Veglia per la vita/2. A Fornovo San Giovanni un bulbo come segno dell’impegno a coltivare e proteggere la vita

Nella serata di venerdì 3 febbraio è stata presieduta da don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per la pastorale e il clero

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«Donne e uomini per la vita, nel solco di santa Teresa di Calcutta». È questo il tema che il Consiglio episcopale permanente della CEI ha scelto per la 39a Giornata nazionale per la vita che si celebra domenica 5 febbraio. Un appuntamento che, come sempre, in diocesi di Cremona è vissuto con momenti di riflessione, preghiera e approfondimento.  Nella serata di venerdì 3 febbraio, per le zone pastorali della Bergamasca e del Milanese, presso la chiesa parrocchiale di Fornovo San Giovanni si è tenuta la veglia della Vita, in concomitanza con quella a Viadana.

La celebrazione, presieduta da don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per la pastorale e il clero, e animata con il canto dal coro giovanile della parrocchia di Arzago d’Adda diretto dalla maestra Barbara De Fusco, ha avuto come tema la particolare attenzione di santa Teresa di Calcutta verso le persone più fragili.

Una serata per ringraziare Dio per tutti i suoi doni, approfondita con alcune testimonianze. Anzitutto con il racconto in video di una delle Suore Missionarie della Carità, la congregazione fondata dalla piccola santa albanese, che ha testimoniato l’impegno della Madre e del suo Istituto religioso a favore della vita.

Ha preso poi la parola Giusy Brignoli, responsabile del Settore agricoltura sociale della Coop. Nazareth di Cremona, che ha raccontato come è possibile uscire dalle dipendenze o da situazioni di marginalità a partire dal progetto “I buoni di Ca’ del Ferro”, attivato presso il carcere di Cremona attraverso un laboratorio di trasformazione agroalimentare.

La testimonianza ha avuto inizio con una frase significativa: «Il dono, la passione per la vita, la ricerca di una vita buona mi sono state sempre indicate come sentieri da percorrere». «Si può fare qualità con gli scarti», ha continuato Giusy spiegando che esistono quattro verbi importanti nella vita di tutti: desiderare, mettere al mondo, far crescere e lasciar andar.

Subito dopo la proclamazione del Vangelo da parte del parroco di Fornovo, don Angelo Storari, ha preso la parola don Maccagni, che ha subito tramesso i saluti e la vicinanza del vescovo Antonio.

Don Gianpaolo ha iniziato la sua riflessione con la parola «nonostante», affermando che tutti i presenti si sono riuniti nonostante tutto per rendere grazie a Dio per i suoi doni e per pregare insieme per il dono della vita. «Se abbiamo la certezza che la nostra vita si trasformi in segni e gesti concreti, noi saremo impegnati a costruire un mondo che i nostri occhi vedranno. Che la carità e l’amore ci sostengano sempre nel cammino della nostra esistenza», ha terminato don Maccagni.

Uno dei volontari del Centro di aiuto alla vita di Cassano d’Adda ha relazionato sulle attività svolte: «Nel 2016 abbiamo accolto 251 mamme di cui 89 nuove, sono nati 93 bambini: 47 da mamme venute in gravidanza, 46 da mamme venute dopo la nascita del bambino. Rispetto al 2015 abbiamo registrato un calo del numero delle mamme straniere che si sono rivolte a noi. Invariato invece il numero di mamme italiane. Tra i problemi segnalati, il più frequente è il reddito insufficiente, dovuto a disoccupazione o lavoro saltuario o precario».

«Alle mamme – ha proseguito il volontario – non abbiamo fornito solo aiuti materiali, ma ci siamo presi cura di loro incentivandole per esempio all’allattamento al seno con una campagna dedicata nella quale abbiamo fatto informazione utilizzando opuscoli tradotti in diverse lingue e donando formaggio grana. L’ultimo incontro prima del parto nel quale consegniamo il corredino è tenuto dalla nostra ostetrica, che può dare qualche consiglio in particolare alle mamme al loro primo figlio».

Dopo la benedizione, un giovane, una coppia di sposi e un’anziana hanno distribuito dei bulbi come segno di impegno a coltivare la vita e proteggerla allegando il messaggio dei Vescovi.

Il denaro raccolto è stato devoluto al Centro Aiuto alla Vita di Cassano d’Adda.

La serata si è conclusa con i ringraziamenti, da parte di don Luigi Mantia, al parroco di Fornovo per l’ospitalità, ai giovani fornovesi che hanno aiutato alla realizzazione della serata, a don Gianpaolo Maccagni e al coro giovanile di Arzago che ha animato la veglia.

Nicolas Tonoli

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