Scout per sempre: festa a San Bernardo per i 50 anni del gruppo Cremona 3

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Essere scout è una sfida che dura per tutta la vita. Lo dimostra la partecipazione entusiasta dei tanti scout adulti che venerdì 2 giugno si sono ritrovati presso la scuola elementare Antonio Stradivari del quartiere San Bernardo, per un pomeriggio all’insegna delle vecchie abitudini rivolto a tutti quelli che in gioventù hanno indossato la divisa e legato il fazzolettone al collo.

Un pomeriggio che ha rappresentato uno dei momenti delle celebrazioni iniziate per i 50 anni dalla fondazione del gruppo scout Cremona 3, avvenuta nel 1973, e raccontata fra le pagine del libro “Passo dopo passo”, una raccolta di testimonianze dei vari personaggi che hanno caratterizzato un mezzo secolo di attività.

Le celebrazioni, aperte nella serata di giovedì 1° giugno con i saluti iniziali, il rito dell’alzabandiera e la Messa comunitaria, sono proseguite venerdì con l’intervento del pedagogista Giorgio Prada che ha dato il via alle attività del pomeriggio animando un momento di confronto e aggiornamento sull’essere educatori e genitori scout: «Un’impresa educativa che non sia istituzionale, ma 50 anni di fatica di pensiero e di azione presso i problemi e la vita dei ragazzi – ha osservato il pedagogista – I capi si impegnano nel tempo libero, vengono formati e si spendono per i ragazzi. Bisogna confrontarsi: essere genitore è molto complesso, le ansie pesano sui comportamenti dei figli, la cosa importante non è dare l’esempio, ma vivere una vita familiare. Sono i comportamenti quotidiani che fanno crescere davvero i figli». Prada ha poi aggiunto che «la sfida genitoriale non si può vincere da soli, servono alleanze. Gli scout sono una di queste. Secondo i propri piani e i propri modelli di vita bisogna selezionare l’attività di confronto più coerente per la propria situazione».

A sorpresa, poi, il vescovo di Cremona Antonio Napolioni ha fatto visita al ritrovo, della comunità di Cremona 3. Come ha ribadito in molte occasioni monsignor Napolioni, da sempre molto legato all’esperienza Scout, «non si smette mai di essere scout». Uno stile che ha ricordato in alcuni dei suoi tratti caratteristici: «Non bisogna mai essere tristi, ma bisogna cantare e sorridere».

E con il calare della notte è iniziata la serata scout. Davanti al fuoco del bivacco la cena trapper, la legna che arde e le braci han permesso ai marshmallow di abbrustolirsi infilzati in un rametto. Non solo dolci, ma anche cla cena è stata cucinata sul fuoco del bivacco. Canti tipici scout, giochi battute e risate hanno fatto da contorno alla serata fino a quando tutti si sono diretti nelle proprie tende all’interno del plesso scolastico per passare la notte nel pieno stile degli scout di Cremona 3 che continuano la festa per celebrare il mezzo secolo di amicizia e di imegno.

Sabato 3 giugno, alle 16, è infatti in programma il torneo del caratteristico “pallascout”. Alle 19, l’apertura della cucina dell’oratorio per la cena, aperta a tutti: un momento comunitario significativo per i ragazzi del gruppo, per i loro genitori, per gli scout di un tempo e per la comunità dell’oratorio. Alle 21.30 la serata sarà chiusa dall’esibizione della Pattuglia nazionale, gruppo musicale di Agesci che eseguirà un repertorio di canzoni della tradizione.

Il 4 giugno sarà dedicato esclusivamente ai ragazzi e ai genitori del gruppo “Cremona 3”. Alle 10 il ritrovo per le branche a San Bernardo, con la Messa alle 10.30 nella chiesa parrocchiale. Alle 12 il grande gioco, seguito, alle 13.30, dal pranzo condiviso. Alle 14.30 i saluti e l’ammainabandiera, che sancirà la conclusione dell’evento e dell’anno scoutistico.

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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