Con lo sguardo al cielo azzurro di Maria: il Vescovo alla chiusura del Giubileo della Fontana a Casalmaggiore

Nel giorno dell’Assunta mons. Napolioni ha presieduto la Messa al Santuario nel sessant’anni anni dall’Incoronazione della Vergine

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È stata una celebrazione eucaristica molto partecipata quella che si è svolta nella mattinata di martedì 15 agosto presso il Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore, in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Il vescovo Antonio Napolioni, che ha presieduto Messa delle 10.30, è stato accolto dal rettore del Santuario, padre Francesco Serra, che ha introdotto la celebrazione ricordando la ricorrenza dei sessant’anni dall’Incoronazione dell’immagine della Beata Vergine avvenuta proprio il 15 agosto del 1963 per mano del vescovo Danio Bolognini, e aggiungendo che con questo anniversario si è concluso il Giubileo aperto lo scorso 25 marzo in occasione della festa patronale, nella solennità dell’Annunciazione del Signore. 

Data l’eccezionalità della giornata, sono giunti a Casalmaggiore il provinciale dei Frati Minori Cappuccini, padre Angelo Borghino, padre Dieudonné Oued e padre Andrea Cassinelli, che hanno concelebrato la Messa insieme ai frati cappuccini del Santuario: padre Claudio Bobbio, padre Maurizio Fiorini, padre Gianfranco Gatti e padre Domenico Tonani. 

«Sono felice di essere alla casa di mamma. Maria. Infatti il Signore ce l’ha regalata come mamma. La vita del mondo è dentro l’abbraccio di Maria. La festa dell’Assunta ci indica il destino di gloria di tutto l’universo. Siamo nel travaglio del parto. Ma lei ci nutre, ci sostiene, ci dona la Parola, che è il Figlio. E ci dona gli uni agli altri», ha esordito  il vescovo invitando poi l’assemblea numerosa a una riflessione attorno al ruolo di Maria, a partire dal racconto dell’esperienza emozionante e commovente avuta durante la Giornata mondiale della gioventù, da cui è appena rientrato con una delegazione di cremonesi. 

«Maria è stata madre di ciò che abbiamo vissuto e che anche oggi può succedere a ciascuno di noi perché – ha proseguito – se siamo venuti qui è per dissetarci a questa sorgente e per alimentare le ragioni della speranza». E ha aggiunto: «Una speranza c’è, è possibile, ha un nome. E quel nome è Cristo, che Maria ha donato al mondo». 

Alla base della riflessione del vescovo l’incontro tra Maria ed Elisabetta narrato dal Vangelo del giorno. E ancor di più c’è la motivazione che ha spinto Maria a partire “in fretta” per dare aiuto alla cugina. Per rispondere alla sua vocazione personale.

Così il vescovo ha esortato il popolo di Dio presente in assemblea a fare altrettanto: «C’è bisogno che ci alziamo tutti e diciamo sì alla chiamata di Dio. Ma verso dove? Per quale motivo?». 

Non servono grandi opere, o grandi numeri (il riferimento è al milione e mezzo di persone presenti a Lisbona per la Gmg). Quel che fa la differenza è la capacità di commuoversi ancora di fronte alla vita e di trovare la forza di alzarsi e andare incontro a Gesù. 

Allo stesso modo i sessant’anni anni dall’Incoronazione della Vergine non avrebbero senso se fossero letti solo in un’ottica temporale. Ma assumono il loro vero significato se compresi per quello che realmente sono: sessant’anni di preghiere, di richieste e di risposte, di chiamate di Maria dall’azzurro del cielo, in riferimento alla struttura che a Lisbona ha accolto la rappresentazione in arte della Via Crucis, arricchita da danza, teatralità, colori. 

In questo modo «il calvario diventa un anticipo di paradiso, azzurro come il cielo da cui Maria ci parla e proclama il suo Magnificat», che tutti noi possiamo cantare accogliendo Gesù che viene. Perché la vita, che pure è peccato, merita sempre di essere cantata. 

«Non aspettiamo grandi segni dal cielo – ha quindi concluso il Vescovo – perché Gesù è già venuto e ci aspetta alla destra del Padre con sua madre Maria, che è nostra consolazione e nostra speranza». 

La celebrazione si è conclusa con la benedizione impartita di fronte alla copia dell’immagine della Beata Vergine con il Bambino, posta di fronte all’altare maggiore per permettere a tutta l’assemblea di assistervi in preghiera.

In serata la consueta processione cittadina con l’effige di Maria in partenza dalla chiesa di San Francesco alle 21 e con arrivo proprio al Santuario della Madonna della Fontana. 

Sara Pisani
TeleRadio Cremona Cittanova
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