Ad Agnadello il presepe vivente si è concluso con l’arrivo dei Magi durante la Messa in San Bernardino

Altra novità dell'edizione 2019 è stata la nuova in via Orefici

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Come da tradizione, nel giorno dell’Epifania, l’oratorio Don Bosco e la parrocchia di San Vittore di Agnadello, con il patrocinio del Comune, hanno allestito il presepe vivente. Due le novità rispetto alla passata edizione. La prima, la location: via Orefici, strada del centro storico che ben si prestava, nelle intenzioni degli organizzatori a ospitare una rievocazione (scelta rivelatasi azzeccata). La seconda, la scena dell’arrivo dei re magi al cospetto del Bambino, collocata nel corso della Messa celebrata, a fine presepe, dal vicario don Daniele Rossi nella chiesetta di San Bernardino, proprio mentre il sacerdote stava leggendo il vangelo.

Il presepe ha iniziato ad animarsi alle 16, quando le botteghe e i mestieri di un antico villaggio (dal fabbro all’oste, dal fornaio al fruttivendolo) hanno preso vita in via Orefici e si è concluso un’ora più tardi, con la rappresentazione della natività in San Bernardino. Poi, la Messa.

Una cinquantina i figuranti, numeroso il pubblico presente. Immancabile la partecipazione della banda musicale di Agnadello diretta da Angelo Pertusi, le cui note hanno allietato l’evento.

Anche quest’anno la Sacra Famiglia è stata impersonata da una famiglia vera: Marcello Polgati era Giuseppe. Sua moglie Sofia Allegri Maria e il loro figlioletto Matteo Gesù Bambino. Simone Stella ha vestito i panni di Erode, Martina Basso Ricci quelli della regina e Matteo Pintus quelli del censitore mentre Giulio Uberti, Massimiliano Bolognini e Vittorio Regazzini hanno interpretato i re magi.

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Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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