Il Vescovo ai cresimati: «Siete il tesoro che la Chiesa custodisce»

Domenica 21 maggio in Cattedrale l'incontro diocesano promosso dalla Federazione Oratori Cremonesi, cui ha fatto seguito in piazza lo spettacolo del Carrozzone degli Artisti.

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«Voi siete perle, piccoli granelli di sabbia che si stanno trasformando in perle. Siete il tesoro che la Chiesa, la Cattedrale custodisce». Si è rivolto con queste parole il vescovo Antonio Napolioni ai cresimandi e cresimati della diocesi nel pomeriggio di domenica 21 maggio riuniti in Duomo, e poi nella piazza, per una domenica sera di preghiera e festa dando in questo modo «voce alla gioia». Una gioia che ha invaso quello scrigno di storia e fede che è la Cattedrale, rendendolo «vibrante» come ha aggiunto il vescovo. Una folla di giovanissimi capace di ascolto e silenzi in chiesa e di vivacità e sogni sul futuro in piazza.

La scelta di abitare per questo appuntamento la Cattedrale e poi la piazza non è stata un caso. «Oltre ad essere due luoghi splendidi esteticamente – ha commentato don Francesco Fontana, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile – sono due luoghi di impegno e vita, luoghi per la vita dei ragazzi per mettere a frutto i doni ricevuti con i sacramenti». Un punto di partenza.

Intorno alle 18.30 da tutta la diocesi, catechisti, sacerdoti e genitori hanno accompagnato cresimandi e cresimati accolti dall’organizzazione impeccabile della Federazione Oratori Cremonesi. Prima un canto – “Vieni Santo Spirito” – poi una preghiera dialogata, o meglio una riflessione a due voci portata in scena da due ragazze che incarnavano Marta e Maria, le due sorelle di Lazzaro, icona scelta per questo anno pastorale.

«Marta – ha commentato il vescovo – è “l’azione”, mentre Maria è “lo stupore, la contemplazione”». Due dimensioni che non caratterizzano solo il brano del noto Vangelo, ma sono due dinamiche che abitano le case di tutti. E, ancora di più, abitano le coscienze di tutti. «Marta e Maria – ha detto Napolioni – sono due aspetti della nostra vita. Tocca a noi il compito di vivere in armonia». Il compito, guidati dallo Spirito, di crescere creando un equilibrio saggio tra le due tensioni: l’agire e il contemplare. Il segreto – è stato spiegato dal vescovo – è seguire la voce di Dio che abita in ciascuno e che trasforma le vite di tutti.

E di testimonianze in questo senso, i giovanissimi ne hanno ascoltate quattro: quelle dei diaconi chiamati a diventare sacerdoti il prossimo 10 giugno. Don Andrea Bani, don Claudio Mario Bressani, don Alex Malfasi e don Jacopo Mariotti sono infatti stati intervistati. Le loro vite sono state cambiate, consapevolmente o meno (a loro detta) dai sacramenti, dalla vita in oratorio, dalle persone di fede che hanno incontrato. Una parola ha accomunato le loro testimonianze: la gioia di mettersi al servizio. Quella gioia consapevole della scelta importante che sono stati chiamati a fare.

Ai ragazzi ciascuno di loro ha lasciato una parola chiave. Don Alex ha suggerito ai presenti di «avere fiducia perché la vita è bella»; don Claudio li ha invitati al «coraggio di guardare avanti senza paura»; don Andrea li ha chiamati «all’ascolto degli altri ma anche di loro stessi e di quello che Dio suggerisce attraverso le situazioni della vita» e infine don Jacopo ha suggerito loro di «essere gioiosi perché il Signore è accanto». E anche il vescovo ha chiesto loro di «essere attori protagonisti dello spettacolo della vita».

E in effetti attori protagonisti, per il momento solo della piazza, lo sono stati davvero durante lo spettacolo alle 20.30 (seguito al pranzo al sacco dopo la preghiera) “Esprimi un desiderio” firmato dall’associazione del Carrozzone degli Artisti, un’esperienza di teatro integrato. E questo in piazza, nel cuore della città, «perché qui tra le strade e la gente – aggiunge Mattia Cabrini della Focr – sono chiamati ad essere segno». Sono chiamati a dare testimonianza, a costruire il loro futuro, a coinvolgere la città in una prospettiva di desideri possibili «perché grazie alla loro semplicità – aggiunge Alberto Ghisoni e Sonia Zappani dell’Associazione – aiutano tutti a sperare di nuovo, a ricominciare a credere nei desideri e sogni».

 

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Maria Chiara Gamba
TeleRadio Cremona Cittanova
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