«Come i Magi, se necessario, cambiamo strada…». La riflessione del Vescovo nella solennità dell’Epifania (VIDEO)

Monsignor Napolioni ha celebrato la Messa in Cattedrale: «Il Signore ci dà appuntamento ma ci chiede di vivere nella Storia»

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Si è celebrata nella mattinata di mercoledì 6 gennaio in Cattedrale la Messa dell’Epifania, presieduta dal vescovo. «Vi siete accorti che quest’anno ascoltare e accogliere questo annuncio ha un senso molto diverso?», ha esordito monsignor Napolioni nella sua riflessione proposta durante l’omelia rivolto ai fedeli presenti facendo riferimento alla sequenza cantata dopo il Vangelo, nella quale è stato dato l’annuncio del giorno della Pasqua, che nel 2021 sarà il 4 aprile e da cui “scaturiscono tutti i giorni santi”.

Prima infatti l’Epifania, ha spiegato, in qualche modo ci metteva addosso un po’ di frenesia che ci portava a correre in avanti, a guardare già alla Quaresima e alla Pasqua. «Un treno in corsa, anche come chiesa. Una santa corsa, ispirata da nobili motivi, da tante esperienze importanti ma col rischio di inciampare, di essere consumatori di feste, di sagre. Quest’anno invece abbiamo pensato: arriveremo a queste date? In che colore di zona saremo? Andrà tutto bene? Ci saremo vaccinati? Porteremo la mascherina? Non lo sappiamo. Ma questo annuncio – ha detto riferendosi all’Epifania – ci ha detto ciò che sappiamo: qualunque cosa accada, sarà Pasqua. Qualunque cosa accada, quel giorno la Chiesa in festa o perseguitata, ricca o povera, radunata in cattedrale o dispersa nelle catacombe non potrà che celebrare il Suo Signore. Questo annuncio ci riconsegna – in un tempo di confusione, incertezza e paura – la certezza che anima la speranza».

Durante l’omelia il vescovo ha ricordato, come ebbe a dire una volta anche papa Francesco, che Cristo sempre ci precede. «E noi cosa dobbiamo fare ora che sappiamo che Cristo è nato, si è manifestato, ci accompagna, ci parlerà ancora, ci nutrirà di sé? Chi è che può testimoniare tutto questo? Come anche noi possiamo contribuire a far sì che questa notizia di salvezza arrivi a tutti in maniera efficace, per generare davvero consolazione e fiducia? Ci sono due tipi di persone e di ruoli: apostoli e profeti. Cioè quelli che Dio ha chiamato e inviato, quelli che Lui ha scelto. Come i sacerdoti. Ma ci sono anche i Magi, coloro che cercano, si interrogano, guardano le stelle, ascoltano il loro desiderio profondo, si mettono in cammino, portano i doni: esercitano dunque una grande libertà».

Sono, ha spiegato il vescovo, persone mosse dalla curiosità, dal desiderio, dall’intelligenza. «Il mondo ha bisogno di uomini e donne così, ha bisogno di cristiani così: che stimino il senso del dovere ma che lo riscaldino con l’avventura del proprio cuore inquieto, affamato della vera luce e del vero amore. Questo ci permetterà di essere creativi». In conclusione, il vescovo ha ripreso la parte finale del brano del Vangelo dove si racconta che i Magi, avvertiti in sogno, tornarono per un’altra via verso il loro Paese. «I Magi vivono con attenzione ciò che accade. Seguono la stella, trovano il Bambino, offrono i doni, ma nel sogno – nel dialogo profondo del cuore con il Mistero che ci avvolge – capirono chi era Erode. E presero un’altra strada».

Ecco quindi la lezione da trarre anche per il presente, ben esplicitata da monsignor Napolioni: «Nell’ascolto di Dio possiamo discernere di chi fidarci e di chi no, perché l’inganno è sempre possibile. Il Signore ci dà appuntamento ma ci chiede di vivere nella Storia, di assumerci le nostre responsabilità nella società, nella famiglia e nelle istituzioni. Se necessario cambiando strada. Siamo sicuri che dovremo tornare a tutti gli stili di vita che avevamo un anno fa o dobbiamo prendere coscienza che bisogna impostare diversamente priorità dell’anima, uso del tempo, uso del denaro, i criteri educativi e le piccole cose di ogni giorno? Ci può spaventare, ma se abbiamo chiari gli appuntamenti delle feste che l’Epifania non porta via, ma ci riconsegna come calendario di fioritura della nostra esistenza, non ci sarà virus che ce lo impedirà. Anzi sarà occasione per far emergere questa Grazia che ci è stata data in dono».

La Messa, concelebrata dal Capitolo della Cattedrale, è stata servita all’altare dai diaconi che nei prossimi mesi saranno ordinati sacerdoti, i cui compagni di Seminario hanno prestato servizio liturgico.

Il video integrale della celebrazione

Maria Acqua Simi
TeleRadio Cremona Cittanova
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