“Se l’uomo di oggi non è giusto, se non compie la volontà di Dio, se non ama il proprio prossimo, è impossibile raggiungere la Croce del nostro Salvatore, per invocare da un lato la sua grazia, per combattere l’ingiustizia, mentre dall’altro per avere la misericordia per purificare le nostre anime e così riuscire a conseguire l’unità”: con queste parole mons. Ambrogio Spreafico, il metropolita ortodosso Gennadios Zervos e il pastore Luca Maria Negro hanno voluto concludere la lettera di presentazione della traduzione italiana del Sussidio che accompagna la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno invita i cristiani a riflettere sulla rimozione dello scandalo della divisione e sulla costruzione dell’unità visibile a partire da un passo del Deuteronomio, “Cercate di essere veramente giusti” (16,18-20); con questa lettera mons. Spreafico, in qualità di presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo della Cei, il metropolita Zervos, a nome degli ortodossi che vivono in Italia, e il pastore Negro, come presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, hanno voluto riaffermare quanto prioritario deve essere il cammino ecumenico per tutti i cristiani che sono chiamati a vivere l’unità nell’obbedienza alle parole di Gesù, così come si possono leggere nel Nuovo Testamento.
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