Prosegue a Cremona l’itinerario giubilale promosso dalla Pastorale della salute e che ogni settimana porta la Croce nelle case di cura e di riposo del territorio. “Una croce di speranza” che, a partire dalla Quaresima, si fa incontro a quanti, per ragione dell’età o delle condizioni di salute, non possono andare a Roma a varcare la soglia della Porta Santa o neppure fare visita alle chiese giubilari presenti sul territorio.
Dal 20 al 23 marzo la nuova tappa di questa “peregrinatio crucis” è stata vissuta presso Casa San Giuseppe, la struttura di via Altobello Melone, oggi riservata all’ospitalità degli anziani, delle suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù, giunte a Cremona nel 1903 su richiesta dell’allora vescovo Geremia Bonomelli.
Un susseguirsi di momenti di spiritualità hanno caratterizzato i quattro giorni, animati dalle religiose per gli ospiti della struttura e i loro famigliari.
La Peregrinatio, che era stata aperta ufficialmente il 7 marzo, primo venerdì di Quaresima, con una Via Crucis nella chiesa monastica di San Sigismondo, era quindi proseguita dal 13 al 16 marzo presso la casa di cura Figlie di San Camillo. Dal giovedì 27 a domenica 30 marzo la Croce sarà accolta alla casa di cura Ancelle della Carità e la settimana successiva nella clinica San Camillo. Proseguendo successivamente presso la Fondazione La Pace, a Cremona Solidale, Casa Serena, Fondazione Germani e dal 15 al 18 maggio all’Ospedale di Cremona.
Una croce di speranza: itinerario giubilare in ospedali e residenze sanitarie