«Dopo i mesi del lockdown si è tornati a popolare i luoghi della relazione, del lavoro, dello studio e del tempo condiviso. Si è come tornati in città, uscendo di nuovo per le sue strade e abitando le sue piazze, ma anche altri spazi e tempi: come le scuole e le università, gli uffici e le aziende, le infrastrutture (fisiche o digitali), i luoghi della cura, della bellezza e del tempo libero. Gradualmente si è ritornati ad incontrarsi, a ripopolare luoghi prima forzatamente disertati o attraversati in tutta fretta. E forse per qualche istante si è assaporato il gusto dell’inedito, una nuova esplorazione che diviene ricerca di senso e trasforma le cose in esperienze vitali: perché ad abitarle è l’umano». Continua a leggere

A Tds riflessione su giovani e lavoro con il prof. Fabio Antoldi
La vita, così come il lavoro, dipende essenzialmente dal contesto, dall’ambiente, da che cosa e da chi abbiamo intorno: purtroppo, però, la situazione non è affatto positiva. L’epidemia mondiale da Covid-19 cade a conclusione di un “decennio tosto”, tristemente segnato da un susseguirsi continuo di sconvolgimenti geopolitici, sociologici, ambientali e demografici globali. Andrea Bergonzi Fonte: TeleRadio Cremona Cittanova