Compagni di viaggio: istruzioni per l’uso nell’incontro diocesano dei fidanzati

Domenica 16 marzo il vescovo Napolioni ha incontrato in Seminario le coppie che quest'anno hanno partecipato (o stanno partecipando) ai percorsi in preparazione al matrimonio

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Si è tenuto nel pomeriggio di domenica 16 marzo in Seminario, a Cremona, l’incontro diocesano dei fidanzati con il vescovo Antonio Napolioni. L’iniziativa, che si tiene ormai da alcuni anni, è rivolta alle coppie che hanno partecipato o stanno partecipando ai percorsi di preparazione al matrimonio e che in questo contesto hanno potuto ritrovarsi tra loro e dialogare con il vescovo.

Al loro arrivo in Seminario le coppie di futuri sposi hanno trovato una ricca merenda e delle cartoline da compilare e “inviare” ad altre coppie che stanno per sposarsi, per condividere la gioia di una grande festa che segna la fine del percorso prematrimoniale e l’avvicinamento al matrimonio.

In apertura i coniugi Maria Grazia Antonioli e Roberto Dainesi, responsabili dell’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare, hanno ringraziato le molte coppie presenti (in tutto 300 persone compresi gli accompagnatori dei gruppi nel percorso prematrimoniale) introducendo il tema “Compagni di Viaggio”, che ha fatto da filo conduttore per l’evento. Un tema scelto con l’augurio «che siate sempre, come coppia, compagni di viaggio, ma soprattutto che abbiate intorno a voi tanti altri compagni di viaggio che vi accompagnano sulla strada, tanti amici e tante persone che vi vogliono bene».

Sul palco è poi salito l’attore Federico Benna che in modo ironico e spiritoso ha illustrato ai futuri sposi il “bagaglio” che ciascuno dovrebbe portare con sé per affrontare le piccole e grandi sfide dei rapporti di coppia che, paradossalmente, spesso vanno in crisi non sui temi fondamentali del rapporto, ma sulle piccole cose di ogni giorno, se mancano strumenti di relazione come l’accoglienza, il dialogo, la pazienza, l’ascolto, il perdono e l’ironia.

È stato poi il turno di alcune coppie che hanno portato sul palco, attraverso episodi di vita vissuta,  le loro interpretazioni e ispirazioni tratte dal racconto dei discepoli di Emmaus, con testimonianze che hanno toccato corde molto profonde e temi importanti della vita di coppia.

Prima del dialogo tra il vescovo e le coppie presenti, il tema dell’incontro è stato omaggiato da Giuseppe Ruggeri che con la sua chitarra ha proposto “Buon Viaggio” (Share The Love) di Cesare Cremonini, accompagnato dal coro improvvisato dei presenti e dai loro applausi.

L’incontro è infine culminato con il dialogo tra le coppie e il vescovo, che ha risposto alle domande scaturite da un momento di condivisione tra gruppi di fidanzati che hanno fatto propri i temi trattati durante l’evento e li hanno trasformati in spunti molto interessanti.

Molte le domande e grande il desiderio di portare a casa consigli preziosi, che il vescovo ha proposto in modo schietto, semplice, diretto. L’invito al perdono, l’invito ad amarsi nelle reciproche imperfezioni, a innamorarsi e reinnamorarsi, ma anche l’invito alla preghiera, meglio se nella semplicità di un abbraccio e con un «linguaggio laico, coniugale, uno stile familiare per esprimere la fede; un linguaggio di qualità, non di quantità».

E ancora l’invito a «regalarsi cinque minuti di pace nella frenesia che caratterizza la vita di ogni giorno. La dieta ideale sarebbe cinque minuti al giorno, un’ora alla settimana, mezza giornata al mese, almeno tre giorni all’anno. Questa è la posologia del rapporto esplicito con Dio per essere una coppia, una famiglia che ce la fa. Cinque minuti al giorno in cui ci si abbraccia, si legge il Vangelo, si dice un Padre nostro, ma non con la fretta e magari pensando oggi a quel figlio, domani a quella nonna, dopodomani a quel collega. La vita impastata con la preghiera».

L’incontro diocesano che si è svolto in Seminario ha ricordato a tutti che «abbiamo bisogno della comunità; abbiamo bisogno di una cultura dell’accompagnamento e non dobbiamo vergognarci nel chiedere aiuto. La compagnia di altre coppie è un grande dono, nessuno può farcela da solo».

In chiusura il vescovo ha nuovamente ricordato l’importanza della preghiera e ha invitato le coppie di fidanzati a recitare il padre nostro e una decina del Rosario, di cui poi ha fatto dono a ciascuna coppia con la preghiera di non appenderlo a un muro, ma di portarlo nella vita di ogni giorno, tra le cose più care e con il desiderio di farne uso.

Claudio Gagliardini
TeleRadio Cremona Cittanova
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