Spazi della storia in dialogo con l’arte contemporanea

Il Battistero ospita «Ego» di Maurizio Cattelan nell’ambito della rassegna Cremona Art week. Installazioni di giovani artiste anche al Museo Diocesano

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Se un museo è «un racconto del territorio, della sua arte, della sua fede e della sua cultura» – come lo definisce don Gianluca Gaiardi, responsabile dei Beni culturali della diocesi di Cremona – anche il polo museale della diocesi non poteva che accettare la sfida di Cremona Contemporanea, Art Week una rassegna diffusa, voluta dal Comune e sostenuta da tante realtà locali, che gioca sulla contaminazione, o meglio, che mette in dialogo l’antico e il nuovo. Si tratta di una prima edizione di un evento che porta tra le mura di antiche dimore, nelle stanze delle gallerie d’arte, nei teatri, nei parchi, in palazzo comunale ma anche in Battistero e nel Museo diocesano, 70 opere firmate da 21 artisti di grido. Un nome per tutti: Maurizio Cattelan presente con l’installazione Ego sospesa al centro della cupola del Battistero. Una scelta coraggiosa quella di ospitare uno degli artisti più apprezzati e controversi nel mondo dell’arte. Le sue installazioni interrogano, fanno discutere, richiamano l’attenzione. E non sarà da meno Ego, per la prima volta esposta in Italia, una riflessione sul tema del male e del peccato. Un coccodrillo reale, appeso per il collo. Un animale dai tanti significati simbolici, un rimando forse alla morte dell’ego, quando osa troppo, in uno spazio segnato dall’acqua della vita come il Battistero. «Un’installazione che fa pensare e che nasconde anche richiami alla storia del 1900 – commenta Stefano Macconi, curatore del Museo diocesano – quando l’ego ha segnato il mondo con tragici eventi».

Comunque un’opera che si fa sperimentazione o generazione di una nuova arte che ha come sfondi spazi dal sapore antico. «Ammetto che non è stata una scelta così scontata – ha dichiarato don Gaiardi in un’ampia intervista al mensile diocesano Riflessi Magazine -. Ma necessaria per non rischiare di chiudersi nei nostri recinti sicuri, dove stiamo comodi tra noi, ma senza veramente aprirci al dialogo».

E su questo tema del dialogo è intervenuto anche il vicesindaco Andrea Virgilio alla conferenza stampa di presentazione dell’evento venerdì 26 presso palazzo Vidoni: «L’arte contemporanea ci aiuta a spezzare i perimetri», ad andare oltre. È certamente «un fine, perché ne godiamo – ha detto – ma è anche uno strumento per conoscere il patrimonio che custodiamo e per avvicinarlo all’oggi».

Ed è con il medesimo obiettivo che anche lo scalone e alcuni spazi del Museo diocesano si è prestato ad ospitare le opere (installazioni e video) firmate da Nicole Colombo e Silvia Giambrone, giovani artiste del panorama contemporaneo. «Ospitare vuol dire – commenta Gaiardi – prendersi cura». Prendersi cura della cultura per diffonderne il messaggio universale.

Ingressi gratis fino a domenica

In occasione di Cremona Contemporanea, Art Week (27 maggio – 4 giugno), che offre un percorso d’arte diffuso per la città con 15 luoghi da visitare, il Battistero aprirà le sue porte gratuitamente al pubblico (dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18). Allo stesso modo anche il Museo diocesano, negli stessi orari, sarà fruibile gratuitamente tutti i giorni, compreso il lunedì. Per l’occasione sarà dunque possibile non solo ammirare le installazioni di arte contemporanea di Maurizio Cattelan in Battistero e di Nicole Colombo e Silvia Giambrone al Museo, ma anche la collezione del Museo con oltre 120 opere che compongono il percorso espositivo suddivise in 12 sale, organizzate secondo un percorso non cronologico ma tematico. Si tratta di un patrimonio di cultura e fede arricchito da 25 opere di proprietà della fondazione Arvedi Buschini.

Maria Chiara Gamba
TeleRadio Cremona Cittanova
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