In Cattedrale il ricordo dei vescovo defunti. Monsignor Napolioni: «Vi chiedo di pregare perché anche i vescovi di oggi e di domani possano dare testimonianza alla verità di Cristo Gesù»

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«Vi chiedo di pregare perché anche i vescovi di oggi e di domani, oltre a quelli di ieri, possano dare testimonianza alla verità di Cristo Gesù perché obbedienti allo Spirito Santo». Lo ha detto il vescovo Napolioni nella Messa presieduta nel pomeriggio di venerdì 3 novembre in Cattedrale e nella quale, all’indomani della commemorazione di tutti i fedeli defunti, come tradizione si è pregato per i vescovi della Chiesa cremonese saliti alla Casa del Padre.

Le letture del giorno sono state lo spunto attraverso il quale monsignor Napolioni ha voluto sottolineare quella che è la missione del vescovo. Anzitutto «servire la propria Chiesa», ma sempre «con il cuore aperto a tutta la Chiesa e a tutto il mondo» ha sottolineato. «Servire la Chiesa dicendo la “verità in Cristo”», cioè quella verità «ascoltata dalla persona di Gesù Cristo e non quando le nostre idee sembrano le più giuste».

Una testimonianza alla verità che si concretizza nell’affrontare le situazioni, le domande e le sfide del tempo. In altre parole per «avere i criteri della vera religiosità». E allora secondo monsignor Napolioni «occorre tanto la preghiera quanto la carità, ma giorno per giorno le situazioni ci chiedono delle scelte, dei comportamenti, delle azioni … e insieme, invocando lo Spirito, possiamo compiere questo discernimento che ci rende protagonisti dell’attuarsi del Vangelo nella storia».

Con questa consapevolezza il vescovo di Cremona ha voluto esprimere pubblicamente il ringraziamento ai propri predecessori per il discernimento che hanno fatto e che permette alla Chiesa cremonese di essere ciò che oggi è. Lo hanno fatto «ciascuno con la sua personalità, con le sue capacità e i suoi limiti, ma tutti nell’obbedienza allo Spirito, tutti nella docilità al Vangelo».

«Che il Signore li custodisca – ha detto quindi concludendo l’omelia –. E la loro intercessione accompagni il nostro cammino in questo tempo, che ha le sue difficoltà e le sue sfide, ma non è né migliore né peggiore di altri: è quello che ci è toccato in sorte per essere noi lieti di credere e capaci di amare».

Al termine della Messa il vescovo Antonio Napolioni, insieme al vescovo emerito Dante Lafranconi, ai canonici del Capitolo della Cattedrale e ai fedeli presenti, è sceso in cripta, dove giacciono le spoglie dei vescovi cremonesi, per un’ultima preghiera di suffragio nel riconoscente e affettuoso ricordo di tutti quei ministri di Dio che nei secoli hanno servito la Chiesa cremonese.

 

Ascolta l’omelia del vescovo Napolioni

 

 

TeleRadio Cremona Cittanova
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