Il Vescovo ai collaboratori della comunicazione diocesana: «Come cirenei del dialogo, sintonizzati con il Vangelo»»

L'incontro, tenutosi al Centro pastorale diocesano di Cremona, è stato occasione per scambiarsi gli auguri di Natale e per condividere gli auspici per il futuro dell'Ufficio

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Si è tenuto nella biblioteca del Centro pastorale diocesano l’incontro tra il vescovo Antonio Napolioni e gli operatori della comunicazione diocesana. I collaboratori della redazione di TeleRadio Cremona, che cura la rete dei mezzi di comunicazione diocesana– portale diocesano, Riflessi Magazine, il Mosaico, “Chiesa di Casa” e “Il Giorno del Signore” – si sono riuniti, assieme al vescovo, al presidente di Teleradio Cremona, Giacomo Ghisani, e al direttore responsabile di TRC, don Federico Celini, per scambiarsi idee, auspici, sensazioni e auguri, per Natale e per il nuovo anno in arrivo.

L’incontro si è aperto con l’introduzione del presidente Ghisani, che, citando il Concilio Vaticano II ha detto: «La comunicazione viene intesa come supporto tecnico alla missione della Chiesa. Ma anche qualcosa che è in grado di influenzare, se usata correttamente, gli individui e le masse. È qualcosa di necessario e funzionale al benessere della società, ma è anche qualcosa che ci aiuta a vincere la tentazione di vedere la Chiesa rigida, perché ci invita e ci spinge all’incontro, alla relazione con l’altro».

Alle parole del presidente di Trc hanno fatto seguito quelle del vescovo, cha ha ringraziato i presenti perché «questo non è un ufficio, un’azienda, ma parte viva dell’organismo diocesano». Ha quindi aggiunto: «Il vostro ruolo può essere strategico. Voi amate la comunicazione, siete maniaci del feedback più che dell’auditel, vi interessa parlare la lingua giusta per raggiungere il giusto destinatario».

Energie e risorse giovani, di cui la Chiesa locale, oggi, riconosce di avere grande bisogno: «Perché – ha osservato mons. Napolioni – non siamo più troppo esperti di comunicazione. Troppe volte parliamo senza esserci sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda di chi abbiamo di fronte. Allora vi chiedo una grande mano per mettere in piedi una capacità comunicativa sempre più affinata. Non dimentichiamo che la tecnologia da sola non fa i miracoli; i miracoli vengono dalla carità». E la carità nasce nell’incontro: «L’arte della comunicazione è l’arte del dialogo. Di questo facciamoci carico, come “cirenei del dialogo”. Sempre sintonizzati con la logica sempre vera del Vangelo, perché il Vangelo è realtà»

Una realtà da incontrare perché possa anche essere raccontata con i diversi mezzi che la tecnologia e la creatività mettono a disposizione. Come ha sottolineato nel suo intervento anche Barbara Manfredini, membro del Consiglio di amministrazione di Trc, sintetizzando il lavoro e la missione della comunicazione diocesana in tre “c”: «Cultura, comunità, creatività».

«Vedendovi entrare ho colto la ricchezza e la varietà delle competenze – ha invece evidenziato don Federico Celini –. E questo mi fa gioire. Perché vivete la comunicazione con passione». Il sacerdote ha dunque sottolineato l’importanza della coesione e della corresponsabilità tra i collaboratori della comunicazione: «È bello e importante che i comunicatori comunichino tra di loro. E in voi ho notato competenza e freschezza, per una comunicazione che vuol essere quanto più possibile incisiva e adeguata a occhi e cuore della gente di oggi».

L’incontro si è concluso con la condivisione tra tutti i presenti, che hanno rivissuto momenti e situazioni significative del recente passato lavorativo, augurando a tutto l’Ufficio un futuro migliore, sempre più carico di passione ed efficacia e sempre più soddisfacente. Al termine dell’evento, i presenti si sono fermati per un momento conviviale.

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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