Don Primo e Igino Giordani, testimoni di pace che chiamano all’impegno

Don Bruno Bignami e il professor Lo Presti hanno dialogato sul rapporto di amicizia e profonda condivisione tra il prete di Bozzolo e il co-fondatore dei Focolari

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Si è tenuto nel pomeriggio di sabato 17 novembre, presso il teatro Monteverdi di Cremona, il dialogo sulle figure di don Primo Mazzolari e Igino Giordani, co-fondatore del movimento dei Focolari, intitolato «Sulle spalle dei giganti». Ad intervenire, sul palco, don Bruno Bignami (presidente della Fondazione don Mazzolari di Bozzolo, postulatore della causa di beatificazione del sacerdote cremonese e direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro) e il professor Alberto Lo Presti (docente di Storia delle dottrine politiche e di Dottrina sociale della Chiesa presso l’università Lumsa di Roma e direttore del centro studi “Igino Giordani”).

Dagli interventi, introdotti dal saluto del Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, è emerso il rapporto di amicizia e di condivisione di due figure che hanno attraversato il Novecento osservando i fatti storici, civili ed ecclesiastici con uno sguardo libero, capace ancora oggi di proporre chiavi di lettura ispirate sulla realtà.

A partire dalle prime lettere che Igino Giordani scrive a don Primo Mazzolari nei primi anni Quaranta, arrivando alla fitta corrispondenza tra la canonica di Bozzolo e i palazzi della politica Romana, dove Igino Giordani si era affermato come intellettuale, scrittore e politico della Democrazia Cristiana, il dialogo su queste due grandi figure ha fatto emergere i tanti punti di contatto. «Dalla lettura di “La società cristiana” di Giordani – ha spiegato don Bignami – don Primo ha colto spunti importanti sul tema dell’impegno dei cristiani del mondo». Un tema che accompagnerà e rappresenterà un filo conduttore della corrispondenza e del reciproco arricchimento tra Giordani e Mazzolari, come quello della ricerca della pace. «fondata sull’idea del dialogo profondo come unica via cristiana per far convivere le diverse culture che in anni di grandi tensioni si scontravano nella società Italiana».

Ascolta l’audio dell’intervento di don Bruno Bignami

Impegno civile e «vocazione politica» – ha riflettuto il professor Lo Presti  ripercorrendo le tappe essenziali della biografia del co-fondatore dei focolarini – che hanno attraversato il dramma della guerra e la sofferenza per le accuse e la diffidenza incontrata da entrambi anche negli ambienti politici ed ecclesiastici del proprio tempo. «Sono stati profeti – ha spiegato il relatore – perché hanno deciso di donare la vita per qualcosa che non ha dato frutti immediati, ma che ha costruito in profondità».

Ascolta l’audio dell’intervento del professor Alberto Lo Presti

Per questo il messaggio contenuto e comunicato da questi due testimoni continua ad interrogare e a «spingere ad agire» anche i cristiani di oggi: nella ricerca di un dialogo autentico «non soltanto come parlarsi benevolmente, ma arricchito dei contenuti evangelici», nella promozione di un pensiero di pace e di resistenza all’ingiustizia sociale, nel «ritrovarsi sul terreno della carità, nall’obbedienza alla Chiesa in una visione «allargata» che – ben prima del Concilio – apriva con don Primo e Igino Giordani la via dell’impegno consapevole del laicato.

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