Il vescovo ai dirigenti scolastici: «Non c’è asimmetria. Chiesa e scuola sono due realtà importanti che affiancano le famiglie»

L'incontro si è tenuto la mattina di mercoledì 15 marzo presso la biblioteca del Centro pastorale diocesano

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Si è svolto nella mattinata di mercoledì 15 marzo presso la biblioteca del Centro pastorale diocesano l’incontro l’incontro del vescovo Antonio Napolioni con i dirigenti e i rappresentanti delle scuole presenti sul territorio diocesano, paritarie e statali.

«Non c’è asimmetria – ha detto il vescovo Antonio Napolioni nell’introduzione –. Chiesa e scuola sono due realtà importanti che affiancano le famiglie e che cercano di fare qualcosa di buono per i ragazzi». Una vicinanza al mondo giovanile dimostrata anche attraverso i programmi delle recenti visite pastorali, durante le quali il vescovo ha potuto confrontarsi con gli istituti scolastici nelle varie parrocchie e unità pastorali sul territorio. «Dopo la pandemia sta rifiorendo la possibilità di incontro di massa – ha infatti sottolineato mons. Napolioni –. Gli incontri nelle scuole, anche in quelle statali, mi hanno lasciato molto contento e sono stato particolarmente colpito dall’entusiasmo di tutti i ragazzi, di ogni religione e di ogni cultura». Una riflessione sulla scuola – come evidenziato dal vescovo – sviluppata anche nel Consiglio pastorale diocesano, attraverso il cammino sinodale in cui la Chiesa sti sta rendendo protagonista.

L’incontro, costruito sotto forma di dialogo tra le parti, di “conversazione” dei dirigenti, con il vescovo e tra di loro, si è articolato su diversi temi delicati e strettamente collegati al mondo della scuola: dal tema delle fragilità, sociali e psicologiche, che spesso derivano dalle difficoltà nella relazione genitoriale, al tema della violenza giovanile, in continuo aumento e alimentata – secondo i presenti – non solo dall’uso errato dei social network, ma anche dal vuoto educativo che colpisce alcune famiglie, passando per il tema dell’ascolto, bene prezioso, funzionale alla risoluzione dei conflitti, ma a volte sottovalutato. «Rigidità e mollezza sono i due estremi – ha spiegato il vescovo –, ma esiste una via di mezzo, che è la capacità pedagogica, la passione».

Nella mattinata è stato inoltre trattato il tema della differenza etnica nella scuole, in costante aumento, soprattutto in quelle statali. Uno spunto lanciato dal vescovo e accolto con interesse da parte di tutti i presenti. Da ciò è emersa la necessità di un’attenzione continua al dialogo, finalizzato all’integrazione, affinché le differenze culturali e religiose possano essere “sfruttate” come valore aggiunto del mondo scolastico contemporaneo e futuro. Poi una riflessione riguardante gli ambienti parrocchiali e gli oratori, veri e propri presìdi, veri e propri centri d’accoglienza, luoghi preziosi per l’influenza educativa. Non è poi mancato un riferimento concreto al tema della carenza di personale educativo, nelle scuole e non solo. Un tema sottolineato dai presenti e colto da mons. Napolioni attraverso un appello: «Dobbiamo far innamorare sempre di più i nostri giovani alla vocazione educativa».

L’incontro si è poi concluso con l’intervento di don Giovanni Tonani, incaricato diocesano per la Pastrorale scolastica, che ha espresso ai dirigenti le necessità e le direttive tecniche per affrontare al meglio le sfide a cui quotidianamente sono chiamati gli educatori all’interno della vita scolastica.

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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