La basilica di Rivolta d’Adda protagonista su BergamoTv

Il servizio sulla parrocchiale è stato proposto nell'ambito del programma “Gente e paesi. In viaggio con voi”

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Un gioiello della nostra pianura, un edificio che gli studiosi considerano un esempio fra i più significativi e interessanti dell’arte lombarda del medioevo. È la basilica di Santa Maria e San Sigismondo, quasi millenaria chiesa situata nel cuore di Rivolta d’Adda, che è stata oggetto di un ampio servizio andato in onda nei giorni scorsi nell’ambito del programma “Gente e paesi. In viaggio con voi” di Bergamo Tv.

A condurre l’inviata Benedetta Roncalli e i telespettatori alla scoperta di questo autentico tesoro d’arte e di architettura sacra è stato Cesare Sottocorno, insegnante oggi in pensione, appassionato studioso della storia e delle tradizioni locali.

«La basilica – ha spiegato Sottocorno rispondendo alle domande della giornalista – risale alla fine dell’undicesimo secolo. Agli inizi del Novecento l’allora parroco monsignor Agostino Desirelli incaricò l’architetto milanese Cesare Nava di progettarne i restauri e la scelta fu quella di riportarla alla sua originaria struttura romanica. Fu aggiunto, ad esempio, il pronao che originariamente non esisteva».

Tre le navate, delle quali la centrale ha una volta a botte, le laterali a crociera. Di grande pregio gli affreschi.

«Dopo i lavori di restauro – ha proseguito Sottocorno – l’architetto Nava incaricò il pittore e decoratore Ernesto Rusca, una personalità nel proprio campo, di affrescare le pareti della basilica raccontando la storia della Chiesa. Nei capitelli invece la riproduzione del bestiario medievale rappresenta l’eterna lotta fra il bene ed il male».

Circa l’altare, del 1765, in stile neoclassico, Sottocorno ha raccontato che nel 1958 l’allora cardinale Giuseppe Roncalli, venuto a Rivolta in visita alle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, avendone sentito parlare, chiese di poter visitare Santa Maria Assunta e San Sigismondo. Il parroco dell’epoca, che gli fece da guida, gli domandò se avesse dovuto togliere l’altare, come qualcuno voleva, ma il futuro papa (lo sarebbe diventato entro pochi mesi) gli disse di no perché “Ogni epoca ha le sue bellezze”.

La trasmissione di BergamoTv su è quindi soffermata, dietro l’altare, sull’affresco che narra l’Ultima Cena e gli altri dipinti, più o meno antichi.

«Una chiesa che fa emozionare – ha sottolineato la giornalista – e che permette a chi la visita di rivivere l’epoca romanica. In questa basilica ogni angolo parla della sua lunga ed affascinante storia».

«Penso sia una delle più belle testimonianze del romanico – le ha fatto eco Sottocorno – che in Lombardia non mancano, ma questa di Rivolta d’Adda è una delle migliori».

«La comunità considera questa chiesa un bene prezioso e di grande interesse», ha spiegato monsignor Dennis Feudatari, parroco di Rivolta d’Adda, in una breve intervista seguita alla visita. Aggiungendo poi: «Interesse per due motivi: perché la sua imponenza rimanda a un potere ecclesiastico notevole rispetto al contesto e perché essendo stata restaurata ad inizio ‘900 testimonia di come si restaurava a quel tempo, quando si imponeva un’idea di romanico che era più nella testa dell’architetto progettista che nella realtà dei fatti».

Il servizio di Gente e Paesi si è concluso con una battuta anche del presidente della Pro Loco Giuseppe Strepparola, che ha ricordato come l’associazione, fondata 36 anni fa, sia attiva con tante iniziative per promuovere Rivolta, le sue bellezze ed il suo territorio.

 

Per vedere il video cliccare qui (dal minuto 42’50”)

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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