Ad Antegnate una rievocazione storica ha ricordato il miracolo del 1705

In mattinata la celebrazione presieduta dal vescovo Napolioni, nel pomeriggio lo spettacolo in costumi d'epoca

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Guerra di successione spagnola. L’esercito francese, in procinto di assaltare l’antico borgo di Antegnate, intravede sulle mura una moltitudine di soldati guidati da un condottiero che prendeva ordini da una donna ferma sul soglio della chiesa: dentro la chiesa, impauriti, si erano rifugiati anziani, donne e bambini. Pensando di essere in posizione d’inferiorità l’esercito francese decide di non attaccare e solo successivamente avrebbe scoperto che non vi era alcun soldato a presidiare Antegnate e che quella donna era identica alla statua della Madonna del Rosario venerata dagli abitanti del luogo.

Questi eventi miracolosi, risalenti al novembre 1705, sono ancora oggi ricordati con grande fede e devozione ad Antegnate, nella Bergamasca, come testimonia la partecipazione della gente agli appuntamenti della festa dell’Apparizione di Nostra Signora del Rosario, che li ricorda. Organizzati dalla parrocchia e dal Comune con la partecipazione ed il supporto del gruppo storico Pietro Micca, della locale banda musicale Luciano Manara e del Trekking Ranch, hanno avuto in quella di domenica 5 novembre la giornata conclusiva e più importante.

Una giornata iniziata con la Messa solenne delle 10.30 nella parrocchiale di San Michele Arcangelo presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Con lui hanno concelebrato l’Eucaristia il parroco don Angelo Maffioletti, monsignor Mario Marchesi (già vicario generale della Diocesi, originario del paese) e il segretario e cerimoniere don Matteo Bottesini, con il diacono permanente Roberto Cavalli che ha prestato servizio all’altare.

Prima dell’inizio della liturgia è stata letta la ricostruzione storica dei fati del 4 e 5 novembre 1705, mentre vescovo e sacerdoti rendevano omaggio alla Vergine nel santuario a lei dedicato, situato dietro l’altare maggiore della parrocchiale.

«Perché non vedere in questa storia i segni di quel Magnificat cantato da Maria?», ha detto il parroco don Angelo Maffioletti nel suo saluto all’inizio della celebrazione: «Perché smettere di raccontare ciò che i nostri padri hanno interpretato alla luce della fede? Certo di storico c’è che un esercito s’è fermato e forse è necessario raccontare questa storia oggi che tanti eserciti sono schierati per la distruzione. Qui un volto di una donna ha portato la pace. Una donna ebrea, cristiana perché madre di Cristo e che i musulmani venerano come la madre del profeta».

E sulla figura di Maria anche il Vescovo si è concentrato nella sua omelia. «È lei che ci insegna ad ascoltare il Vangelo e che ci dice di fidarci di ciò che nel nostro cuore il Signore semina. Dio ci ha mandato Maria per venirci incontro. È una di noi». E ancora: «Come ha detto don Angelo, un po’ ebrea, un po’ palestinese, sicuramente più cristiana di noi».

Durante la Messa, allietata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale, vi sono stati dei gesti simbolici, come l’accensione di un cero da parte del sindaco Mariangela Riva e l’omaggio floreale alla Madonna da parte dei bambini del catechismo.

All’uscita dalla chiesa, invece, un assaggio invece di quello che gli antegnatesi avrebbero visto poche ore dopo: i soldati francesi (del gruppo storico Pietro Micca) schierati sul sagrato per salutare il vescovo Napolioni e i sacerdoti.

Dalle 14.30 in poi spazio alla ricostruzione storica. Prima location il parco Dei Fontanili dove è andata in scena la simulazione di una battaglia di inizio Settecento con armi d’epoca e cannoni, nella quale il gruppo storico Pietro Micca ha offerto un saggio del proprio repertorio. Alle 16, in un contesto di festa fortunatamente graziato dal meteo, è andato in scena il corteo storico con anche decine di figuranti antegnatesi che indossavano i costumi d’epoca realizzati per la commemorazione del trecentesimo del miracolo. Partito dalla sede dell’associazione Nono Gino, il corteo è giunto in chiesa dove, fra storia e fede, è stato rievocato il miracolo dell’Apparizione.

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
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