125 anni per la Missione cattolica italiana di Ginevra. È nata, infatti, nel 1900, una delle prime fondate dall’Opera Bonomelli, con l’invio del sacerdote don Luigi Motti (1857-1916), originario di Agnadello. Da allora la storia dell’emigrazione italiana è “continuata, cresciuta, cambiata fino ad oggi, ma non si è spenta la necessità di accompagnare nella fede i nostri fratelli e le nostre sorelle emigranti in questo Paese che Bonomelli ammira e canta non solo per le bellezze naturali, ma anche per l’organizzazione politica in 22 Cantoni, con al centro la libertà di tre popoli uniti in uno solo”. Lo ha detto il presidente della Commissione Cei per le Migrazioni, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, il cremonese mons. Gian Carlo Perego, presiedendo il 14 dicembre una celebrazione eucaristica presso la cappella della Mci Ginevra- Carouge.
Per il presule la migrazione è una “benedizione” per chi la “intraprende volontariamente e per chi la accoglie, come ci insegna il Magistero degli ultimi Pontefici Benedetto XVI, Papa Francesco, Leone XIV. Certo non va lasciata a se stessa, abbandonata, ma accompagnata, come fa l’agricoltore che aspetta il frutto della terra coltivata”.
E le missioni, anche la missione di Ginevra, prima con i missionari bonomelliani e poi, dal 1939, con gli scalabriniani fino ad oggi, hanno “saputo accompagnare le persone migranti come una ‘benedizione’: con costanza, come l’agricoltore, con fatica, sopportando anche situazioni non facili, con la fede e l’amore nel cuore”, ha detto mons. Perego.
“Sono passati 125 anni di impegno ecclesiale a favore degli emigranti italiani. Un cammino insiem”, ha proseguito: “ringraziamo il Signore per il dono di una Chiesa in Svizzera che ha aperto le porte e ha permesso in questi 125 anni che i migranti fossero accompagnati dai loro sacerdoti, riconoscendo in essi un dono e una benedizione”.
In questo anno sono state tante le iniziative per celebrare questi 125 anni di storia della Missione cattolica italiana di Ginevra oggi guidata da padre Gianmario Maffioletti. Tra queste un film-documentario “Costruttori di speranza”, patrocinato dal Consolato generale d’Italia a Ginevra e che racconta, attraverso testimonianze, il percorso di questa storia e un libro fotografico oltre ad un volume sulla storia che uscirà nei prossimi mesi.
Raffaele Iaria
L’Opera Bonomelli
Mons. Geremia Bonomelli nel 1900 fondò l’Opera di assistenza per gli italiani emigrati in Europa che, successivamente, prese proprio il nome del fondatore. Nei primi anni del secolo scorso, esistevano sedi in diverse città e molti volontari operavano fornendo assistenza e supporto alle persone coinvolte nel fenomeno migratorio (sia ai migranti, sia ai familiari rimasti in Italia). Le vicende politiche italiane condussero, alla fine degli anni ’30, allo scioglimento formale dell’organizzazione ma, in alcune città, i volontari continuarono ad agire conformemente allo spirito impresso dal fondatore.





