Il Vescovo a CL: «Col vostro carisma contribuite alla vita della Chiesa diocesana»

Lunedì 20 febbraio celebrata da mons. Napolioni in Cattedrale l'Eucaristia nel dodicesimo anniversario della morte di mons. Luigi Giusanni e nel 35° del riconoscimento pontificio della Fraternità

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Nel dodicesimo anniversario della morte di mons. Luigi Giusanni e nel 35° del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione, mons. Napolioni ha celebrato in Cattedrale, nella serata di lunedì 20 febbraio, una S. Messa per i tanti aderenti cremonesi al movimento. Con il vescovo Antonio hanno concelebrato l’assistente diocesano don Davide Pezzali e diversi altri sacerdoti legati al carisma di CL: don Luca Bosio, don Antonio Moro, don Fabio Sozzi, don Marco Genzini, don Eugenio Pagliari, don Marco Notarangelo, don Davide Ottoni. Presenti anche il segretario e cerimoniere don Flavio Meani e il parroco della Cattedrale mons. Alberto Franzini.

«Chiediamo a Dio la grazia di seguire senza riserve l’invito di Papa Francesco a mendicare e imparare la vera povertà che “descrive ciò che abbiamo nel cuore veramente: il bisogno di Lui”, per vivere la vita sempre come un inizio coraggioso rivolto al domani», questa l’intenzione di preghiera che ha guidato la celebrazione in comunione con tante altre diocesi in Italia e nel mondo.

L’Eucaristia, animata nel canto dal coro San Facio diretto da Barbara Leopizzi e accompagnato all’organo Mascioni da Camillo Fiorentini, ha visto la partecipazione di moltissimi giovani e ragazzi.

Mons. Napolioni ha domandato al Movimento di contribuire, con il proprio specifico carisma, a quel cantiere in costruzione che è la Chiesa cremonese in questi mesi. In particolare ha chiesto di voler bene ai sacerdoti, di star loro vicino, di pregare per il loro ministero. «A voi sacerdoti di Comunione e Liberazione chiedo quello che chiese tanti anni fa Giovanni Paolo II ai sacedorti dei movimenti: di essere loro per primi fautori di unità e comunione nel presbiterio». Il Vescovo ha poi invocato un coinvolgimento pieno nella vita delle parrocchie, soprattutto in questi mesi di riassetto generale della diocesi attraverso la dimunizione delle zone pastorali e la nascita di unità pastorali. Infine ha invocato un contributo all’ormai imminente Sinodo dei giovani: «Questa sera vedo tanti ragazzi qui attorno all’altare, a loro chiedo di buttarsi in questa avventura, che non è un grande evento, ma un’occasione per farsi ascoltare e per progettare la Chiesa del futuro».

Durante la celebrazione sono stati ricordati anche don Natale Bellani deceduto nel 2009 e mons. Cesare Zaffanella deceduto nel 2014: entrambi parroci di Bonemerse, hanno avuto un ruolo importante nella formazione spirituale di tanti membri di Comunione e Liberazione.

Al termine della celebrazione l’avvocato Paolo Mirri, recentemente riconfermato responsabile diocesano, ha ringraziato il vescovo Antonio non solo per aver condiviso questo appuntamento significativo per il movimento, ma anche per la costante vicinanza e per l’esempio di pastore semplice e immediato, capace di annunciare con passione l’evento del Dio che si fa carne e che entra nella realtà per dare senso e significato alla vita di ogni uomo.

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