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Si è svolto nel pomeriggio di sabato 8 novembre il rito di accoglienza nel Capitolo Canonicale della Cattedrale di Cremona del nuovo canonico effettivo mons. Gianluca Gaiardi che, in quanto rettore della Cattedrale, durante lo svolgimento del proprio incarico per statuto sarà anche membro del Capitolo. Il rito di immissione ha avuto inizio alle 17.30, in forma pubblica, nella navata centrale del Duomo, di fronte al presidente del collegio, mons. Antonio Trabucchi.
L’articolo 3 del nuovo Statuto del Capitolo, recentemente approvato, in relazione alla sua composizione stabilisce che “per favorire lo svolgimento ordinato della complessa vita della Cattedrale, il rettore, qualora non sia già canonico effettivo, è durante munere membro di diritto del Capitolo in forza dell’ufficio”. Da qui la nomina da parte del vescovo lo scorso 15 ottobre, come ha ricordato il cancelliere vescovile don Paolo Carraro dando lettura del decreto di nomina.
Dopo aver ricevuto gli abiti propri dei canonici (la cotta e la mozzetta violacea), mons. Gaiardi ha recitato la professione di fede, ricevendo poi da mons. Trabucchi copia dello Statuto e del Regolamento capitolare. Quindi il giuramento con la mano sul libro dei Vangeli, il bacio della mensa e la presa di possesso del proprio scranno, concludendo il rito di insediamento con la lettura del verbale redatto dal cancelliere alla presenza anche dei canonici mons. Antonio Censori e mons. Amedeo Ferrari (gli ultimi accolti nel capitolo) a fare da testimoni.
Alla cerimonia erano presenti i familiari del nuovo canonico insieme anche a una rappresentanza delle parrocchie di San Felice e San Savino (che mons. Gaiardi ha guidato sino alla nomina a rettore della Cattedrale), che alle 18 hanno preso parte alla Messa nella vigilia della festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, la Cattedrale di Roma, una ricorrenza di particolare significato per monsignor Gaiardi che è anche incaricato diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto ed è delegato della Consulta regionale lombarda per l’Edilizia di culto, oltre che membro del Comitato CEI per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto.
Con una battuta sulla convivenza tra le celebrazioni in Cattedrale e la Festa del Torrone, in riferimento all’episodio evangelico in cui Gesù rimprovera a non fare “della casa del Padre mio un mercato!”, e salutando gli amici presenti, tra cui anche alcuni compagni di liceo e architetti, con un cenno al “saggio architetto” della lettera di Paolo ai Corinzi proposta nella seconda lettura, don Gaiardi nell’omelia ha fatto riferimento alle bellezze artistiche e al loro significato teologico.
In particolare rileggendo la prima lettura, tratta dal libro del profeta Ezechiele (Ez 47, 1-2.8-9.12) e in cui si fa riferimento al fiume che sgorga sotto la soglia del tempio, Gaiardi ha sottolineato l’importanza dell’altare, quale sorgente e fonte di luce, come testimonia proprio l’altare della Cattedrale di Cremona, opera del maestro Gianmaria Potenza.
L’immagine del fiume ha anche idealmente unito Gerusalemme, Roma e Cremona. Il tutto collocato in una «geografia fatta dal Creato di Dio e insieme anche dal contributo di quanti, come pietre vive, mettono il proprio tassello per costruire la comunità».
Cremona allora appare come l’immagine onirica del profesta Ezechiele, con il proprio fulcro nell’Eucaristia e nella Cattedrale, in questi giorni meta di numerosissimi visitatori, che Gaiardi ha auspicato possano uscire «con un volto radioso». E da qui un compito affidato a tutti i fedeli presenti: «essere nuovi profeti della nuova società».
Profilo biografico del nuovo canonico
Don Gianluca Gaiardi, classe 1971, originario di Soncino, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996. È stato vicario parrocchiale a Covo (1996-2000), Brignano Gera d’Adda (2000-2005), Vailate (2005-2009) e Cassano d’Adda nella parrocchia S. Maria Immacolata e S. Zeno (2009-2016). Quindi il trasferimento a Cremona come parroco delle parrocchie di San Felice martire e San Savino vescovo, nelle omonime frazioni, dove è stato parroco al 2016 al 2025.
Sempre nel 2016 ha iniziato il servizio in Curia alla guida dell’Ufficio Beni culturali e dall’anno successivo anche con il ruolo di incaricato diocesano per l’Edilizia di culto. Dal 2021 è membro del Comitato della Conferenza episcopale italiana (CEI) per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto. Inoltre dal 2022 è direttore del Museo diocesano di Cremona. Dal marzo scorso ha assunto anche l’incarico di delegato regionale della Consulta regionale lombarda per l’Edilizia di culto. A fine giugno il vescovo l’ha scelto anche come nuovo rettore della Cattedrale di Cremona in sostituzione di mons. Attilio Cibolini. Quale rettore della Cattedrale entra a far parte anche del Capitolo della Cattedrale.
Il Capitolo della Cattedrale
Il Capitolo della Cattedrale, denominato ufficialmente “Capitolo Canonicale della Chiesa Cattedrale di Cremona”, è il più antico e illustre collegio della città. La sua esistenza è attestata dallo storico Giuseppe Bresciani già nell’VIII secolo. L’attuale fisionomia è chiarita nell’art. 3 dello Statuto del Capitolo della Cattedrale di Cremona che, riecheggiando il can. 503 del Codice di diritto canonico, recita: “Il Capitolo Cattedrale è il collegio dei Canonici dediti in primo luogo all’esemplare esercizio del culto divino in Cattedrale, (…) alla celebrazione quotidiana della liturgia delle Lodi e dell’Ora media e della Messa conventuale e, nel rispetto dell’attività pastorale della Parrocchia, alla disponibilità per le celebrazioni dell’Eucaristia e della Riconciliazione sacramentale e per la predicazione sacra, specie nei giorni festivi e nei tempi più significativi dell’anno liturgico”. I canonici, che oggi hanno conservato il titolo di monsignore e con la facoltà di indossare la mozzetta violacea, hanno sempre esercitato un rilevante ruolo nel governo della diocesi, con in passato anche la facoltà di elezione dei vescovi (fino alle bolle in contrario di Papa Bonifacio VIII).
Attuale composizione del Capitolo:
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- mons. Pietro Bonometti (2018)
- mons. Adelio Buccellè (2024)
- mons. Antonio Censori (2024)
- mons. Attilio Cibolini (2015)
- mons. Amedeo Ferrari (2025)
- mons. Gianluca Gaiardi (2025), rettore della Cattedrale (durante munere)
- mons. Primo Margini (2016)
- mons. Luigi Nozza (2023)
- mons. Carlo Rodolfi (2021)
- mons. Libero Salini (2018), penitenziere
- mons. Antonio Trabucchi (2015), presidente
- mons. Ruggero Zucchelli (2006)
Canonici emeriti:
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- mons. Mario Barbieri
- mons. Felice Bosio
- mons. Marino Reduzzi
- mons. Giuseppe Soldi
- mons. Giuseppe Perotti
Mansionario del Capitolo:
don Franz Tabaglio














