Spiritualità, apertura e attenzione agli ultimi, gratitudine e un velo di tristezza nel saluto di Cristo Re a don Enrico Trevisi nominato vescovo di Trieste

Stima e gratitudine per questi sei anni da parroco. La comunità di Cristo Re si è riunita attorno al sacerdote nella sua prima celebrazione dopo la nomina episcopale

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Saluti e congratulazioni da parte della comunità cremonese di Cristo Re, riunitasi attorno all’Eucaristia nel pomeriggio di giovedì 2 febbraio per la prima Messa presieduta da don Enrico Trevisi dopo la nomina episcopale a vescovo di Trieste.

«La nomina è stata accolta con molta sorpresa e gioia – spiega don Pierluigi Fontana, vicario parrocchiale di Cristo Re –. Ma la nomina significa anche “partenza”, quindi viviamo sentimenti altalenanti, che vanno dalla gioia, che deriva dalla stima per don Enrico, alla tristezza, per il distacco che si profila».

Una Messa feriale, quella delle 18 del 2 febbraio, che non rappresenta la celebrazione di addio del neo-vescovo alla parrocchia cittadina, ma che senz’altro è stata occasione per la comunità di Cristo Re di esprimere tutto il proprio supporto, appoggio e affetto verso il sacerdote che per sei anni ha guidato la parrocchia. «Durante la celebrazione, l’assemblea ha espresso tutta la gioia attraverso un battimani che non finiva più – racconta Cesare Ghezzi –. La gioia di poter condividere una persona così stimata con un’altra Diocesi. Una persona apprezzata per la sua capacità di entrare a contatto con molte persone, credenti e non, un’apertura che faceva bene a chiunque avesse modo di incontrarlo. Però c’è anche rincrescimento nel vederlo andare via».

Un velo di tristezza per la partenza di don Trevisi che rimarca il bene e l’affetto di una parrocchia in cui ha saputo erigersi come guida salda e affidabile. La tristezza, però, non può prevalere sulla felicità per il riconoscimento così importante: «Don Enrico ha saputo creare un legame forte con la comunità, una bellissima esperienza di Chiesa che ora si interrompe – spiega un altro parrocchiano di Cristo Re, Maurizio Cicognini –. È un amico che si allontana, ma siamo comunque felici per la nomina. In famiglia si diceva sempre che se c’era una persona con le doti umane e pastorali per poter fare il vescovo, quella era proprio don Enrico».

Un’intera parrocchia grata a don Trevisi, una comunità che vuole evidenziare tutta la disponibilità e la generosità del proprio parroco. «È stato un parroco molto attento alle persone, che ha avuto molta sintonia con la sua gente, soprattutto con gli anziani della parrocchia, ma avvicinandosi anche alle persone che vivevano situazioni di particolare fragilità», racconta Maria Grazia Antonioli, parrocchiana con cui il vescovo eletto ha condiviso la guida dell’Ufficio diocesano di pastorale famigliare.

Vicinanza, attenzione e carità. Uno sguardo attento ai più bisognosi. Sono queste, tra le tante, le virtù di don Trevisi maggiormente descritte dai suoi parrocchiani. «Don Enrico è stato preziosissimo per la nostra comunità – spiega una scout del Masci, Elisabetta Manni –, per la sua attenzione verso tutti gli aspetti delle fragilità umane e per la costante ricerca del dialogo tra le realtà che si muovono attorno alla parrocchia».

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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