Università Cattolica, con il Dies academicus inaugurati i festeggiamenti per i 40 anni di presenza a Cremona

La mattinata, aperta dalla Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, è stata caratterizzata dallo svelamento di una targa di ringraziamento alla Fondazione Arvedi-Buschini

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Con il dies academicus celebrato nella mattinata di mercoledì 20 marzo presso il campus di Santa Monica, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ufficialmente aperto le celebrazioni del quarantesimo anniversario di presenza a Cremona.

La mattina di festa in via Bissolati è iniziata alle 10 con la Messa presieduta dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni nella cappella del campus, un momento di preghiera concelebrato da don Maurizio Compiani, assistente dell’Università Cattolica di Cremona, don Luca Ferrari, assistente del campus di Piacenza, padre Scaria Thuruthiyil e don Matteo Tolomelli.

«Il rischio di non avere futuro fa soffrire, spinge a chiudersi ulteriormente in se stessi – ha detto Napolioni nell’omelia – ma i giovani sono capaci di intuizioni radicali, di bellezza, di slancio, di dono, di amore, di poesia, di musica, dove la musica non è evasione, ma canto dell’anima». Rivolgendo un augurio agli studenti, il vescovo ha spiegato che «la possibilità di rimanere nella prova, nel tempo che cambia davanti alle sfide, in compagnia della Parola che ci libera, che genera la vera libertà, è la grande notizia che certi nostri attaccamenti miopi non riescono ad accogliere, ma che il cuore di un giovane può sempre accogliere, specie se incontrano maestri e testimoni dello stesso percorso di ricerca di vera libertà».

Dopo la celebrazione è stata scoperta la targa dedicata di ringraziamento alla Fondazione Arevedi Buscini che ha reso possibile il restauro e la nascita del campus Santa Monica, nel contesto di un più ampio progetto universitario per la città del Torrazzo. Presente insieme alla moglie Luciana Buschini il cav. Giovanni Arvedi: «Il futuro è qui – ha detto al termine della breve cerimonia – facciamo sì che questi ragazzi trasformino l’energia in materia. Non abbiate paura di andare avanti e accettate le sfide».

 

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Quindi in aula magna il magnifico rettore Franco Anelli ha tenuto il discorso introduttivo dell’anno accademico, nel quale ha in più occasioni ricordato la generosità di chi ha reso possibile la creazione di questo Campus all’avanguardia sia dal punto di vista architettonico sia per quanto riguarda la proposta curricolare dei corsi di formazione. Il magnifico rettore ha ripercorso i momenti che nel corso degli anni hanno reso l’Università Cattolica di Cremona una delle realtà protagoniste del panorama innovativo e culturale di Cremona, sottolineando che «la creazione di questo ateneo nasce da un bisogno antico di formazione, di istruzione e di condivisione delle conoscenze che già si segnalava alla fine dell’Ottocento». La Cattolica di Cremona emerge per competenze e per qualità, infatti «lo sforzo dell’ateneo prosegue intensamente: abbiamo potenziato l’offerta formativa con l’aggiunta di tre corsi di studio magistrale e un altro arriverà il prossimo ottobre. Lo scopo è quello di formare protagonisti competenti e autorevoli nel mondo del mercato moderno».

Dopo il saluto del sindaco Gianluca Galimberti, la mattina è proseguita con la prolusione del professor Lorenzo Morelli, professore di Microbiologia agraria sul tema “Studiare l’invisibile per la salute: dalla microflora al microbiota” e la lectio di Ettore Bologna dal titolo !Active and Healthy Aging: 40 anni di esperienza della Fondazione Ferrero”.

 

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Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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