Concerto di Sant’Omobono, l’11 novembre a S. Pietro al Po con “Sorella musica – sensibilità francescana per la custodia del creato”

L'evento musicale, promosso dall'Associazione Marc'Antonio Ingegneri e la Scuola diocesana di musica sacra, è in programma alle 16 con protagonisti l’orchestra "I Filarmonici di Trento" e il coro "In dulci Jubilo"

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L’ormai prossima ricorrenza patronale di sant’Omobono sarà festeggiata a Cremona anche in musica, con un concerto corale e strumentale, in programma sabato 11 novembre, alle 16, nella chiesa di San Giorgio in San Pietro al Po.

“Sorella musica – sensibilità francescana per la custodia del creato”. Questo il tema del Concerto di Sant’Omobono di quest’anno. L’evento si colloca infatti nell’ambito della ricorrenza dell’approvazione della regola francescana, avvenuta 800 anni fa, il 29 novembre 1223, da parte di Papa Onorio III. Il programma sarà infatti principalmente incentrato su composizioni basate sul Cantico delle Creature, uno dei primi documenti letterari italiani, massimo segno della fioritura spirituale del Duecento, elaborate da due padri e musicisti francescani – Terenzio Zardini e Ottone Tonetti – e dal sacerdote Celestino Eccher. A corollario del percorso musicale è prevista l’esecuzione del Begräbnisgesang (Canto Funebre) composto da Johannes Brahm su testo scritto nel ‘500 dall’ex monaco francescano Michael Weisse: un inno funebre che rappresenta con impressionante precocità l’assorbimento di una musica “storica” e al tempo stesso il primo nucleo del futuro Deutsches Requiem.

L’esecuzione sarà affidata, sotto la direzione del maestro Alessandro Arnoldo, all’orchestra I Filarmonici di Trento, dal 1999 scenario di creative collaborazioni con giovani solisti, insieme al coro In dulci Jubilo, diretto dal maestro Tercisio Battisti, ed espressione dell’Istituto diocesano di Musica sacra di Trento, e i solisti ucraini Daria Matiienko (soprano) e Anton Radchenko (tenore).

L’evento è promosso dall’associazione “Marc’Antonio Ingegneri” e dalla Scuola diocesana di Musica sacra “Dante Caifa”, in collaborazione con l’associazione “Festival Musica Sacra di Bolzano e Trento” e con il sostegno della Fondazione “Arvedi–Buschini”.

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I protagonisti

Dalla sua fondazione nel 1999, l’orchestra “I Filarmonici di Trento” ha inteso creare uno spazio dedicato ai cultori della musica e ai giovani musicisti diplomandi o diplomati, che desiderino bilanciare lo studio del repertorio e le pubbliche esecuzioni. Su queste basi, I Filarmonici hanno stretto importanti collaborazioni artistiche, facendosi promotori di progetti culturali innovativi, volti a valorizzare le energie creative ed artistiche presenti sul territorio. Particolare attenzione è stata dedicata alla promozione di giovani solisti che si sono esibiti accompagnati dall’orchestra: tra gli altri si ricordano Daniele Anderle, Klaus Broz, Mladen Dabizljevic, Art Marika, Federica Marini, Teofil Milenkovic, Maristella Patuzzi, Francesca Temporin, Simone Vebber. Il repertorio dell’orchestra include capolavori musicali assoluti come i Requiem di Cherubini, di Mozart e di Verdi, la Sinfonia dal Nuovo Mondo di Dvorak, la Messa in Do Maggiore e la Nona Sinfonia di Beethoven.

Il coro “In dulci jubilo” è espressione dell’Istituto diocesano di Musica sacra di Trento. Costituito da alunni ed ex alunni provenienti da tutto il Trentino il coro raccoglie elementi musicalmente e vocalmente preparati e indirizza i propri interessi allo studio e alla diffusione del repertorio sacro. All’interno di questo repertorio, particolare attenzione è rivolta alla riscoperta della tanta letteratura dei secoli XIX e XX che le mutate esigenze liturgiche hanno reso inadatta a un’esecuzione all’interno delle celebrazioni e che, proprio per questo, vivono una stagione di ingiustificato oblio. Il coro è affidato a due noti musicisti trentini che da anni lavorano all’interno dell’Istituto: Tarcisio Battisti, docente al Conservatorio di Riva del Garda, organista, compositore e direttore di coro e Paolo Delama, organista, compositore e referente del Servizio Liturgia dell’Arcidiocesi di Trento.

Daria Matienko, soprano è nata a Odessa nel 1998, ha studiato alla scuola del professor Stolyarsky epresso l’Università Pedagogica Nazionale dell’Ucraina meridionale. Ha partecipato a numerosi concorsi vincendo sempre i primi premi. Nel 2017 è entrata all’Accademia Nazionale di Odessa nella classe di canto lirico, coltivando parallelamente la passione per la coralità ortodossa e facendo parte del coro della Cattedrale Ortodossa di Odessa. È attualmente iscritta al secondo anno di biennio in canto lirico presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento.

Anton Radchenko, tenore, è un cantante ucraino di ventidue anni. Ha iniziato gli studi musicali presso l’RM Glier College of Music in qualità di direttore di coro eseguendo concerti in Ucraina e Europa. Dal 2019 al 2022 è stato artista del coro presso il Kyiv Opera Choir di Kiev. Solista del coro della cattedrale di Kiev, ha pubblicato l’album “Galician Songs”. Frequenta la classe di canto del professor Mattia Nicolini presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento.

Alessandro Arnoldo è nato a Trento nel 1989. Ha compiuto gli studi musicali e si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Daniele Agiman. Ha seguito corsi di perfezionamento presso la Riccardo Muti Italian Opera Academy, l’Accademia Chigiana di Siena e l’Accademia del Rossini Opera Festival. Ha diretto numerose orchestre esibendosi in Italia, Austria, Germania, Spagna, Georgia, Croazia, Lituania, Lettonia, Belgio e Repubblica Ceca. Fondatore e direttore artistico dell’associazione culturale “Ad Maiora” e direttore principale dell’orchestra “I Filarmonici” di Trento è, inoltre, autore e co-conduttore di trasmissioni radiofoniche di approfondimento culturale e collabora da diversi anni con TEDxTrento e con il centro EURAC Research di Bolzano. Dal 2020 è assistente musicale alla direzione artistica della Società Filarmonica di Trento.

 

Il programma del concerto

CELESTINO ECCHER (1892 – 1970)
Dai 10 madrigali sacri a 4 voci pari
sul Cantico delle creature di S. Francesco d’Assisi

I. Altissimu, onnipotente, bon Signore
III. Laudato si, mi Signore, per sora luna e le stelle
VII. Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre terra
VIII. Laudato si, mi Signore, per quilli ke perdonano
X. Laudate et benedicite mi Signore

TERENZIO ZARDINI (1923-2000)
Cantico di Frate Sole per coro a 2 voci

JOHANNES BRAHMS (1833-1897)
Begräbnisgesang (Canto funebre), op. 13 per coro misto e fiati

OTTONE TONETTI (1912-1999)
Il Cantico di Frate Sole
Oratorio per soprano, tenore, coro misto e orchestra

Altissimu, onnipotente bon Signore (coro) Andante
Laudato si, mi Signore per sora luna – (aria tenore) – un po’ mosso
Laudato si, mi Signore per frate vento – (coro) – Andante
Laudato si, mi Signore per sor’acqua – (aria soprano) – Calmo
Laudato si, mi Signore per frate focu – (coro) – Molto moderato
Laudato si, mi Signore per nostra matre terra (aria tenore) – Tranquillo
Laudato si, mi Signore per sora nostra morte – (coro) – Andante
Beati quilli ke se trovarà – (soprano e coro) – Andante
Laudate et benedicete – (coro) – Allegro

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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