Linee pastorali, in cammino con il Sinodo come famiglia

Disponibili i volumetti dei Percorsi pastorali 2021/2022, dal titolo "Va’ avanti e accostati", con il messaggio del vescovo Napolioni per il nuovo anno pastorale

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“Va’ avanti e accostati” è il titolo della pubblicazione dei Percorsi pastorali 2021/2022, edito da TeleRadio Cremona Cittanova, e disponibile nelle parrocchie così come in diversi punti vendita sul territorio diocesano. Il testo contiene il messaggio che il vescovo Antonio Napolioni rivolge alle comunità per il nuovo anno pastorale, con alcune indicazioni concrete e le principali tappe del cammino. Proprio per scandire l’annata e aiutare la programmazione pastorale delle parrocchie, all’interno si trova come consueto il calendario con tutti gli appuntamenti di carattere diocesano o programmati dalla zone. Una apposita sezione, inoltre, richiama le principali proposte degli uffici di Curia, con anche alcuni approfondimenti legati ai quattro ambiti pastorali.

 

Il messaggio del vescovo Napolioni

Le nuove linee pastorali proposte dal vescovo Antonio Napolioni alla Chiesa cremonese sono un augurio e allo stesso tempo un richiamo alla responsabilità di ciascuno perché sia resa più bella e feconda la vita comunitaria sul territorio diocesano. Scrive infatti il vescovo: «Decifreremo insieme orizzonti e passi del nostro andare, ristorandoci alla fonte della grazia, nel grembo di Maria Madre di Gesù e Madre nostra». Non a caso il nuovo anno pastorale inizierà con l’affidamento diocesano al Santuario di Caravaggio, il prossimo 26 settembre.

«Dopo una così lunga esperienza di distanziamento sociale e di semiparalisi pastorale – si legge ancora – abbiamo bisogno di riabilitarci progressivamente alla vicinanza, alla prossimità, all’incontro, alla relazione, alla familiarità, mettendo al centro l’ascolto del Signore e dei fratelli, perché ogni comunità ridiventi soggetto delle sue principali dinamiche ed esperienze, come organismo vivente in progressivo sano recupero del suo movimento. Queste le domande da porci in ogni comunità e ambito ecclesiale: Come ri-avvicinarci? A chi? Dove? Quando? Con quali stili, parole, gesti? Con quali tempi e ritmi?… E chi lo fa? Il soggetto dell’incontro, non dimentichiamolo mai, è il Signore Gesù: più ci avviciniamo a Lui, più sappiamo incontrare gli altri, e viceversa. Ne deriva la priorità del dare spessore evangelico e spirituale a tutti i nostri gesti, incontri, attività… con calma e cura, con semplicità ed autenticità. Si vede quando la parola del Vangelo affiora dalla vita e per la vita, senza ridursi ad un tema, un contenuto catechistico o moraleggiante», scrive monsignor Napolioni. Che ricorda come nel prossimo anno liturgico sarà possibile trovare nel Vangelo di Luca e negli Atti degli Apostoli tante pagine paradigmatiche per esercitarsi negli stili della prossimità e della familiarità cristiana.

Da qui il titolo scelto per il nuovo anno: «Va’ avanti e accostati». Come spiega ancora il vescovo, «è questo l’invito che sentiamo rivolto a noi, oggi, in questo crocevia della storia, mentre crediamo di poter uscire dalla pandemia, di poter così riprendere il cammino, ma non semplicemente come prima, per quanto è avvenuto e ci ha segnato, ci ha parlato. Accostarci agli altri, a chi ha più sofferto paura, lutti e malattia, solitudine e scoraggiamento. Accostarci a ogni persona e a ogni famiglia, a ogni ragazzo e ad ogni anziano. A chi ha lavorato da eroe… e a chi ha perso il lavoro! Non tanto per fare o per dare, quanto per ascoltare e capire, accogliere e condividere. Va’ avanti e accòstati! Sono le parole che anche la nostra Chiesa, in tutte le sue articolazioni, ha bisogno di sentirsi dire: vai avanti, prosegui nel buon cammino iniziato, non farti bloccare dalla nostalgia o dalla paura… ma, nello stesso tempo, non andare avanti da sola, guarda chi ti cammina accanto, chi è uscito dal tempio deluso, e accòstati, fatti prossimo, offri il dono dell’ascolto e la grazia dell’annuncio, al momento giusto, appena ce ne sia occasione».

Senza dimenticare che il soggetto dell’incontro è sempre il Signore Gesù, l’invito è quello di lavorare e soprattutto vivere l’Anno Famiglia Amoris laetitiza che il Papa ha indetto, perché tanti e decisivi sono i contributi che la famiglia può dare alla Chiesa. Ecco allora che la famiglia diventa casa feconda, laboratorio di cura, palestra di dialogo radicato nell’amore tra un uomo e una donna che vive però un esercizio quotidiano di comunicazione. Conclude monsignor Napolioni: «Con questo focus della progettazione pastorale diocesana 2021/2022, continueremo a lavorare sui tanti processi avviati, ma orientandoli alla prospettiva di ri-fare famiglia, e al cammino sinodale che condivideremo con le altre Chiese che sono in Italia e nel mondo. Infatti, viviamo un’epoca di tale sconvolgimento da esigere a ogni livello una consistente sosta di riflessione, per decifrare i segni dei tempi, ascoltare lo Spirito del Signore e la Sua Parola, dialogare con tutti, intravedere il cammino che ci aspetta».

 

Come avere il volumetto

I Percorsi pastorali 2021/2022 sono stati distribuiti in tutte le parrocchie della diocesi per la diffusione in particolare tra gli operatori parrocchiali e i più stretti collaboratori della pastorale.

Co- pie possono essere acquistate anche a Cremona presso la Curia diocesana, il Centro pastorale o la libreria Paoline e a Caravaggio presso la Cancelleria del Santuario al costo di 4,50 euro.

Acquisti e prenotazioni anche presso la Casa della Comunicazioni (tel. 0372-462122, mail prenotazioni@teleradiocremona.it).

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