A Dosimo l’ingresso di don Livio Lodigiani, parroco dopo vent’anni di missione in Kazachistan (AUDIO e FOTO)

Il suo insediamento nel pomeriggio di domenica 4 ottobre, nella Messa presieduta dal Vescovo, che l'ha scelto come moderatore dell'unità pastorale di Dosimo, Quistro, Persico, Pieve Delmona, Gadesco e San Marino

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Dopo oltre vent’anni di servizio in Kazakistan, nel pomeriggio di domenica 4 ottobre don Livio Lodigiani ha iniziato una nuova missione a pochi chilometri dalla sua Cremona, dove è nato 69 anni fa. Un nuovo inizio per lui, così come per le sei comunità che il Vescovo gli ha affidato, da tempo sulla strada dell’unità pastorale di cui don Lodigiani ha assunto il ruolo di parroco moderatore prendendo il testimone da don Andrea Aldovini che, per motivi familiari, ha dovuto fare un passo indietro, pur rimanendo attualmente in servizio, come pure don Massimo Macalli, in qualità di parroco in solido delle sei parrocchie di Dosimo, Quistro, Persico, Pieve Delmona, Gadesco e San Marino.

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Primi a dare il benvenuto al nuovo parroco sono stati i due sindaci dell’Unione di Comuni Lombarda Unione del Delmona, che unisce il comune di Gadesco Pieve Delmona e quello di Persico Dosimo facendo coincidere il territorio amministrativo con quello dell’unità pastorale, come ha sottolineato il sindaco di Gadesco Pieve Delmona, Achille Marelli, garantendo disponibilità al dialogo e sostegno ai sacerdoti. Parole cui hanno fatto seguito quelle del neo eletto a Persico Dosimo, Giuseppe Bignardi, che ha augurato a don Livio «di sentirsi a casa», «tra buona gente», prima di accennare ai principi espressi da papa Francesco nella nuova enciclica “Fratelli tutti”, auspicando proprio in questo senso un’unione di intenti tra Chiesa e Istituzioni per un «paese più solidale e più unito».

Saluto del sindaci di Gadesco Pieve Delmona e Persico Dosimo

Il saluto dei primi cittadini ha avuto luogo sul sagrato, sferzato da un forte vento. Quindi in chiesa la Messa, iniziata con la lettura del decreto di nomina seguita dai riti propri dell’insediamento, con il nuovo parroco moderatore che ha asperso l’assemblea e incensato la mensa eucaristica.

È seguito il saluto di una rappresentante dell’unità pastorale, che non ha tralasciato di ricordare le difficoltà riscontrate in questi anni, con «diversi momenti di “nuovo inizio” che ci fanno sentire smarriti, perché sembra di non comprendere davvero il ruolo ultimo». Ecco allora che il benvenuto a don Livio ha assunto il sapore di «una ripartenza di tutti e per tutti, chiedendo allo Spirito Santo che illumini questo nostro cammino verso una vera condivisione pastorale, all’interno della quale tutti trovino ascolto e carità». «Nella convinzione – ha detto ancora – che ogni cammino è fatto di partenze, soste e ripartenze; di tentativi, di traguardi raggiunti, di delusioni, ma anche di soddisfazioni. Ciò che chiediamo a don Livio, con don Andrea e don Massimo, è di accompagnarci, di camminare al nostro fianco, di guidarci e di sostenerci in salita, di frenarci in discesa, e aiutarci a vivere in comunione con Dio e in comunione tra di noi». Parole che hanno sottolineato anche l’importanza di essere comunità proprio in un tempo così delicato come quello segnato dall’emergenza Covid.

Non sono mancati due regali: una valigetta con il necessario per la Messa da campo (a significare i tanti luoghi all’aperto di questa comunità) e un cesto offerto dall’Unione dei Comuni con prodotti locali, in particolare formaggi della latteria Plac e verdure dell’azienda agricola Rigenera, due realtà presenti sul territorio.

Saluto del rappresentante della comunità parrocchiale

La Messa, animata con il canto dalla corale di Dosimo, ha visto la presenza di molti fedeli, familiari e amici di don Livio. In particolare, oltre ai numerosi confratelli, era rappresentata anche Comunione e Liberazione, di cui don Lodigiani, prima della sua partenza per l’estero, è stato per una decina d’anni assistente diocesano.

Nella sua omelia il Vescovo si è soffermato in particolare sull’immagine, proposta nelle letture, della vigna e dei suoi frutti. Il cantico d’amore della prima lettura è stato in particolare lo spunto per guardare al ministero del nuovo parroco. «Questo – ha detto monsignor Napolioni – viene a fare un prete tra la gente: a cantare l’amore di Dio. Ci saranno momenti in cui questo canto sarà sommesso, come ci saranno momenti in cui la vigna assomiglia a un pascolo o a un deserto, ma il Signore Gesù è venuto a far ripartire la speranza».

«Buon lavoro!», è stato quindi l’augurio rivolto a don Livio e insieme a lui a tutta la comunità. «Gareggiamo a chi ama di più la vigna, a chi desidera di più gustarne i frutti, rifuggiamo dalla tentazione di impossessarci della vigna».

Da ultimo l’invito a un rinnovamento della comunità cristiana in chiave missionaria, proprio a partire dall’esperienza che don Lodigiani ha fatto in questi anni all’estero.

Omelia del vescovo Antonio Napolioni

Al termine della Messa don Lodigiani ha preso la parola per un breve saluto, fatto anzitutto di grazie per l’accoglienza dimostrata in questi primi giorni, fatta di premure e attenzioni nei suoi confronti. «La pandemia – ha quindi affermato – ha scoperto lo stacco della fede dalla vita: io vorrei che lavorassimo insieme per fare in modo che nella nostra vita questa spaccatura possa saldarsi». Parole che sono risuonate come un primo programma da attuare. «Speriamo che il Signore – ha concluso – ci aiuti a stimarci e a lavorare insieme».

Saluto del nuovo parroco

Il pomeriggio si è concluso con l’arrivo delle prime gocce di pioggia e il saluto informale al nuovo parroco moderatore dell’unità pastorale, che risiederà proprio nella casa parrocchiale di Dosimo.

 

Scheda biografica di don Livio Lodigiani

Classe 1951, don Livio Lodigiani è stato ordinato sacerdote il 23 giugno 1979. Originario della parrocchia di S. Ilario in Cremona, proprio qui ha iniziato il proprio ministero pastorale come vicario, sino al 1985 quando ha assunto l’incarico di assistente diocesano della Fraternità di Comunione e Liberazione, ricoperto sino alla sua partenza per l’estero nel 1996.

Nei 23 anni come sacerdote “fidei donum” ha svolto il proprio ministero in Kazakistan.

Rientrato in Italia all’inizio dell’anno, nell’ultimo periodo si era messo a disposizione delle comunità di Grontardo, Levata e Scandolara Ravara per far fronte all’assenza del parroco durante il ricovero in ospedale.

Ora il vescovo Napolioni l’ha nominato parroco e moderatore dell’unità pastorale composta dalle parrocchie “San Giovanni Battista” in Dosimo, “Santi Cosma e Damiano” in Persico, “San Lorenzo martire” in Quistro, “San Marino” in San Marino, “Santi Gervasio e Protasio martiri” in Gadesco e “Santi Pietro e Paolo” in Pieve Delmona, dove attualmente si avvarrà della collaborazione dei due sacerdoti sino ad oggi in servizio nell’unità pastorale: don Andrea Aldovini e don Massimo Macalli, entrambi ora con il ruolo di parroci in solido.

TeleRadio Cremona Cittanova
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