Venerdì Santo: «Guardiamo negli occhi la Passione di Cristo che è agnello, Signore e figlio»

Il Vescovo ha guidato in Cattedrale l'azione liturgica nella Passione di Nostro Signore

image_pdfimage_print

Guarda qui la fotogallery completa

 

Le parole con cui Giovanni racconta nel suo Vangelo la Passione di Cristo riempiono il silenzio raccolto dell’assemblea dei fedeli e dei concelebranti in Cattedrale per l’azione liturgica del Venerdì Santo.

Lo stesso silenzio che ha aperto la celebrazione. Nessun canto infatti ha accompagnato la processione di ingresso del vescovo Napolioni che, accompagnato dal vescovo emerito Lafranconi,  dai canonici del Capitolo e dal diacono Alex Malfasi, si è avvicinato all’altare per prostrarsi con il volto a terra.

«Cosa c’è da ammirare in uno spettacolo come questo?» chiede e si chiede monsignor Napolioni aprendo la sua riflessione, ancora guidata, in questa Settimana Santa, dallo sguardo fisso su Gesù. «Admirantes Iesum»: ancora gli occhi negli occhi del Salvatore, anche nell’ora più dolorosa, quando la sofferenza e la morte minacciano di voltarci da un’altra parte, spaventati.

L’omelia del vescovo Napolioni

«Noi – aggiunge subito il Vescovo – vogliamo guardare Gesù negli occhi perché Dio ce l’ha donato per questo». E lo sguardo che nel Venerdì Santo Gesù restituisce al mondo è «lo sguardo dell’Agnello condotto al macello». Lo sguardo di una «presenza fragile» di fronte a chi lo giudica, «eppure apparentemente minacciosa, se ha scatenato tanto rifiuto e tanta violenza». «Gesù guarda quelli che appaiono come nemici con quella compassione con cui aveva guardato le folle come pecore senza pastore […] per dare un nuovo inizio all’umanità impazzita di solitudine». Ma davanti alle domande di Pilato, «il più straniero ma anche il più inquietato dal mistero di quell’uomo», Cristo «risponde con il silenzio: è lo sguardo del Signore – ha osservato il vescovo – dell’uomo libero, che vuole mostrare di cosa è capace un uomo… quando è uomo. Fedele a se stesso, fedele al Padre, fedele addirittura a quegli uomini che gli si sono rivoltati contro. Fedele come tanti sono fedeli nonostante tutto, nella famiglia, nella lotta per la giustizia, nel mettersi dalla parte dei più deboli».

Ed emerge poi, nel racconto della Passione, la forza dello sguardo di figlio, che cogliamo nel volto di Gesù quando scorge la madre: «È un figlio che non si lascia distruggere dal dolore. Gesù non ha paura di morire prima della madre, non solo perché conosce la grandezza di Maria, ma perché è tanto figlio di Maria quanto figlio di Dio e dunque sa affidare Maria alla Chiesa e la Chiesa a Maria. Tutto nelle mani del Padre».

«La Passione di Gesù – ha concluso monsignor Napolioni – è ciò a cui dobbiamo guardare sempre. Facciamolo anche per chi non lo fa, senza giudicare, ma facendo in modo che si accorga che quelli che lo fanno hanno uno sguardo diverso sulla realtà, più forza, più amore, più misericordia, più coraggio. Che vengono da quegli occhi che non possiamo dimenticare perché ci fanno essere vivi, nonostante tutto».

Gli occhi, guidanti dai gesti del rito entrato nella sua seconda parte, quella della adorazione, si posano così sul «legno della croce, al quale fu appeso il Cristo salvatore del mondo». Dopo il vescovo e dopo i concelebranti, tutti i fedeli presenti si avvicinano in preghiera per un bacio o la riverenza al crocifisso (un gesto che torna per la prima volta dopo la pandemia).

L’azione liturgica del Venerdì Santo, durante la quale si sono raccolte offerte per il sostegno alle comunità cattoliche della terra Santa, è poi proseguita con la distribuzione del Pane Eucaristico consacrato durante la Messa del Giovedì Santo e riposto nell’altare dell’Adorazione, prima dell’uscita silenziosa dalla Cattedrale, da cui partirà in serata (alle 21.00) la processione cittadina con la reliquia della Sacra Spina guidata dal vescovo eletto di Trieste Enrico Trevisi e trasmessa in diretta streaming sui canali web e social della Diocesi di Cremona e in tv su Cremona 1.

Il video integrale della Azione Liturgica

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail