Sabato 8 e domenica 9 novembre la comunità di San Bassano ha voluto ricordare due persone che, in modo diverso, hanno servito la Chiesa.
L’8 novembre alle 18.30 si è svolto nella chiesa parrocchiale di San Bassano un concerto in memoria di Celso Bonetti, musicista e organista sanbassanese che ha servito per ben 72 anni la comunità donando alle celebrazioni liturgiche il giusto decoro attraverso l’accompagnamento dei canti con l’organo della chiesa. Il figlio Giuseppe e la moglie Luisa, in collaborazione con la Parrocchia, hanno voluto ricordare questa figura di uomo semplice, generoso e sempre disponibile ad ogni evento liturgico. Il concerto in suo onore ha visto la presenza del Coro Polifonico di Cremona diretto dal maestro Federico Mantovani e accompagnato dall’organista Marco Granata, con la partecipazione del mezzosoprano Giovanna Caravaggio che ha svolto alcuni brani come solista accompagnata dall’organista Andrea Benelli. All’inizio del concerto è stata consegnata una targa in memoria di Celso Bonetti che sarà collocata sull’organo della chiesa di San Bassano come segno di gratitudine della comunità.
Domenica 9 novembre alle 10 la comunità parrocchiale si è riunita per ricordare i 30 anni della morte del vescovo Angelo Frosi, servo di Dio, nella giornata in cui la Chiesa celebrava il ricordo di coloro che hanno dato una buona testimonianza di fede con la loro vita e che meritano di essere presi come modelli da seguire. La celebrazione della Messa è stata presieduta dal vescovo emerito di São Luís de Montes Belos, il cremonese Carmelo Scampa, che ha conosciuto di persona monsignor Frosi e che ha ricevuto le sue lettere quando condividevano la missione in Brasile anche se in luoghi diversi. Nella sua omelia mons. Scampa ha delineato la figura di Frosi come vescovo impegnato in modo vivace e intraprendente a costruire la diocesi di Abaetetuba, essendo lui il primo vescovo di quella diocesi; vescovo povero tra i poveri con un’attenzione premurosa e instancabile verso i più bisognosi; vescovo evangelizzatore e missionario con la preoccupazione di portare il Vangelo a tutti i villaggi della sua diocesi e incontrare la sua gente. Il vescovo Scampa ha ricordato che il processo di beatificazione di mons. Frosi sta proseguendo secondo l’iter previsto dalla Chiesa e ha ricordato come la sua figura sia esempio di carità e di servizio agli ultimi per l’unità pastorale a lui dedicata. Al termine della celebrazione il vescovo Carmelo Scampa ha benedetto una lapide che è stata posta in ricordo di mons. Frosi sulla sua casa natale e che diventa segno per non dimenticare chi ha vissuto nell’amore verso il prossimo e verso Dio.









