Le parole del vescovo eletto Trevisi: «Ho mille motivi per ringraziare Dio, e tra essi ci siete anche voi»

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Di seguito le parole di monsignor Enrico Trevisi, eletto vescovo di Trieste, dopo l’annuncio della sua nomina nel Seminario vescovile di Cremona.

 

Gesù è Luce, luce dei popoli, luce di ciascuno di noi. Chiedo che mi sia luce anche in questi giorni impegnativi.

Chiedo a tutti una preghiera, perché sapete che quando siamo trasferiti da un posto all’altro e anche quando riceviamo l’ordinazione, nel trasloco portiamo con noi stessi non solo i libri e le esperienze… ma anche i nostri limiti. Vi chiedo di pregare per me e per la mia nuova Chiesa di Trieste, che io già amo come Chiesa con la quale camminerò – a Dio piacendo – per il resto della mia vita.

Tenendo fisso lo sguardo sul Signore Gesù, da lui accompagnati, preghiamo insieme, come un’unica grande e bella famiglia: Padre nostro….

Sto vivendo giorni di timore e tremore, con sentimenti contrastanti… e non mi resta che abbandonarmi al Signore, anche coltivando pensieri belli. Ho mille motivi per ringraziare Dio, e tra essi ci siete anche voi che per me avete contribuito a mostrarmi il volto concreto di questa Chiesa cremonese e della nostra storia di salvezza. Persone concrete. Volti. Storie. Alcuni mi piace nominarli e ringraziarli, ma sono espressione della Chiesa di Cremona a cui va tutta la mia riconoscenza e affetto, e che non verranno mai meno.

Ringrazio Dio per la sua infinita misericordia, lui che conosce la mia fragilità e inadeguatezza. Che ancora di più risalti la sua gloria.

Ringrazio papa Francesco per la fiducia, certamente non senza lo zampino di qualcuno di voi, che mi ha accordato. E lo ricordiamo nell’impegnativo viaggio che sta svolgendo in Africa e nel suo pressante impegno per una Chiesa sinodale e per la pace.

Ringrazio Dio che mi ha dato la mia famiglia (e ringrazio ciascuno, uno ad uno, i membri della mia famiglia). Ringrazio Dio che ha mostrato la sua misericordia attraverso i miei Vescovi (certamente i qui presenti Antonio e Dante ma anche Enrico Assi e Giulio Nicolini). Ringrazio il Vescovo Antonio per quello che ha fatto non solo in questi anni, ma anche per la delicatezza e cordialità infinita di questi giorni particolari. Ringrazio Dio per gli esempi belli di presbiteri che ha posto sul mio cammino: ricordo i miei parroci don Giuseppe Boroni Grazioli e don Enrico Ripari. I miei educatori in Seminario (don Maurizio Galli, mons. Mario Bassi, don Carlo Abbiati, don Giansante Fusar Imperatore). I miei carissimi compagni di messa e tanti presbiteri amici con i quali abbiamo condiviso gli anni del seminario e poi della vita sacerdotale.

 Ringrazio Dio per i seminaristi (la maggior parte sono diventati preti) con cui ho vissuto tanti anni e che spesso mi sono stati di esempio nell’entusiasmo e nella fede. Per le suore adoratrici con cui ho camminato qui in Seminario (e come non ricordare suor Piera, suor Celeste, suor Franchina e tante altre). I tanti preti amici con i quali abbiamo insieme cercato di servire questa amata Chiesa di Cremona. Permettete che qui ringrazi quelli che più mi hanno edificato, sopportato e aiutato: don Primo Margini, don Marco d’Agostino e don Pierluigi Fontana.

Un grazie speciale e commosso alla mia comunità di Cristo Re (alla quale chiedo scusa per questa partenza brusca e imprevista che ci fa reciprocamente soffrire) e alle tante famiglie in parrocchia e in diocesi con le quali ho camminato e che tanto mi hanno insegnato, anche riguardo ad uno stile di paternità e di maternità. Anche le famiglie ferite, che mi hanno comunicato un grande desiderio di Dio e di Chiesa. In Roberto Dainesi e Mariagrazia Antonioli ringrazio le tante coppie con le quali ho pensato, progettato, vissuto la chiesa come “famiglia di famiglie” e sperimentato la gioia dell’amicizia. In Ilaria Loffi, Massimo Fertonani, Maurizio Cicognini ringrazio ogni parrocchiano di Cristo Re per il tanto bene che mi hanno voluto.

Non finirei più… Ringrazio Dio per la sua Misericordia, infinita, preveniente e gratuita che si è mostrata nei volti di tante persone di questa amata Chiesa di Cremona.

Lascio progetti, iniziative ma soprattutto persone, fratelli, amici. La parrocchia, la pastorale familiare, la preparazione della prima Messa di don Jacopo… Ma troverò il Signore ad attendermi nella Chiesa di Trieste, perché Lui ci precede sempre. S. Maria della Pace che qui – in Seminario – veneriamo ci consenta pur nei 370 Km di distanza tra Cremona e Trieste di restare uniti nel Vangelo, gioia della nostra vita.

 

Guarda l’intervento di monsignor Trevisi in occasione dell’annuncio in Seminario

TeleRadio Cremona Cittanova
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