«La missione di Dominus Production è diffondere bellezza»

In occasione della Giornata della vita a Cremona l'intervento di Federica Picchi, fondatrice della casa di distribuzione cinematografica Dominus

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In occasione della Giornata per la vita, domenica 2 febbraio il Palazzo Cittanova di Cremona ha ospitato un incontro con protagonista Federica Picchi, fondatrice della casa di distribuzione cinematografica Dominus. Presentata dal dottor Paolo Emiliani, presidente del Movimento per la Vita, l’imprenditrice ha raccontato di sé e dell’imprevisto che l’ha portata a intraprendere quest’avventura.

Prima di iniziare, è stato proiettato un commovente video dedicato alla vita nascente ideato dal Movimento per la vita italiano. «Occorre uno sguardo privo di pregiudizio, che non sia deformato dalla lente delle ideologie, per riconoscere che il concepito è vita, occorre un’educazione alla vita. Serve dunque un’educazione che porti a un cambiamento di sguardo e di mentalità, e questo è un cammino non privo di imprevisti. Ma proprio questi ultimi possono cambiare la vita», ha esordito Emiliani.

Quando Federica prende la parola è un vulcano. Figlia di un militare spesso lontano per lavoro e di una insegnante, è cresciuta con due fratelli e una rigida educazione: regole, poche parole e tanta sostanza. «Sono però sempre stata educata al fatto che ciascuno ha in sé un grande potenziale, che vale». Inizialmente questo si traduce in un voler primeggiare in ogni cosa: al liceo, all’università Bocconi, in America e poi in Banca affari a Londra. «Volevo sempre di più, guadagnavo tantissimo, ma pensavo sempre di non aver mai raggiunto abbastanza. Avevo una casa a Chelsea, viaggiavo, ma continuavo a guardare chi aveva più di me – come il mio capo – e miravo solo a ottenere sempre di più. Ero profondamente infelice. Spiritualmente arida», racconta.

Poi, un giorno, l’imprevisto: la mamma si ammala di tumore. «In quel momento capii il limite dell’uomo. Pensavo che con caparbietà si potesse raggiungere tutto, ma la malattia ti spiazza perché non puoi controllare niente». In quei giorni un’amica libica musulmana, di famiglia ricca e residente a Londra, le racconta di essersi da poco convertita al cristianesimo. Una cosa da tener nascosta, però le parla di un luogo in cui vorrebbe andare a Capodanno, si chiama Medjugorie e si dice che là appaia la Madonna. Federica non ci pensa molto e accetta di seguirla. Era il 2004. «Fu il capodanno più bello della mia vita. Mi colpì un gruppo di ragazzi polacchi perché erano felici, pieni di vita e di colpo capii la mia vera povertà, perché io non avevo quella gioia».

La mamma di Federica si riprende per qualche anno, muore nel frattempo improvvisamente il padre. Poi la mamma si riammala ed è lì, accanto a lei con quella televisione sempre accesa, che inizia a salire la ribellione per la mediocrità propagata a mezzo video. «Mi chiedevo: ma questo è quello di cui noi bombardiamo i giovani notte e giorno? Bisogna fare qualcosa per far capire loro che invece hanno un talento infinito». Leggevo tantissimo in quel periodo e intuivo che serviva raccontar loro storie vere. Solo quelle. Pensai a quell’istante di luce in cui ovulo e spermatozoo si incontrano e da quel bagliore nasce la vita: pensate se tutti avessero coscienza di che grandezza e di quale miracolo è! Il mondo sarebbe meno brutto».

Così nacque l’idea – “folle” – di fondare Dominus Production. All’inizio ideata per produrre film educativi basati su storie vere, ben presto si deve confrontare con un ambiente televisivo e cinematografico (nonché economico) decisamente ostile. Così nel tempo si è orientato alla distribuzione di grandi film dal grande valore educativo e morale, snobbati spesso dai media perché “poco appetibili”: «La missione di Dominus Production è diffondere bellezza, facendo percepire la cultura storica e l’etica come valori preziosi, da far conoscere soprattutto nelle scuole».

Ecco così che – con molta fatica ma enorme successo – in Italia la Dominus riesce a far proiettare film come Cristiada, Una canzone per mio padre, God’s not dead e tanti altri. A breve uscirà – grazie all’instacabile lavoro di Federica e dei suoi collaboratori, anche lo sconvolgente Unplanned – film basato sulla storia vera  della presa di coscienza della direttrice di maggior successo della clinica abortiva più importante degli Stati Uniti, la Planned Parenthood. Per un caso fortuito la donna assiste per la prima volta ad un aborto di un feto di tredici settimane e nel vedere il bambino contorcersi e scappare per evitare di essere risucchiato, comprende la grande menzogna nascosta dietro al “diritto” all’aborto.

«Lavoriamo su queste storie perché oggi viviamo in un’epoca di dittatura culturale, di anestesia totale. I giovani che incontro nelle scuole sono fragili, disorientati e questo perché non c’è più nessuno che racconti loro che il dolore è normale, che soffrire fa parte della vita ma tutto serve per maturare e fiorire».

Ecco il grande lavoro di Dominus: testimoniare che gli imprevisti sono – come diceva Montale – l’unica speranza. E che ciascuna vita vale – fin dal primo istante, da quello sfolgorio invisibile fino all’ultimo respiro.

 

Il sito internet della Dominus Production

Maria Acqua Simi
TeleRadio Cremona Cittanova
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