Issr Sant’Agostino, a Pavia inaugurato il nuovo anno accademico

La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di giovedì 26 ottobre nell'aula magna del Seminario Vescovile di Pavia alla presenza anche del vescovo Antonio Napolioni

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Un’occasione per sentirsi parte di un percorso universitario dedicato agli aspetti teologici ma anche parte di un gruppo coeso, fatto di docenti e studenti capaci di creare legami certamente accademici ma anche dalla forte impronta umana. Nel tardo pomeriggio di giovedì 26 ottobre si è svolta nell’aula magna del Seminario Vescovile di Pavia la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 per l’Istituto superiore di Studi religiosi Sant’Agostino, che raccoglie le diocesi di Pavia, Crema, Cremona, Lodi e Vigevano. La cerimonia, presieduta dal direttore del Polo di Pavia don Fabio Besostri, ha visto la partecipazione, insieme al direttore don Antonio Facchinetti, di ben tre vescovi, mons. Maurizio Gervasoni da Vigevano, mons. Antonio Napolioni da Cremona e mons. Corrado Sanguineti di Pavia e l’intervento curato dal professor Fabio Gasti (Ordinario di Letteratura latina tardo-antica all’Università degli Studi di Pavia) dal titolo “Agostino discente, Agostino docente”. Nell’occasione, sono state distribuite agli studenti le pergamene dei Diplomi di Laurea e don Fabio Besostri ha annunciato una nuova interessante collaborazione con l’Università di Pavia relativa ad alcune ricerche documentali che verranno realizzate anche grazie all’Archivio Diocesano di Pavia e che sanciscono l’avvio di nuovo dialogo culturale con l’Ateneo pavese che aprirà nuove prospettive.

Nel suo intervento, il prof. Gasti ha tratteggiato il profilo di sant’Agostino studente («è stato anche un giovane fuorisede, la sua famiglia non era facoltosa, il padre era un impiegato pubblico e desiderava che il figlio studiasse non tanto per la sua cultura ma per farsi bello di fronte agli altri; era una cosa che accadeva e che per certi versi succede ancora oggi in tanti paesi») e docente («il Santo di Ippona scrive che preferiva avere allievi buoni, a cui insegnare gli “inganni utili non a condannare un innocente ma ad assolvere a volte un colpevole”; egli infatti insegnava retorica, che era uno strumento di persuasione. Agostino ammette di aver insegnato a studenti che, come lui, “amavano la vanità e cercavano la menzogna”. Ecco il giudizio severo su chi insegna a parlare e non a pensare!»). Una volta giunto a Roma e dopo aver insegnato a Cartagine, ha precisato ancora il professor Gasti, Agostino trova più serenità nel comportamento degli studenti ma scopre che diversi ragazzi, per non pagare il maestro, cambiano docente spesso; una delusione per il santo che condanna questo genere di comportamento con parole forti e decise. Insomma, grazie all’intervento del professor Gasti, docenti e studenti presenti si sono riconosciuti nelle vicende di sant’Agostino, maestro di vita e spiritualità la cui parola ancora oggi sa orientare.

Interessante il commento e il saluto che mons. Maurizio Gervasoni ha rivolto ai presenti al termine della riflessione curata dal professor Gasti: «Qualche volta sembra che la verità sia solo nell’anima ma non è così, c’è anche il corpo che va ascoltato perché ci permette di essere aderenti alla realtà, mentre l’anima vola tra le fantasie. Allo stesso tempo le passioni vanno vigilate dallo Spirito. A voi che siete qui per imparare ma anche a vostra volta per insegnare auguro di saper passare ai vostri allievi non soltanto la tecnica ma anche la capacità di percepire la realtà».

Un saluto cordiale ai presenti è giunto anche dal vescovo Napolioni che ha augurato a tutti buon cammino accademico e dal vescovo Sanguineti: «Sono contento che questa realtà dell’Issr vada crescendo, lo ritengo sia un segno tangibile di collaborazione tra le cinque diocesi che ne fanno parte che una presenza fondamentale: è importante che qui a Pavia, città universitaria, ci sia la possibilità di studiare teologia, che non significa solo prepararsi all’insegnamento della religione cattolica ma è dare dignità all’intelligenza della fede».

Simona Rapparelli

TeleRadio Cremona Cittanova
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