Sinodo, i Consigli Pastorale e Presbiterale in seduta straordinaria congiunta per la bozza del documento di sintesi

Il momento di analisi e confronto nella mattinata di sabato 23 aprile in Seminario insieme al vescovo Napolioni che entro fine mese dovrà inviare la Sintesi diocesana a Roma

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Il frutto degli incontri sinodali svolti nelle zone pastorali e all’interno di parrocchie e associazioni inizia a prendere forma. Una prima concretizzazione, infatti, è stata la stesura della bozza di “Sintesi diocesana” del cammino sinodale svolto in diocesi, che nella mattinata di sabato 23 aprile in Seminario è stata oggetto di riflessione e analisi da parte dei membri del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale, radunati in seduta straordinaria e congiunta insieme al Vescovo.

Il documento di “Sintesi diocesana” che, impostato secondo lo schema stabilito per tutte le diocesi italiane, è il frutto della lettura e della rielaborazione dei 65 contributi raccolti a livello diocesano dopo gli incontri svolti nelle zone pastorali, nelle unità pastorale e nei diversi gruppi associativi, rappresenta non tanto la somma dei verbali dei vari incontri, quanto piuttosto cerca di esprimere i frutti del processo sinodale della Chiesa cremonese.

Il compito dei “lettori”, in ciascuna delle zone pastorali, e il successivo lavoro di catalogazione, suddivisione tematica e rendicontazione da parte dell’équipe diocesana, composta da Walter Cipolleschi e Diana Afman sotto il coordinamento del vicario per la Pastorale don Gianpaolo Maccagni, ha portato a una articolata analisi, elaborata nei tempi stretti dettati dalle direttive giunte dalla Conferenze episcopale lombarda. La realizzazione di un database informatico ha permesso non solo l’organizzazione del materiale utile alla compilazione della Sintesi, ma anche la predisposizione di un luogo di archiviazione tematizzato facilmente consultabile, in particolare rispetto agli ulteriori spunti di riflessione emersi e che, che pur non inseriti nella Sintesi in quanto non strettamente a tema, potranno comunque rilevarsi determinanti in diocesi per la progettazione pastorale dei prossimi.

Dopo una introduzione che indica le tappe fondamentali della fase dell’ascolto vissuto in diocesi, i punti di svolta e soprattutto la dimensione spirituale del cammino percorso (difficoltà, soprese, ecc.) sono stati riportati nella “Sintesi diocesana” suddivisi nei dieci ambiti già utilizzati nella traccia della prima assemblea zonale: compagni di viaggio; ascoltare; prendere la parola; celebrare; corresponsabili nella missione; dialogo nella Chiesa e nella società; dialogo con le altre confessioni cristiane; autorità e partecipazione; discernere e decidere; formarsi alla sinodalità.

Dopo la presentazione delle modalità operative che hanno portato alla stesura del documento da parte del diacono Cipolleschi, il confronto assembleare ha aiutato il Vescovo in un ultimo confronto prima della stesura definitiva dal documento di “Sintesi diocesana” da inviare entro fine mese a Roma, dove i delegati di tutta Italia a metà maggio saranno chiamati a un ulteriore lavoro di sintesi e rielaborazione che porterà al documento che la Chiesa italiana presenterà alla Santa Sede dopo la discussione da parte dei vescovi italiani nella loro riunione di fine maggio.

Tra le principali criticità emerse nel confronto in Seminario c’è stata la necessità di distinguere nella Sintesi tra contributi che rispecchiano il pensiero condiviso e quelli che rendono conto di singole posizioni espresse negli incontri. Inoltre, la fisionomia tipo dei partecipanti e l’area geografica di provenienza risultano necessari a contestualizzare alcune tematiche ed espressioni. Il desiderio, inoltre, di non lasciare generici alcuni passaggi è stato dettato anche dall’assicurare una chiara interpretazione di quanto riportato, non apparso sempre così evidente senza il background garantito dalla partecipazione agli incontri sinodali.

Nodale è stata la richiesta di formulare una conclusione – parte integrante del documento di Sintesi – capace di evidenziare con chiarezza le principali linee emerse, senza tralasciare la loro contestualizzazione.

I “non detti” e le criticità emerse durante la fase di ascolto, in particolare rispetto al tema della partecipazione e delle fasce d’età rappresentate, non sono stati inseriti nel documento in quanto non richiesti e per non correre il rischio di snaturalo, ma diventeranno il punto di partenza per una ulteriore riflessione a livello diocesano, al di là del cammino sinodale.

In particolare l’analisi del cammino sinodale nel suo complesso, tra le ricchezze e le limitazione emerse, considerando anche il “di più” espresso negli incontri, sarà al centro dell’incontro che il 13 e 14 maggio al Santuario di Caravaggio i membri del Consiglio pastorale diocesano e i responsabili degli Uffici pastorali della Curia vivranno insieme al Vescovo per gettare le basi del prossimo anno pastorale.

TeleRadio Cremona Cittanova
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