Il tema della giustizia affrontato a Ca’ del Ferro in un incontro tra studenti e detenuti

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Mattinata inedita presso la Casa Circondariale di Cremona dove sabato 23 novembre, attraverso l’iniziativa “Freed up time. Tempo liberato. Dalla Casa Circondariale di Cremona alla comunità”, gli studenti di alcune classi dell’Istituto Torriani di Cremona e dell’Istituto Romani di Casalmaggiore hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con i detenuti, ponendo loro alcune domande e ascoltando le loro storie di vita.

Presenti all’incontro anche i rappresentanti istituzionali e di associazioni del territorio che quotidianamente si spendono per il sostegno e l’aiuto dei carcerati attraverso percorsi che valorizzano le loro capacità “aggiustando” quel legame con la società che si è infranto a causa di un reato.

L’incontro, promosso in collaborazione con la Casa circondariale di via Palosca dal Circolo Acli di Casalmaggiore, si è svolto all’interno del teatro del carcere.

Introducendo l’iniziativa, la direttrice Rossella Padula ha spiegato agli alunni che «le persone che sono qui detenute sono, come tutti i cittadini, portatrici di diritti. Anche se hanno infranto delle leggi, oggi stanno svolgendo un percorso di rieducazione e recupero dei valori perduti, sempre nell’ottica del reinserimento nella società come persone nuove, come cittadini».

Sono stati quindi proprio alcuni delle persone detenute a spiegare ai ragazzi della propria vita, di quanto sia facile smarrire la via della giustizia e dell’importanza di capire i propri errori per riparare a quello che una volta è stato rotto.

A sorpresa, uno dei ragazzi di Ca’ del Ferro ha preso il microfono e iniziato a cantare. Subito tutti hanno seguito il ritmo battendo le mani, accompagnando quella voce che non aveva nulla da invidiare a quella di un professionista, e che in fin dei conti ha dimostrato che non importa da quale parte del muro si stia: talento, umanità e gioia sono valori propri di ogni persona, che non smette mai di essere tale, anche dopo una condanna.

Proprio nell’ambito dei percorsi di giustizia riparativa, la mattina è stato un momento nel quale alcuni detenuti hanno potuto riabbracciare i propri cari: genitori, mogli o figli.

La mattinata con gli studenti rientrava tra gli eventi del Festival dei diritti 2024 promosso dal Centro Servizi al Volontariato Lombardia SUD nelle province di Cremona, Lodi, Pavia e Mantova e che quest’anno ha come titolo “E domani? Sguardi e visioni su nuovi orizzonti”.

 

 

La Tenda di Cristo e la sfida di una promozione umana dopo gli errori

 

Rieducazione e reinserimento, mai marginalità. All’Istituto Romani una tavola rotonda sulla giustizia riparativa

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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