAZIONE VOCAZIONALE”. Quest’anno il CDV, per le fasce di età degli adolescenti (14-17) e giovani (18-30 anni), intende proporre un modello di incontro, proposto a ragazzi di singole parrocchie, o unità pastorali, o zone, volutamente pensato per “smuovere le acque” a livello esistenziale e vocazionale. Si tratta cioè di un modulo di circa un’ora e un quarto in cui un personaggio esterno (un membro dell’équipe diocesana del CDV, coadiuvato dal sacerdote o da figure di religiosi o catechisti ospitanti), mediante la somministrazione di una sorta di test / questionario (prima fase), mette un po’ in crisi certezze troppo a buon mercato o stili di vita eccessivamente comodi e rinunciatari, per far percepire chiaramente la mancanza di una dimensione più elevata, quella del Vangelo, che viene brevemente illustrata (seconda fase), salvo poi rimandare eventuali dubbi e approfondimenti a colloqui personali con le figure adulte presenti (terza fase), che sapranno anche indirizzare i singoli attraverso proposte personalizzate per continuare da soli (o comunitariamente) il cammino (prosieguo). Una versione un po’ più elaborata può comprendere una suddivisione in 5 fasi, il che non comporta comunque un allungamento dell’incontro.

Questa proposta, volutamente un po’ fuori dagli schemi e, a tratti, provocatoria, si pone l’obiettivo di aiutare a “rompere gli indugi” che di solito bloccano il giovane impedendogli di intraprendere un serio e deciso cammino di fede. Il fatto che il messaggio provenga da figure esterne può aiutare ad accentuarne il carattere di “rottura”, mentre la fase del prosieguo può essere concordata e gestita più utilmente dalle figure educative in loco.

Scopo di questo tipo di incontro, infatti, non è di sottrarre la persona alla cura pastorale locale, ma, semplicemente, di attivare il più possibile una sensibilità religiosa, da riconsegnare, poi, per la sua coltivazione “giornaliera”, proprio alla comunità locale.

Lo schema – base è in fase di elaborazione, ma, naturalmente, del tutto passibile di modifiche e adattamenti, in base alle esigenze locali.

  • UN VENTAGLIO DI PROPOSTE DI INCONTRI “PRECONFEZIONATI” DATE DALL’INCROCIO TRA I POSSIBILI DESTINATARI E LE ATTIVITA’ SPIRITUALI

Una tabella – matrice illustra bene l’idea, con la precisazione, naturalmente, che tale “portafoglio” di proposte non esaurisce l’offerta del CDV, che comprende ampie possibilità di personalizzazione

  • LA PROPOSTA, FATTA A VICARI E PARROCI, DI SEGNALARE ADOLESCENTI particolarmente sensibili ad un cammino di fede serio, per poter organizzare, a livello zonale o interparrocchiale, piccoli “raduni”, molto ridotti come frequenza, ma intensi in quanto a sostanza, che lancino spunti mirati per scelte di vita serie e impegnative.

L’équipe del CDV

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Assemblea degli oratori, una lettura vocazionale

All’interno dell’assemblea degli oratori, svoltasi presso il Centro Pastorale di Cremona nella mattinata di giovedì 21 settembre, si è inserito anche l’intervento di don Angelo Pedrini, responsabile del Centro Diocesano Vocazioni di Crema, che ha illustrato i risultati della ricerca IPSOS sugli adolescenti ed il futuro adottando, appunto, una chiave di lettura vocazionale.

Qui sotto il link al sito www.vocazionicremona.it dove si possono scaricare la presentazione utilizzata da don Angelo ed il materiale utilizzato per la preparazione.

 

http://www.vocazionicremona.it/2017/09/21/assemblea-degli-oratori-una-lettura-vocazionale/

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Soncino la vocazione ad essere parrocchia (in un momento cruciale)

In apertura della festa dell’oratorio, la parrocchia di Soncino, nella sera mi mercoledì 30 agosto, con l’aiuto del Centro Diocesano Vocazioni, ha colto l’occasione per riflettere sul senso della comunità e della vocazione di ciascuno a costituirne una parte insostituibile. Il tutto, con spirito di gratitudine per il servizio pastorale svolto dal parroco uscente, don Mario, in attesa del suo successore, don Giuseppe.

Soncino, 30-09-2017

Momento di preghiera con la comunità parrocchiale

 

Canto iniziale: “Chiesa di Dio”

Chiesa di Dio, popolo in festa,
alleluia, Alleluia!
Chiesa di Dio, popolo in festa,
canta di gioia il Signore è con te!

Dio ti ha scelto, Dio ti chiama, nel suo amore ti vuole con sé:
spargi nel mondo il suo Vangelo, seme di pace e di bontà.

 

Introduzione: Cosa significano per noi le dimensioni oratorio – parrocchia – famiglia – chiesa

 

PRIMA PARTE: LE FONDAMENTA

Legge un anziano:

Le persone mature, in parrocchia, hanno il compito di indirizzare attraverso la loro saggezza, l’esperienza, il senno, il discernimento. Sono anche la memoria storica della comunità, che tengono viva raccontando ai più giovani gioie e dolori, fatiche e soddisfazioni che hanno fatto crescere questa grande famiglia. Ma anche loro, come tutti, hanno bisogno di farsi illuminare dalla parola di Dio, che ascoltiamo dal libro della Sapienza.

 

Sap 4, 11-16

[11]La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. [12]Chi la ama ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. [13]Chi la possiede erediterà la gloria, qualunque cosa ntraprenda, il Signore lo benedice. [14]Coloro che la venerano rendono culto al Santo, e il Signore ama coloro che la amano. [15]Chi l’ascolta giudica con equità; hi le presta attenzione vivrà tranquillo. [16]Chi confida in lei la otterrà in eredità; i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.

 

Di nuovo una persona matura: Signore, aiutaci a vivere sempre questo atteggiamento, per dare sicurezza e solidità alla comunità intera.

 

Segno: viene portato al centro una pietra, simbolo delle fondamenta. Nel mentre, viene cantato il solo ritornello del canto “Se il Signore non costruisce la città”

 

SECONDA PARTE: LE PARETI.

Parla un adulto:

Raccogliendo l’eredità di chi li ha preceduti, gli adulti di oggi hanno il compito di edificare veramente la Chiesa e, più nel concreto, la parrocchia e l’oratorio. Essi ne costituiscono le mura, di cui ognuno è un insostituibile mattone. Anche per loro, la Parola di Dio è il punto di partenza, per comprendere a fondo e giocare correttamente il proprio ruolo. La ascoltiamo nella prima lettera di Pietro

 

1Pietro 2

4 Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, 5 anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. 6 Si legge infatti nella Scrittura:
Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso.
7 Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli la pietra che i costruttori hanno scartato
è divenuta la pietra angolare, 
8 sasso d’inciampo e pietra di scandalo.

Parla di nuovo un adulto: aiutaci a non dimenticare mai, o Signore, che per costruire davvero un edificio spirituale, dobbiamo sempre stringerci a te, pietra viva. Insegnaci a confidare non nella nostra solidità, ma nella Tua. Amen

 

Segno: viene portato al centro un mattone. Intanto, viene eseguito il canto “Tu sei” (“Soffierà”).

 

TERZA PARTE: LE FINESTRE SUL MONDO.

Parla un adolescente / un giovane:

La Chiesa ha bisogno non solo di tradizione, saggezza e solidità, ma anche di una ventata di aria nuova, di modi di vedere differenti che le impediscano di chiudersi e la “obblighino” a guardare fuori di sé. Questa è la missione dei giovani, che portano una componente di salutare “rimescolamento” nel popolo di Dio. In questo, devono seguire l’esempio dello Spirito Santo, che rinnova e vivifica. Lasciamoci istruire dalla Bibbia sul modo in cui questo può avvenire.

At 2, 1-11

1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

 

Segno: viene portato al centro un campanello, mentre viene eseguito il solo ritornello del canto “Invochiamo la tua presenza” (Vieni Spirito…)

 

QUARTA PARTE: LA PIANTICELLA

Parla un ragazzo delle medie o un bambino delle elementari. La comunità deve anche prendersi cura di chi sta crescendo, che dà vitalità alla comunità e, al tempo stesso, ha bisogno di essere protetto e accompagnato. Come i fiori in un giardino, come gli alberi appena piantati. Ecco come il Vangelo ci descrive lo stile di chi costituisce la parte più giovane della famiglia parrocchiale.

Luca 2:51-52

51 Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Riprende la parola il ragazzo:

Aiutaci, o Signore, a crescere docili al Tuo insegnamento, attraverso l’esempio di quelli più grandi di noi. Insegnaci ad avere l’entusiasmo dei giovani unito alla pazienza di chi vuole crescere bene.

 

Segno: una pianticella viene portata in mezzo, mentre si esegue il ritornello del canto “Con te faremo cose grandi”.

 

Al termine di ogni parte, ognuna delle tra categorie che NON ne fanno parte pensa cosa chiederebbe a questa fascia di età per il bene della Chiesa. Poi, tutti insieme, li si affida a Maria con un’Ave Maria.

 

CONCLUSIONE

Ora, preghiamo per don Mario e per don Giuseppe. Prende la parola Arrigo.

“Signore, ti affidiamo ora don Mario, che per anni ha fatto crescere questa parrocchia con dedizione paterna, e don Giuseppe che sta per raccoglierne il testimone. Aiuta entrambi a comprendere cosa il Signore chiede loro, in questa nuova fase del loro ministero, e noi a star loro vicino, con la preghiera e l’azione, affinché la fisionomia di questa famiglia parrocchiale ne risulti non diminuita, ma solo evoluta. Padre nostro…… Ave Maria. Benedizione.

 

 

Canto finale: “Vieni e seguimi”

 

 

Lascia che il mondo vada per la sua strada.
Lascia che l’uomo ritorni alla sua casa.
Lascia che la gente accumuli la sua fortuna.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.

Lascia che la barca in mare spieghi la vela.
Lascia che trovi affetto chi segue il cuore.
Lascia che dall’albero cadano i frutti maturi.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu vieni e seguimi.

E sarai luce per gli uomini
e sarai sale della terra
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova. (2v)

E per questa strada va’, va’
e non voltarti indietro, va’. (da capo)

…e non voltarti indietro.

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La vocazione ad essere animatore in oratorio

Le i concetti di “animazione” e “vocazione”, a parte l’assonanza lessicale, sembrerebbero essere distanti: l’uno legato al gioco, l’altro ad una scelta seria. Si è cercato di far comprendere che non è necessariamente così durante il momento di riflessione di stampo vocazionale proposto dalla FOCR all’interno della 3 giorni “Giochiamoci i talenti 2017”, la scuola animatori annuale, rivolta ai ragazzi delle superiori della nostra diocesi, che in questa edizione ha avuto luogo in seminario dal 29 al 31 agosto.

Ecco qualche immagine ed il testo della meditazione proposta.

Scuola animatori “Giochiamoci i talenti” 2017 – Seminario di Cremona, 29-30-31/08/2017

 

Canto iniziale: “Soffierà”

Tu sei la prima stella del mattino,

tu sei la nostra grande nostalgia,

tu sei il cielo chiaro dopo la paura,

dopo la paura di esserci perduti,

e tornerà la vita in questo mare. (2v.)

 

RIT:   Soffierà, soffierà   il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te!

Soffierà, soffierà   il vento forte della vita,

soffierà sulle vele e le gonfierà di te. (2v.)

 

Tu sei l’unico volto della pace,

tu sei la speranza nelle nostre mani,

tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,

sulle nostre ali soffierà la vita,

e gonfierà le vele per questo mare. (2v.)

RIT: Soffierà, soffierà…

“Vieni e vedi” Gv 1,45-49

45 Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». 46 Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47 Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48 Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». 49 Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Significato: anche noi, pur con la schiettezza e la libertà di chi è libero da convenzioni e ingessature, dobbiamo lasciarci attrarre dal Signore, per poi portarvi anche altri.

La casa sulla roccia (Mt 7, 24-27)

24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. 26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».

Significato: distinguere ciò che è strutturale, da ciò che è accessorio. L’eterno e il contingente, la strategia e la tattica. Ogni mezzo è buono se porta a Dio preservando la libertà.

Cosa c’entra tutto ciò con la scuola animatori ed il nostro essere qui? Che cos’è l’animazione?

E’ solo gioco? No, è una declinazione dell’apostolato. Dobbiamo trovare mezzi moderni per ricondurre i ragazzi a Gesù. Per far ciò, identifichiamo le cose effimere e quelle “di sostanza”, per orientare noi stessi e, eventualmente, i ragazzi

 

Cose effimere (bandiere che sventolano)

  • Le opinioni altrui
  • Le mode
  • Le aspettative della gente
  • L’umore di quelli che ci stanno vicini
  • La soddisfazione momentanea

 

Cose “di sostanza”

  • Qualcuno più grande di noi
  • Delle dritte su come vivere
  • La coerenza
  • La fatica e l’impegno sedimentati nel tempo
  • L’aiuto dato e ricevuto senza secondi fini
  • La disponibilità ad approfondire le cose, anziché rimanere in superficie
  • Il desiderio di tenere un animo pulito e in relazione con Dio.
  • I Sacramenti, pilastri sui cui poggiare e a cui ritornare spesso.

ED ORA VENIAMO A NOI

Per essere un buon animatore occorre:

  • Sapere cosa fare
  • Divertirsi per far divertire
  • Farsi seguire

In linguaggio evangelico si potrebbe tradurre con:

  • seguire Gesù e trovare la roccia
  • Apprezzare la Sua compagnia per farla apprezzare
  • Trovare i linguaggi adatti per comunicare agli altri questa esperienza

LAVORO DI GRUPPO (per oratori?): Troviamo gli esiti delle combinazioni “monche”: nell’animatore e nel cristiano. Cosa succede se manca una delle tre dimensioni? Ti viene in mente qualche personaggio evangelico con tutte queste dimensioni? E qualcun altro che ne possiede solo alcune?

CONDIVISIONE IIN PLENARIA

(ATTIVITA’ INDIVIDUALE) E tu, che animatore – cristiano sei? Quale di queste tre dimensioni possiedi di più, e quale di meno?

ATTIVITA’ CONCLUSIVA (individuale): scrivi su un post – it cosa puoi fare per essere un punto di riferimento cristiano ancora migliore per i ragazzi dell’oratorio.

 

 

Preghiera del sinodo

Padre Santo, Dio dell’universo,

tu chiami ogni uomo a camminare verso il tuo Regno.

 

Anche ai giovani della Chiesa cremonese

proponi di ascoltare il Vangelo del tuo Figlio,

per trovare in Lui speranza e gioia

e fare della propria vita un dono d’amore.

 

Tu chiedi alle nostre comunità di guardare lontano,

di uscire incontro a tutti i giovani,

per vedere in loro i segni del futuro che Tu prepari.

 

Rendici ascoltatori attenti della tua Parola,

che prende carne in ogni nuova vita.

Facci sentire quanto è grande la tua misericordia,

che riveste di tenerezza le nostre fragilità.

 

Donaci il tuo Spirito, perché faccia verità in noi

e ci ricordi che il Signore Gesù è la nostra via.

 

Benedici il sinodo dei giovani, i nostri passi insieme,

per diventare sale della terra e luce del mondo.

 

Te lo chiediamo con tutta la fede e la gioia

che Tu stesso hai seminato in noi.

Amen

 

Canto finale: “Vieni e seguimi”

Lascia che il mondo vada per la sua strada,
lascia che l’uomo ritorni alla sua casa;
lascia che la gente accumuli la sua fortuna:
ma tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

Lascia che la barca in mare spieghi la vela,
lascia che trovi affetto chi segue il cuore;
lascia che dall’albero cadano i frutti maturi:
ma tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

E sarai luce per gli uomini
e sarai sale della terra;
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova (2 v).

E per questa strada va’, va’,
e non voltarti indietro, va’
e non voltarti indietro.

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Gandellino, il campo ACR parla della vocazione

Il giorno venerdì 18 agosto, nella casa in montagna a Gandellino (Val Seriana, BG), i ragazzi di elementari e medie (circa un centinaio, sotto la guisa di don Stefano Montagna e gli educatori) presenti al campo estivo ACR hanno avuto modi di trascorrere una mattinata di spiritualità, durante la quale don Stefano e don Davide del CDV, partendo dal brano evangelico della chiamata di Levi, li hanno aiutati a riflettere sulle proposte che Dio ci rivolge nella vita. Ecco qualche foto ed il testo della meditazione delle medie.

Venerdì 18 agosto 2017 

Gandellino – campo ACR, momento vocazionale (seconda e terza media)

Chiamata di Levi (LC 5) 27Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. 29Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. 30I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».31Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;32io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Parte prima (Individualmente: circa mezz’ora): Attività sul brano della chiamata di Levi. Il Vangelo dice che Matteo) Levi accoglie subito la chiamata di Gesù. Immaginiamo, invece, che ci sia stata un po’ di “trattativa”, o, almeno, di dialogo tra i due, con qualche richiesta di spiegazioni da parte di Matteo. Che cosa potrebbe aver chiesto Matteo a Gesù? Prova a stendere una decina di domande.

Ora (sempre più difficile!!!) prova a metterti nei panni di Gesù, scegli tre domande e prova a rispondere nella maniera più convincente possibile.

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Parte seconda (Individualmente: circa 10 minuti) Test: so rischiare oppure no?

  1. Matteo non ci pensa due volte a seguire Gesù. Lo definirei:
    1. Esagerato
    2. Avventato
    3. Fiducioso
    4. Da imitare
  2. DI fronte alle novità, quello che valuto per primo è:
    1. Perché non mi lasciano mai in pace nella mia tranquillità?
    2. Cosa ho da guadagnarci?
    3. Chi propone è una persona di cui ci si può fidare?
    4. Potrebbe essere un’occasione di crescita e di miglioramento?
  3. Di fronte alla proposta del campo ACR:
    1. Non volevo venire, mi hanno convinto altre persone.
    2. Avevo delle titubanze, ma le ho superate.
    3. MI sembrava una bella opportunità
    4. Lo attendevo come una occasione importante
  4. Per scegliere la scuola superiore che frequenterai, come intendi procedere (o, se l’hai già fatto, come ti sei regolato)?
    1. Restare insieme al maggior numero di persone che già conosco oppure scegliere una scuola dove non si studi troppo
    2. Fare qualcosa che mi piace
    3. Mettere a frutto le mie capacità, anche se vorrà dire faticare un bel po’
    4. Pensare in grande, anche per tenermi aperte varie strade per la mia vita adulta.
  5. Per prendere decisioni riguardo al mio futuro, mi regolo:
    1. A seconda dell’umore del momento
    2. In base a quello che so di me
    3. In base ai consigli delle persone più sagge che conosco
    4. Facendo un mix tra quello che mi piace e quello che mi sembra possa farmi crescere come persona

Calcola il tuo punteggio. Risposte a: 5 punti; risposte b: 10 punti; risposte c: 15 punti; risposte d: 20 punti.

Da 25 a 50 punti: timoroso / pantofolaio. Sei poco disposto a lasciare la via vecchia per la nuova. Hai bisogno di garanzie e certezze prima di prendere una decisione. Ogni cambiamento ti suona inizialmente come sospetto e il tuo motto è “Se non vedo, non credo”.

Da 51 a 75 punti: cauto. Non sei del tutto contrario al cambiamento, ma vuoi vederci chiaro: il rischio di rimetterci, secondo te, è sempre alto. Vuoi capire quanto è credibile chi ti offre un’opportunità, ma, se capisci che ti puoi fidare, non hai obiezioni ad accettare la sfida.

Da 76 a 100 punti: pronto a tutto. La tua filosofia di vita punta a cogliere ogni opportunità, a cercare di non perdere nessun treno, per paura che poi non passi più. “Carpe diem” (“Cogli l’attimo”) è il tuo motto e cerchi di agire in maniera tale da non ritrovarti, un giorno, con dei rimpianti. Vai alla ricerca di ogni opportunità per crescere, superare i tuoi limiti e diventare una persona migliore.

Passo successivo: assegnazione dei punti e scoperta del proprio “profilo

Spiegazione: le dinamiche della chiamata. Dal piccolo al grande. Dai piccoli “sì”, ai grandi “sì”. Imparare a riconoscere le sensazioni che Dio ci pone.

Parte terza: secondo test (individuale): le “chiamate” della mia giornata (15 minuti)

Assegna un valore da 1 (minimo gradimento) a 5 (massimo gradimento) a queste proposte che ti possono venire rivolte nella vita di tutti i giorni:

  1. Da un amico / a: proposta ad unirsi al gruppo, che esce per fare un giro
  2. Da un compagno / a di classe: invito a ripassare insieme in vista di un’interrogazione.
  3. Dai nonni: invito ad andarli a trovare, una volta ogni tanto.
  4. Dai genitori: invito a rimanere seduti, durante i pasti, fino a che tutti hanno terminato di mangiare.
  5. Da un insegnante: invito a far fruttare meglio la propria intelligenza, impegnandosi un po’ di più.
  6. Dal prete del tuo oratorio: invito a non saltare la Messa e a mantenere una certa regolarità con preghiera e confessione.
  7. Dalla tua parrocchia / oratorio: invito a sperimentare un’esperienza di volontariato.
  8. Dal tuo insegnante di musica alle medie che nota una certa predisposizione: invito a iniziare lo studio di uno strumento
  9. Dai genitori: invito a partecipare un po’ alla discussione in famiglia, anziché rispondere a monosillabi.
  10. Dalla propria coscienza: invito a prendere la vita un po’ meno per gioco e un po’ più con impegno.

Verifica. Guarda le opzioni in cui hai messo “5”. Perché. Ora considera quelle in cui hai messo “1”: perché questo voto? Sei soddisfatto del mix generale dei tuoi punteggi? Se dovessi essere tu a tracciare un profilo della tua capacità a rispondere alle “chiamate” della vita quotidiana, come ti definiresti? Pronto? Pigro? Generoso? Opportunista? Profondo? Superficiale?

Ti è mai capitato, in passato, di provare la sensazione di aver sprecato un’occasione? In che ambito, soprattutto? Se dovessi formulare il proposito di essere più “pronto”, disponibile e reattivo in qualche campo, quale sceglieresti?

 

Parte quarta (a gruppi, circa mezz’ora): le “occasioni” che si nascondono anche nel quotidiano. Quali sono le opportunità, che di solito non si notano, che sono presenti nella realtà in cui viviamo? Ciascun gruppo si consulti tra sé, se necessario si sposti anche all’esterno, e faccia una lista di luoghi, cose, persone che possono offrire un’occasione di crescita, spiegando bene in quale maniera la renderebbero possibile. Poi si torna e ci si confronta.

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Taizé, un’esperienza vocazionale da provare

Ci si chiede spesso come fare ad avvicinare i giovani alla preghiera. A volte, un’esperienza di “rottura” può far bene, come ha dimostrato la settimana a Taizé (in Borgogna, Francia) proposta dalla diocesi e conclusasi domenica 13 agosto. In concreto, si condividono la liturgia e la preghiera della comunità monastica fondata da frère Roger, che sono caratterizzate da uno stile molto curato ed, allo stesso tempo, particolarmente adatto ai giovani, grazie ad un sapiente equilibrio tra canti (particolarmente efficaci), parola di Dio, preghiera e silenzio.

In 3700, il numero di persone presenti nella settimana scelta per il nostro pellegrinaggio diocesano, ci siamo ritrovati per tre volte al giorno nella grande chiesa per i momenti “ufficiali”, che, anche se caratterizzati marcatamente dal canto, seguivano la struttura della liturgia delle ore. In più, la catechesi mattutina, per gruppi, le prove di canto e la Messa, per chi lo desiderava, e la possibilità della preghiera personale.

Molto significativo l’incontro con l’attuale priore ed i momenti specifici del gruppo cremonese, a mo’ di verifica in itinere dell’esperienza e di riflessione sul sinodo giovani.

La sistemazione logistica, che il gruppo cremonese ha declinato nella versione del soggiorno in tenda, ha certamente richiesto flessibilità e spirito di adattamento, ma il tutto è stato ripagato ampiamente da un’atmosfera di immersione continua in uno stile giovane, ma al tempo stesso molto rispettoso e raccolto.

A livello vocazionale, questa esperienza ha riprodotto in piccole le dinamiche della “chiamata”: ritrosia e diffidenza iniziale nell’aderire (il gruppo cremonese non era certamente numeroso), ma grande gioia una volta scoperto che fidarsi di Dio è sempre vantaggioso.

In conclusione, per chi l’ha saputa cogliere si è trattato indubbiamente di una grande opportunità che ha permesso di constatare che la preghiera non è roba da vecchi e che è più spontanea e naturale di quanto non si possa credere. Per chi non ha partecipato, l’invito è: provare per credere.

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