Le comunità di Sesto e Luignano accolgono il nuovo parroco don Enrico Maggi: “Apro per voi il libro della mia vita di prete”

Nel pomeriggio di domenica 13 settembre il vescovo Napolioni ha presieduto la Messa di insediamento nella chiesa parrocchiale di Sesto Cremonese per il nuovo parroco

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Come un libro aperto, pronto ad accogliere e condividere le storie e le vite che compongono la comunità. Così si è presentato, con un’immagine efficace e significativa, don Enrico Maggi come nuovo parroco di Sesto Cremonese e Luignano.

Partito dalla piccola cappella della Madonna di Lourdes a fianco della sua nuova canonica, il nuovo parroco ha fatto il suo arrivo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Sesto Cremonese accompagnato dal vescovo Napolioni, dal vicario zonale don Giambattista Piacentini e da un gruppo di altri sacerdoti della zona seconda, da don Federico Celini e don Paolo Fusar Imperatore, del tavolo pastorale di cui don Maggi ha fatto parte come incaricato diocesano di pastorale delle Comunicazioni sociali, da monsignor Attilio Cibolini, rettore della Cattedrale e direttore responsabile di TeleRadio Cremona Cittanova, e dai famigliari.

Ad accoglierlo, prima dell’ingresso in chiesa, il sindaco di Sesto, Francesca Viccardi, che gli ha rivolto il benvenuto a nome della comunità civile e della Amministrazione comunale, di cui ha assicurato la vicinanza e la collaborazione nella condivisione del servizio alla comunità.

A breve l’audio del saluto del Sindaco

Dopo l’ingresso accompagnato dalla corale parrocchiale, la celebrazione eucaristica si è aperta con la lettura del decreto di nomina di don Enrico Maggi a nuovo parroco delle parrocchie di Ss.Nazario e Celso Martiri in Sesto Cremonese, dove succede a don Angelo Staffieri, entrato a far parte del Capitolo della Cattedrale, e dei Ss. Pietro e Paolo in Luignano, dopo le dimissioni di don Giovanni Nava dal ruolo di amministratore parrocchiale.

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È stata poi la voce di una giovane della parrocchia a dare voce al benvenuto della comunità in una «giornata speciale che segna l’inizio di un nuovo percorso». Nel messaggio letto davanti all’assemblea il messaggio ha espresso la gratitudine al vescovo per la nomina e a don Enrico per aver accettato con entusiasmo l’incarico. Un entusiasmo che i fedeli di Sesto e Luignano condividono, «felici e curiosi – hanno detto rivolgendosi al nuovo parroco – di sperimentare con lei nuovi esperienze, di conoscerci, di farla sentire in una nuova casa. Augurandoci che lei non sia soltanto una guida, ma un amico in grado ci comprendere gli errori, sostenerci nelle difficoltà, darci consigli. La accogliamo – hanno aggiunto – come un fratello nella fede ma anche come un padre che ci accompagni e ci sproni e c confermi nel seguire Cristo».

Il saluto si è accompagnato a due doni semplici ma significativi: un kit tascabile per la benedizione e una fotocamera, scelta dal gruppo dei giovani «per immortalare le tappe del nostro percorso, che ci permetterà di conservare il tempo e i ricordi che condivideremo».

Il saluto della comunità

Dopo la liturgia della Parola è il vescovo nell’omelia a proporre una riflessione alle comunità in festa: «Ringraziamo il Signore – ha esordito monsignor Napolioni – concretizzando questo grazie nei volti, nelle storie, nelle esperienze del cammino che desideriamo vivere insieme».

Il ringraziamento va poi a don Enrico, «perché in questi anni hai dato testimonianza di onestà spirituale e di fedeltà alla volontà del signore. All’Ufficio comunicazioni – ha aggiunto -hai raggiunto in breve tempo gli obiettivi che ci eravamo prefissati, e hai maturato la decisione di iniziare un nuovo ministero pastorale». E poi ancora «grazie perché hai affrontato le sfide del cambiamento, grazie perché hai valorizzato giovani e laici che possono assumere responsabilità che erano tue, grazie perché hai mantenuto acceso il primato di Dio e della gente, non sei diventato un tecnico ma sei rimasto un pastore e con il cuore di pastore inizi oggi questa nuova esperienza».

L’invito che il vescovo ha rivolto a don Enrico e alla comunità – con un richiamo alla lettura del Vangelo proposta dalla liturgia domenicale – è alla pazienza e al perdono reciproco: «Abbi pazienza con ciascuno di loro e voi abbiate pazienza con il parroco. Questa Chiesa: questa sia la casa del perdono, per riaprire il cuore alla fiducia, alla tenerezza. Per questo il prete è essenziale: se è uomo della preghiera, del sacramento e del perdono la comunità ci guadagna. E se la gente non viene qui, vai tu, e voi con lui. Portate il perdono nelle case. è tempo di ripartire dall’annuncio del Vangelo cuore a cuore, persona per persona, con grande semplicità e spirito di amicizia. Sapendo che così potrete cantare non solo nella liturgia, ma nei momenti più impensati: “Benedici Signore, anima mia”».

L’omelia del Vescovo

Durante la preghiera dei fedeli è stato poi di nuovo il Vescovo a offrire uno spunto di riflessione e un invito: «Enrico – ha chiesto – che effetto fa sentire queste preghiere proclamate dai ragazzi?». «È commovente» ha risposto il nuovo parroco. Così monsignor Napolioni ha colto l’occasione per chiamare i ragazzi ad essere protagonisti, sempre, della liturgia, in un momento di preghiera spontaneo e paterno.

Prima della benedizione finale è stato poi lo stesso don Maggi a prendere la parola per il saluto alle nuove comunità: «Sono trent’anni che sono prete e pensavo: come si fa a spiegare la vita di un prete? – ha detto il nuovo parroco – È come un libro: su una pagina scrive solo Dio con la sua Parola e le occasioni che mette sul cammino della vita, ma se volti la pagina l’altra è bianca. E’ la pagina dei volti e le storie delle persone che un prete incontra nella sua vita. Sono migliaia. In quella pagina siete autorizzati a scrivere voi. Un prete non ce la fa se è da solo, ha bisogno delle vostre firme, delle vostre firme anche per capire se stesso. Più passa il tempo – ha concluso – e più mi accorgo che ho capito poco, e quel poco che ho capito è stato grazie alle persone che ho incontrato. Il mio libro è aperto. E io spero che mi aprirete anche i vostri».

Parole brevi ma profonde, sottolineate da un applauso spontaneo, che toccano anche il vescovo Antonio, che non nasconde la commozione prima di impartire la benedizione

Il saluto del nuovo parroco

In settimana don Maggi celebrerà l’Eucaristia nella locale casa di riposo; mentre nel pomeriggio di sabato 19 settembre sarà nella frazione di Luignano per la prima Messa nella parrocchia intitolata ai santi Pietro e Paolo.

 


Scheda biografica di don Enrico Maggi

Don Enrico Maggi è nato a Sabbioneta, in provincia di Mantova, il 29 ottobre 1963. Ordinato sacerdote nel 1990 ha iniziato il suo ministero come vicario parrocchiale a Viadana nella parrocchia di San Pietro, dove aveva trascorso anche l’anno di servizio come diacono.

Inviato a Roma per perfezionare gli studi, dal 1995 al 2000 ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana per la Licenza in Teologia Fondamentale e la Pontificia Università Salesiana per la Licenza in Scienze della Comunicazione Sociale.

Rientrato in diocesi, per cinque anni ha insegnato nel Seminario diocesano di Cremona e diretto l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali.  Successivamente per otto anni ha guidato la comunità parrocchiale di San Giuseppe, nel Quartiere Cambonino di Cremona, e per tre anni l’unità pastorale formata dalle cinque parrocchie del comune di Pizzighettone.

Nel 2016 il Vescovo Napolioni gli aveva affidato per la seconda volta l’incarico di responsabile pastorale della comunicazione diocesana con il  coordinamento dei diversi media diocesani. Dal 2019 svolgeva anche l’incarico di cappellano del monastero domenicano di Cremona. Ora monsignor Napolioni l’ha scelto come nuovo parroco di Sesto Cremonese e Luignano, parrocchie che erano guidate rispettivamente da don Angelo Staffieri e don Giovanni Nava.

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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