Unitalsi, il vescovo Antonio ospite del meet con le sottosezioni della Lombardia

Mons. Napolioni è intervenuto in una conferenza online sul tema “Fate questo in memoria di me”

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Un’occasione di incontro insolita: 23 sottosezioni coinvolte e più di 130 volontari. Questi i numeri del terzo incontro proposto da Unitalsi Lombardia in questa lunga quarantena. L’idea, nata dal presidente dell’Unitalsi lombarda Vittore de Carli e da tutto il consiglio regionale, è quella di coinvolgere tutti i volontari e amici dell’associazione che in questo tempo non possono ritrovarsi ai consueti appuntamenti. E così la rete e la tecnologia sono diventati strumenti utili per far sì che, dalla propria abitazione, si potesse creare un’occasione d’incontro anche con gli associati più lontani.

Il terzo incontro, tenutosi sabato 18 aprile, ha avuto come ospite il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, il quale ha tenuto una meditazione dal titolo: “Fate questo in memoria di me”. Dopo il benvenuto di de Carli e della vicepresidente regionale Graziella Moschino la parola è passata all’assistente regionale Mons. Roberto Busti il quale ha espresso parole di vicinanza e apprezzamento per il vescovo cremonese, da poco dimesso dal nosocomio cittadino in seguito al contagio da Corona-virus. Dopo i saluti iniziali ha preso la parola mons. Napolioni il quale ha spiegato l’idea di strutturare la sua meditazione su tre punti, prendendo come brano per la propria riflessione l’ultima cena, nel Vangelo di Luca al capitolo 22. Molti sono stati i temi affrontati dal relatore, uno fra tutti quello della memoria e del ricordo di tutte quelle persone defunte o negli ospedali o nelle case di riposo, lontano da amici e famigliari. Il vescovo ha, quindi, rinnovato l’impegno a ricordare tutti e accompagnarli nella preghiera, in un momento così delicato e difficile. L’invito è poi stato quello di declinare i verbi del quotidiano: amare, lavorare, vivere e donare. Ogni credente è stato invitato a saperli attuare nell’invito che il vangelo gli fa. Al termine dell’incontro il Vescovo Antonio ha poi risposto ad alcune domande. Interessanti i passaggi in cui ha invitato ciascuno a riflettere, riprendendo il discorso alla città di Milano di Mons. Delpini (dicembre del 2018), dal titolo: “Autorizzati a pensare”. Napolioni ha invitato fortemente a farlo – e questo periodo lo impone -, anche per attuare la volontà di Dio. In conclusione, ha raccontato alcuni episodi di bene ricevuti in queste settimane: il più significativo è stato quello di un chierichetto cremonese che, puntualmente, si informava sulla salute del Vescovo e tutte le sere lo ricordava nelle preghiere. Un ottimo esempio per vivere l’invito: “Fate questo in memoria di me”. Un bene fatto non solo di parole ma di gesti concreti.

Valerio Lazzari
TeleRadio Cremona Cittanova
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