Colombe per la casa circondariale dalla Quaresima di Carità: «Non dimentichiamoci di chi vivrà la Pasqua da solo»

Consegnate le colombe dei fedeli e delle parrocchie che hanno partecipato alla raccolta solidale

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Giustizia e speranza sono i valori su cui la Quaresima di Carità di quest’anno ha invitato a riflettere le comunità e i fedeli della Diocesi, rivolgendo particolare attenzione a chi ne ha più bisogno. Ed è proprio con lo sguardo rivolto verso chi sconta una pena in nome della giustizia che Caritas Cremona ha promosso la raccolta delle colombe di Pasqua, un progetto reso possibile dalla generosità dei cittadini e dei gruppi che si sono impegnati per donare il tipico dolce pasquale alle persone detenute nella casa circondariale di Cremona.


Tante le persone che, personalmente o attraverso le parrocchie, hanno aderito e che nella mattinata di sabato hanno consegnato le colombe presso l’oratorio della Beata Vergine di Viale Concordia a Cremona, nella parrocchia sul cui territorio è presente il carcere. Qui i cappellani di Ca’ del Ferro, don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi, si sono adoperati insieme a suor Mariagrazia delle Suore Adoratrici per accogliere tutti quelli che han deciso di condividere un piccolo gesto che, però, per qualcun altro significherà molto. Dopo la consegna don Roberto ha tenuto un momento di riflessione e preghiera per meditare sui temi che la Quaresima propone in preparazione alla Pasqua.
«L’iniziativa della raccolta delle colombe fa parte del percorso della Quaresima di Carità – ha spiegato suor Mariagrazia – lo scopo è quello di promuovere il tema della giustizia e soprattutto far conoscere la casa circondariale di Cremona». Un’iniziativa che già dalle prime ore di sabato ha visto arrivare persone pronte a donare una colomba, al punto che in meno di un’ora se ne erano già raccolte più di 70, in aggiunta alle molte altre arrivate nel corso della giornata.
E le colombe sono arrivate da tutte le zone della diocesi, segno di una Quaresima vissuta nello spirito comunitario della condivisione, ben rappresentato dal gruppo dei giovani di Azione Cattolica Ragazzi di Cassano d’Adda, arrivati alla parrocchia della Beata Vergine su un furgone carico di colombe donate per chi è stato più sfortunato.
Anche in carcere si festeggia la Pasqua, ma in una forma più minimale e contenuta, «con l’avvicinarsi della Pasqua ci si prepara alla speranza e alla salvezza del Signore – racconta don Roberto Musa, cappellano del carcere di Cremona – come ogni celebrazione, però, in cella la festa è portata ad essere vissuta all’essenziale. Non ci sono bisogni particolari, se non quello di vivere intimamente e profondamente il mistero della Pasqua del Signore». QUest’anno con un segno speciale: «Il dono delle colombe darà un tono di unicità e diversità al pranzo pasquale – sottolinea don Musa – questo è un gesto di carità e condivisione per il quale ringraziamo profondamente, rivolgendo però una richiesta a chi sta fuori: non dimenticatevi di chi in questi giorni è solo e senza il supporto della propria famiglia».

 

“Dare speranza alla giustizia” per una Quaresima di carità

Luca Marca
TeleRadio Cremona Cittanova
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