Il saluto di mons. Lafranconi alla diocesi: «Non c’è tradizione vitale senza cambiamento»

Cattedrale gremita sabato 23 gennaio per la messa di ringraziamento a conclusione del ministero episcopale del vescovo Dante. Presenti oltre cento sacerdoti e due vescovi cremonesi: Eliseo Ariotti e Carmelo Scampa

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“Camminare sulle strade della storia edificando la Chiesa con spirito di rinnovamento”: questo il messaggio lasciato da mons. Lafranconi nella Messa di ringraziamento per la chiusura del suo ministero episcopale in diocesi, celebrata sabato 23 gennaio. Un invito rivolto ad una comunità che si è stretta intorno al presule in una cattedrale gremita alla presenza di più di cento sacerdoti diocesani, i Canonici del Capitolo, due vescovi, Eliseo Ariotti, nunzio apostolico in Paraguay, e Carmelo Scampa, pastore di São Luís de Montes Belos in Brasile (entrambi ordinati durante il ministero di Lafranconi) oltre alle autorità, sedute nelle prime file tra cui il sindaco Gianluca Galimberti, il prefetto Paola Picciafuochi, e i parenti, la sorella Maria Iune, i fratelli Giancarlo ed Ermes, le cognate Antonella e Tina, nipoti ed amici.

Una celebrazione sentita e partecipata per salutare il pastore che ha guidato Cremona dal 4 novembre del 2001 e che sabato prossimo consacrerà in Cattedrale il suo successore mons. Antonio Napolioni, parroco e vicario episcopale per la pastorale della diocesi di Camerino- San Severino Marche.

Subito all’inizio il vicario generale, mons. Mario Marchesi, ha rivolto all’amministratore apostolico un messaggio di ringraziamento perché “ha lasciato in diocesi evidenti le impronte del suo passaggio e della sua dedizione come Vescovo”. Innanzitutto con la sua testimonianza “ad essere strumenti fragili ma liberi e responsabili, al servizio dello Spirito di Dio”, poi con il suo “servizio di maestro”. E gli ha consegnato un cofanetto contenente la raccolta di molte delle sue omelie e due video con i principali eventi del suo ministero episcopale a Cremona (omaggiato poi a tutti i presenti insieme ad un volume dell’ufficio diocesano pellegrinaggi) oltre ad un quadro (raffigurante la cattedrale) del pittore Ulisse Gualtieri di Casalbuttano.

Poi la celebrazione è continuata con raccoglimento fino all’omelia rivolta ad una comunità, quella cremonese che Lafranconi “ama e continuerà ad amare”. E per la quale ha indicato la strada non semplice del rinnovamento. Un rinnovamento perseguito nei 14 anni di ministero “nel tentativo umile di rispondere alle sollecitazioni dello spirito”. Ma che ora deve continuare con coraggio per poter crescere perché “non c’è tradizione vitale senza cambiamento”. E anche l’imminente avvicendarsi alla guida della diocesi è un immediato banco di prova: “Se c’è un cambiamento di vescovi, c’è però la perennità della continuità della fede conservata dalla Chiesa”. Una Chiesa che deve mostrare “tolleranza e pazienza” e “valorizzare le differenze” ma “nell’unità della comunione”, ricordando che “ la comunione all’interno della Chiesa diventa carità spirituale e di opere corporali”. Mostrando cioè di essere un corpo solo, come dice San Paolo, costituito da tante membra capaci di muoversi all’unisono e di costruire una comunità solida che “non teme il cambiamento” perché affonda le sue “radici nella fede” e trova “la forza nella speranza”.

Durante la Messa il Vescovo ha poi ricevuto in dono dal sindaco, Gianluca Galimberti, commosso una rappresentazione lignea dell’Ultima cena. Un modo per dire che anche la comunità civile è grata ad un pastore che molto ha dato e che ancora rimarrà tra la sua gente.

La celebrazione è stata impreziosita dal Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi e accompagnato all’organo Mascioni dal maestro Marco Ruggeri e al positivo dal maestro Camillo Fiorentini.

Maria Chiara Gamba

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Omelia di mons. Lafranconi

Saluto iniziale del vicario generale: il testo (pdf)

Omaggio del sindaco di Cremona

 

Il messaggio di saluto del sindaco di Cremona Gianluca Galiberti al Vescovo

Il dono della pubblicazione che ripercorre i 14 anni di episcopato cremonese

Il dono del quadro raffigurante la Cattedrale del pittore Ulisse Gualtieri

 

Photogallery della celebrazione

Servizio fotografico a cura di Cristian Chiodelli, Federico Conti e Matteo Lodigiani
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